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Profughi dell'Honduras in Messico Profughi dell'Honduras in Messico 

Honduras, messaggio dei vescovi: il Natale sia segno di speranza per il Paese

Vivere il Natale come un segno di speranza capace di cambiare il corso della storia in Honduras. È un invito a non cedere allo scoramento di fronte ai gravi problemi del Paese, alle prese con povertà, narcotraffico violenza e corruzione, il messaggio natalizio della Conferenza episcopale honduregna.

Lisa Zengarini – Città del Vaticano

“Viviamo tempi difficili a causa della situazione politica, economica, dell'insicurezza e della mancanza di occupazione e non sorprende che gran parte della popolazione affermi di avere perso la fede e di non sperare più in nulla e nessuno”, riconoscono i presuli nella lettera diffusa la scorsa domenica di Avvento. E tuttavia, ammoniscono, il Natale “non deve servire a dimenticare i gravi problemi e le difficoltà che stiamo soffrendo ma piuttosto ad aiutarci a prendere coscienza di ciò che il Signore ci chiede di fare per trasformare il nostro mondo in un luogo di rispetto dei diritti umani e per vivere in giustizia, verità, pace e solidarietà”.

L’esortazione a riscoprire “il vero significato del Natale”

Come ricordato da Papa Francesco nella Lettera Apostolica “Admirabile Signum” sul significato e il valore del presepe, la nascita di Gesù a Betlemme è “un evento unico e straordinario che ha cambiato il corso della storia”. “Se ci facciamo illuminare dai valori che Cristo ci insegna – sottolineano i vescovi honduregni - anche noi saremo capaci di cambiare il corso della storia in Honduras”. Nel Vangelo della Terza Domenica di Avvento, prosegue il messaggio, Gesù ci invita a non scandalizzarci “per il Suo impegno verso i poveri, perché abbiano giustizia, verità, libertà e solidarietà”.  Il vero motivo di scandalo “sono invece le azioni compiute dai poteri dello Stato”: la corruzione, l’impunità e l’attacco contro chi la combatte. Ed è l’indignazione della società civile honduregna per questo scandalo, affermano i presuli, un altro segno di speranza per il Paese: speranza che gli attuali dirigenti capiscano che l’opinione pubblica non si fida più di loro e che vengano sostituiti da “nuovi leader non contaminati dalla corruzione e non conniventi con la criminalità organizzata e il narcotraffico”.

Il modello della Santa Famiglia di Nazareth

“Il Natale – afferma in conclusione il messaggio - ci aiuta anche a convertire i nostri cuori e a liberarci dal consumismo al quale il neoliberismo vuole sottometterci”. Maria e Giuseppe che custodiscono il Gesù Bambino nel presepe sono in questo senso “un modello per tutte le famiglie honduregne”: essi incarnano “quella speranza di cui hanno bisogno per affrontare la pressione economica, i costi abusivi dei servizi pubblici, l’emigrazione con le sue conseguenze e tante altre difficoltà”.

La difficile situazione socio-politica del Paese

L’Honduras vive la sua peggiore crisi sociale e politica dal colpo di Stato contro l’ex presidente Manuel Zelaya nel 2009. La povertà e le disuguaglianze sociali endemiche, alimentate dalla corruzione e dalle collusioni degli attuali dirigenti politici con il narcotraffico, hanno accresciuto il malcontento popolare, sfociato nei mesi scorsi in violente manifestazioni di piazza contro il regime di Juan Orlando Hernández rieletto alle ultime contestate elezioni presidenziali del 2017. I vescovi honduregni erano già intervenuti sulla crisi nel messaggio per il Mese Missionario straordinario, lo scorso ottobre, esortando anche in quell’occasione a non cedere alla rassegnazione e a lavorare insieme per il cambiamento.

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23 dicembre 2019, 09:02