Consulta antiusura: è necessario che le banche sostengano le famiglie
Marco Guerra - Città del Vaticano
“Certamente gli usurai vanno perseguiti legalmente ma a Gesù e alla Chiesa interessa la conversione dei loro cuoriâ€. Così il presidente della Consulta nazionale antiusura “Giovanni Paolo IIâ€, monsignor Alberto D’Urso, accoglie e rilancia la preghiera del Papa Francesco per le famiglie in crisi e la conversione degli usurai, pronunciata questa mattina alla Messa a Santa Marta.
In prima linea contro l’usura
Monsignor D’Urso da oltre 25 anni affronta quella “pandemia sociale†denunciata dal Santo Padre con la Fondazione antiusura “San Nicola e Santi Mediciâ€, impegno che nel 2001 lo ha portato ad essere tra i fondatori della Consulta Nazionale Antiusura approvata e finanziata dalla Conferenza episcopale italiana. È ed proprio attingendo ad un’esperienza ultra decennale che la Consulta in questi giorni ha scritto al Presidente del Consiglio Giuseppe Conte per chiedere di inserire nel Decreto “Salva Italia†due misure urgenti a sostegno delle persone già povere, sovra indebitate e a rischio usura.
Le proposte inviate al governo
In primo luogo si propone che il Decreto “Salva Italia" modifichi i criteri di accesso al Fondo di Solidarietà per le vittime di usura di cui all’art. 14 della legge 108/1996) estendendolo anche alle famiglie e a tutte le persone fisiche vittime del reato dell’usura. Attualmente l’accesso al Fondo è destinato esclusivamente agli operatori economici, commerciali, artigiani, artisti e professionisti. Inoltre si chiede che i residui annuali non utilizzati dal Fondo per interventi di solidarietà alle vittime dell’usura, siano destinati nella misura del 50% al Fondo di prevenzione dell’usura.
Monsignor D’Urso: aumentano i poveri alle nostre porte
Intervistato da VaticanNews, monsignor Alberto D’Urso offre però una riflessione che non si ferma alla legge ma si unisce all’appello del Papa ad aprire i cuori all’attenzione verso gli emarginati vittime dell’usura:
R. - L'omelia di oggi del Papa a Casa Santa Marta conferma la sua sensibilità verso i poveri e gli “usurati†che sono persone senza voce, i più poveri tra i poveri, i meno ascoltati.
Squarcia un velo di silenzio anche la preghiera per gli usurai, quelli che sfruttano le povertà…
R. - Certamente sul piano legale gli usurai vanno perseguiti però a Gesù, alla Chiesa, al Vangelo interessa innanzitutto la loro conversione. E così è stato per l'evangelista Matteo, così è stato anche per Zaccheo e per tutti quelli che hanno avuto un rapporto sbagliato con il denaro e con il potere.
Come presidente della Consulta nazionale antiusura quali rischi segnalate relativamente alla crisi economica dovuta alla pandemia?
R. - Oggi basta andare a fare la spesa per vedere che i prodotti alimentari sono aumentati di oltre il 5%. Quindi vediamo che la situazione della povera gente in questo periodo già si è aggravata, il numero dei poveri che bussa alle porte delle nostre chiese e alle porte delle nostre fondazioni è in aumento.
Ci sono organizzazioni criminali che possono approfittare di questa situazione ?
R. - Le organizzazioni criminali approfittano sicuramente di questa contingenza. Perché se è vero che le banche hanno “chiuso i rubinettiâ€, le organizzazioni criminali sono sempre disponibili ad erogare, perché subito dopo sono pronte a impossessarsi dei beni delle persone bisognose. D'altra parte assistiamo alla ripresa in pieno del mercato della vendita dell'oro, degli oggetti preziosi: chi compra spesso si nasconde sotto altri nomi e spesso sono persone che vengono dal mondo della malavita organizzata.
Quindi è fondamentale che le banche garantiscano liquidità a imprese e famiglie: fermare l'accesso al credito in questo periodo significa gettare il popolo nelle braccia degli usurai?
R. - Sì è proprio necessario che le banche aprono al massimo i loro rubinetti. È quello che abbiamo chiesto alle banche e che stiamo chiedendo al governo. All’esecutivo stiamo chiedendo che per 9 mesi venga sospeso il pagamento delle rate dei mutui e dei finanziamenti concessi e che ci sia la sospensione delle procedure di pignoramento fino al 31 dicembre. Inoltre è da più di 20 anni che chiediamo che le famiglie abbiano accesso all'articolo 14 della legge 108/96, che prevede benefici a favore delle aziende e delle persone impegnate nel campo economico e colpite dall’usura.
Il Papa nella sua omelia, al di là della giustizia terrena, torna a parlare di quella conversione del cuore, è un passaggio fondamentale per un vero cambiamento…
R. - In questo momento la legge non basta, qui, o si apre il nostro cuore all'attenzione verso gli emarginati oppure non riusciremo a fare nulla. Per noi è inconcepibile pensare a un mondo politico estraneo ai problemi e ai bisogni delle persone. Quanto poi alle banche bisognerebbe smettere di pensare solo al profitto. Il profitto deve essere in funzione delle persone e non il contrario. Invece vediamo che questo profitto è sempre per pochi e non si tramuta in promozione del bene comune, in dignità delle persone.
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