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Preghiera interreligiosa a Vienna Preghiera interreligiosa a Vienna 

No alla violenza: il messaggio della Conferenza Mondiale delle Religioni

Le ferite di Nizza e Vienna hanno spinto i leader religiosi a fare una dichiarazione per favorire il rispetto e la coesione in nome della pace

Anna Poce – Città del Vaticano

In seguito agli orribili atti di terrore e di violenza in nome della religione, verificatisi in Francia e nel mondo, la Conferenza Mondiale delle Religioni per la Pace, in una dichiarazione del 4 novembre scorso, diffusa sulla sua pagina web, ha esortato tutti ad utilizzare parole che favoriscano il rispetto e la coesione piuttosto che intensificare le divisioni, ricordando che la libertà di parola è un diritto umano “che richiede educazioneâ€. “Di pari passo con la libertà di parola, infatti, - ha sottolineato - c'è il valore condiviso di onorare la dignità di tutti gli esseri umaniâ€.

Costruire ponti d’amore

La dichiarazione dei leader religiosi mondiali arriva dopo gli attacchi  che hanno insanguinato Nizza il 30 ottobre, e Vienna, il 2 novembre. â€œÈ nostro dovere, in quanto leader di fede – si legge nel comunicato -, trovare risposte dignitose, umane e misericordiose piuttosto che vendicative", perché “essere vendicativi significa scatenare la distruzione e la rovina per noi stessi e per gli altri. Tutti noi condividiamo la responsabilità di respingere qualsiasi discorso politico che emargini o alieni i credenti di qualsiasi fede". "Dobbiamo voler insistere nel costruire ponti con amore", hanno sottolineato. Avendo i leader musulmani di tutto il mondo smentito categoricamente che questi atti di orrore siano stati compiuti in nome dell'islam, la Conferenza Mondiale delle Religioni per la Pace si è detta sicura che i musulmani  “provino dolore quando il loro profeta viene apparentemente insultato", ma che “questo non giustifica la violazione dei principi stessi dell'islam, e di ogni fede". Alla luce dunque di quanto successo, esprimendo profonda solidarietà ed elevando le loro preghiere per le famiglie delle vittime degli atti terroristici, i leader religiosi hanno ribadito il loro impegno nel "parlare e agire in modo multireligioso e rispettoso, per guarire le ferite e promuovere la pace con la giustizia".

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07 novembre 2020, 08:00