La Polonia ricorda Giovanni Paolo II a 18 anni dalla morte
Paolo Ondarza - Città del Vaticano
Un’espressione di gratitudine a san Giovanni Paolo II nel 18.mo anniversario della morte. Sono le numerose marce che oggi si sono svolte in varie città della Polonia per esprimere gratitudine a Karol Wojtyla per un luminoso pontificato e rispondere ad attacchi da parte di alcuni settori culturali e politici del Paese contro la sua figura. Centinaia di migliaia di persone hanno partecipato ai cortei, il più imponente a Varsavia, ma ovviamente anche a Cracovia e in tutto il Paese. Organizzati anche incontri e veglie di preghiere, a cui hanno aderito fedeli di ogni età.
Il suo pontificato, dono per la Chiesa e il mondo
In una nota pubblicata sul sito dell’episcopato polacco, il portavoce della Conferenza Episcopale, padre Leszek GÄ™siak, sottolinea come oggi ci siano tentativi non solo di sminuire, ma addirittura di passare sotto silenzio o ridicolizzare ciò che Papa Giovanni Paolo II ha fatto per la Chiesa universale e per la Polonia.
“Per noi, cresciuti e maturati durante il suo pontificato - dichiara padre GÄ™siak - è impensabile svalutare in questo modo ciò che il Papa polacco ha fatto per la nostra Patria nei difficili momenti storici a cui abbiamo assistito. Il ricordo di quanto da lui realizzato per la Chiesa in Polonia e nel mondo, nonché la consapevolezza dell'enorme patrimonio da cui abbiamo attinto e che per molti aspetti resta ancora da scoprire, fanno sì che ogni 2 aprile le ore 21:37 restino per molti di noi un momento speciale di ringraziamento a Dio per il dono della sua personaâ€.
â€œÈ impossibile - prosegue il portavoce dell'Episcopato polacco - stimare il bene che quest'uomo ha donato all'umanità e infuso nei cuori di milioni di persone in tutto il mondo. Non permetteremo, quindi, che questo bene donato all'umanità da Giovanni Paolo II venga distrutto o cancellatoâ€.
La preghiera per i responsabili degli atti vandalici
L’odierno anniversario è stato segnato anche da alcuni atti di vandalismo con le accuse di presunte mancanze nella lotta contro gli abusi nella Chiesa quando Wojtyla era arcivescovo di Cracovia. A Breslavia un murales con l’immagine del Papa è stata imbrattata con della vernice rossa, mentre a Åódź, nel centro della Polonia, è stato vandalizzato il monumento dedicato a Giovanni Paolo II di fronte alla cattedrale. “Giunto qui questa mattina per celebrare la messa della Domenica delle Palmeâ€, ha raccontato l’arcivescovo metropolita di Åódź, monsignor Grzegorz RyÅ›, “mi sono chiesto: cosa avrebbe fatto Giovanni Paolo II? La risposta è ovvia: avrebbe pregato per i responsabiliâ€. Il presule ha rivolto quindi questo invito a tutti i fedeli.
Una condanna degli attacchi arriva anche dall’arcivescovo di Danzica, monsignor Tadeusz Wojda, che ha parlato di “un tentativo infondato di rovesciare l’autorità e distruggere la santità di Giovanni Paolo IIâ€. “Screditando la sua persona - ha detto - si rischia di privare le giovani generazioni di un importante punto di riferimento in materia di fede e morale. La buona notizia – ha aggiunto - è che in sua difesa, oltre a sacerdoti e vescovi, si alzano con coraggio sempre più laiciâ€.
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