Australia, i vescovi: in contatto con la polizia sul caso Saunders, no abusi su minori
Salvatore Cernuzio â Città del Vaticano
Nessuna opposizione alle indagini della polizia, ma anzi âpiena trasparenza e collaborazioneâ; nessun minore coinvolto negli abusi; tempistica dellâindagine canonica dettata da quella della indagine civile. Giungono alcuni importanti chiarimenti dalla Conferenza dei vescovi cattolici dellâAustralia riguardo alla vicenda del vescovo Cristopher Saunders, 73 anni, emerito di Broome, accusato di abusi e molestie a danno di diversi giovani indigeni.
Sulla vicenda aveva indagato negli anni scorsi la Polizia dellâAustralia Occidentale, archiviando lâinchiesta per mancanza di prove sufficienti. Ora è la Santa Sede a indagare, tramite il Dicastero per la Dottrina della Fede alla quale le autorità ecclesiastiche dellâAustralia hanno consegnato un report di circa 200 pagine. Lo avevano anticipato media locali nei giorni scorsi e lo ha confermato poi con una nota monsignor Timothy Costelloe, arcivescovo di Perth e presidente dei vescovi australiani.
Il rapporto consegnato alla polizia
Con un nuovo comunicato â dal titolo âAggiornamento sul rapporto dâindagine fornito alla Polizia dell'Australia Occidentaleâ â, diffuso nelle scorse ore in risposta a notizie emerse sui media, lâepiscopato ci tiene a chiarire che âin nessun momento la Chiesa si è opposta alla trasmissione del rapporto alla polizia del WA (Western Australia, ndr). Descrivere le discussioni come in qualche modo conflittuali è falsoâ. Si chiarisce quindi che la polizia dellâAustralia occidentale ha presentato una richiesta alle autorità ecclesiastiche martedì 19 settembre di ottenere il rapporto: âImmediatamente è stata offerta una risposta positiva e il rapporto è stato fornito direttamente al vice Commissario di Polizia giovedì 21 settembreâ.
Non coinvolti minorenni
Un altro chiarimento importante riguarda il fatto che, ânonostante le affermazioni contrarie, la Chiesa non ha violato il Children and Community Services Act 2004 (la norma della legislazione australiana che riconosce il ruolo primario di genitori, famiglie e comunità nella salvaguardia e nella promozione del benessere dei bambini)â. âGli obblighi di denuncia previsti dalla legge si applicano solo ai minori di 18 anniâ, evidenzia la nota; inoltre, alla luce di âulteriori indaginiâ dopo la presentazione del report, ânessuna potenziale vittima è stata confermata o identificata come minore di 18 anniâ.
Le indagini
Nel documento i vescovi ripercorrono poi cronologicamente la vicenda dellâindagine âinternaâ sulle accuse al vescovo Saunders, voluta dal Vaticano e inizialmente affidata al vescovo Bill Wright di Maitland-Newcastle, allora presidente della Commissione episcopale per la salvaguardia. Una volta scomparso Wright, il 13 novembre 2021, il compito è stato affidato all'allora presidente della Conferenza episcopale, lâarcivescovo di Brisbane Mark Coleridge, con lâobiettivo di âsupervisionare il processo secondo le norme di Vos Estis Lux Mundiâ, il motu proprio di Papa Francesco del 2016 (confermato nel 2023), âassicurando lâintegrità e lâindipendenza dalle autorità ecclesiastiche locali dellâAustralia occidentaleâ.
La Chiesa â spiega lo statement riportando le parole di Coleridge - ha potuto iniziare la sua indagine solo dopo aver ricevuto la notifica formale della chiusura delle indagini da parte della polizia della WA: âCosa che ha richiesto molto tempoâ. Il vescovo Saunders â che si dichiara innocente â âha rifiutato di lasciare la diocesiâ e âha scelto di non partecipare all'indagine della Chiesa entro il termine di sei mesi inizialmente stabilito dal Vaticanoâ.
Un amministratore apostolico a Broome
Il 28 agosto 2021, il Papa ha poi nominato il vescovo di Geraldton Michael Morrissey come amministratore apostolico della diocesi di Broome: âLa Chiesa comprende e prende sul serio gli obblighi di denuncia previsti dalla legge dellâAustralia occidentaleâ, afferma lo stesso Morrissey. âÈ importante notare che lâelenco delle presunte vittime e delle potenziali vittime era già in possesso della Polizia del WA sulla base delle proprie indaginiâ.
Contatto tra Chiesa e polizia
A conclusione del documento, viene ribadito il contatto âcontinuo e collaborativoâ tra le autorità ecclesiastiche e quelle di polizia. La Conferenza dei vescovi cattolici in Australia âincoraggiaâ poi chiunque abbia subito un abuso o sospetti di un abuso allâinterno della comunità âa farsi avanti e a denunciarlo alla poliziaâ.
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