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Il Catholic Media Centre di Kyiv Il Catholic Media Centre di Kyiv

Ucraina, i media cattolici una luce nel buio della guerra

Il Catholic Media Centre, a Kyiv, sostiene con l’informazione i fedeli che vivono momenti drammatici, attraverso un sito web, una tv e un mensile per bambini. Il direttore, padre Oleksandr Zelinsky, in visita ai media vaticani: siamo interessanti e moderni senza dimenticare di essere portatori di valori veramente preziosi

Svitlana Dukhovych – Città del Vaticano

La notizia della morte di Papa Francesco e la successiva sull’elezione di Leone XIV, hanno interrotto la drammatica realtà giornalmente trattata dai media ucraini, impegnati ormai da tre anni a documentare la guerra e gli attacchi russi. Il popolo ucraino, nonostante la tragicità della sua quotidianità, è rimasto informato sulla vita della Chiesa di Roma, anche grazie al lavoro del Catholic Media Centre della Conferenza dei vescovi romano-cattolici in Ucraina.

Le sfide poste dalla guerra

Recentemente, in occasione del pellegrinaggio a Roma per l’Anno Giubilare, i rappresentanti della struttura hanno visitato la redazione ucraina dei media vaticani. Il direttore, padre Oleksandr Zelinsky e padre Serhiy Zakharchenko,  che lavora per la Eternal Word Television (Ewtn), hanno parlato delle sfide poste dalla guerra e di come si stia cercando di alimentare la speranza nei cuori delle persone in questo periodo difficile. L’attività di Catholic Media Centre, con sede a Kyiv, si articola in tre aree: il sito web ufficiale della Chiesa romano-cattolica in Ucraina; la rivista mensile per bambini “Vodohray”, e la filiale ucraina della rete televisiva Eternal Word Television Network, Ewtn. Tre realtà che impiegano regolarmente circa una decina di persone e diversi collaboratori, coinvolti in progetti specifici.

I membri del Catholic Media Centre di Kyiv
I membri del Catholic Media Centre di Kyiv

La Chiesa presente nei media

I media cattolici in Ucraina sono un fenomeno abbastanza nuovo, poiché la Chiesa stessa ha potuto svilupparsi pienamente solo dopo l'indipendenza del 1991. Ma i cattolici ucraini, e non solo, stanno diventando sempre più attivi nell'utilizzo e nella creazione di risorse mediatiche che offrono contenuti sia informativi, sia evangelici. “Il fatto che la Chiesa cattolica sia presente nei media è molto importante per il mondo moderno, – spiega padre Zelinsky, – e siamo presenti anche sui social media. Andiamo a visitare diverse parrocchie, su cui produciamo documentari, così come su ordini religiosi e congregazioni. Da qualche mese abbiamo anche avviato un progetto per realizzare programmi per i giovani e con i giovani”.

No a sensazionalismi e scoop

Padre Oleksandr osserva che si fa il possibile per evitare  “la tentazione” a cui spesso cedono i media moderni, ossia attirare l’attenzione del pubblico attraverso sensazionalismi e scoop. “Le persone – spiega – sono catturate dal clamore e lo cercano, ma non sempre porta valore. Da un lato, quindi, dobbiamo essere interessanti e moderni, allo stesso tempo, però, dobbiamo ricordare che portiamo valori che però possono non sempre essere popolari e sensazionali, ma che sono qualcosa di veramente prezioso».

A sinistra padre Serhiy Zakharchenko, a destra padre Oleksandr Zelinsky
A sinistra padre Serhiy Zakharchenko, a destra padre Oleksandr Zelinsky

Le cicatrici della guerra

Padre Serhiy Zakharchenko e padre Oleksandr appartengono ai Missionari Oblati di Maria Immacolata, la congregazione che si è occupata della versione ucraina di Ewtn sin dal suo lancio, 13 anni fa. Padre Serhiy è stato uno dei primi a lavorare per Ewtn Ucraina. Anche su di lui la guerra sta lasciando profonde cicatrici. “Interruzioni di corrente, raid aerei, notizie dal fronte, notizie tristi su parenti e amici, sono momenti molto difficili.  Un po' mi sono abituato, in qualche modo trovo le forze per andare avanti. Mi aiuta la preghiera comune con i miei confratelli. Qui a Kyiv non è molto tranquillo, spesso la notte, si sentono esplosioni e dalle finestre si vede luce perché il sistema di difesa aerea ucraino entra in azione contro droni e missili russi. Viviamo in questa realtà ogni giorno e notte”.

Il supporto dei lettori

Ad aiutare i sacerdoti e i dipendenti del Catholic Media Centre e di Ewtn a superare questi momenti difficili, è anche la gratitudine dei lettori e dei telespettatori,. “Sono molto felici di vedere di persona coloro che hanno visto in televisione, – dice padre Serhiy –  quando parlo con loro capisco che hanno tutti figli, fratelli o sorelle in guerra e che tutti viviamo le stesse cose. Allo stesso tempo è stimolante il fatto che non abbandonano la loro fede, non abbandonano Dio, e che la domenica vanno in chiesa a pregare”. Per il direttore del Catholic Media Centre, non è facile organizzare le attività in tempi così incerti. All’inizio della guerra, alcuni dipendenti sono stati costretti a partire per l’estero, e qualcuno non è tornato. Ci sono voluti alcuni mesi perché il lavoro tornasse “più o meno al ritmo normale, ma naturalmente ci sono delle difficoltà. come la partenza per il fronte di alcuni dipendenti, oppure l’improvviso risuonare dell’allarme antiaereo. Però abbiamo imparato a reagire anche a queste situazioni”.

Persone di speranza

Nonostante tutto, sanno di essere chiamati ad essere “persone di speranza”, anche di fronte alle situazioni peggiori, “perché è molto importante per noi cristiani esserlo e credere che tutto sia nelle mani di Dio, credere che Lui ci accompagni, che continuerà a farlo nel corso della nostra vita e che è in grado di trasformare anche il male o la tragedia più grande in qualcosa di buono”.

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22 maggio 2025, 10:00