Dai bikers al fratello di Salvo D'Acquisto: gli incontri del Papa all'udienza generale
Rosario Capomasi – Città del Vaticano
“Se potessi parlare con Salvo gli raccomanderei con tutto il cuore di intercedere presso Dio perché finiscano tutte le guerre e trionfi la pace. Poi lo abbraccerei forte”. Alessandro D’Acquisto, 88 anni, fratello del vice brigadiere dei carabinieri che durante la Seconda guerra mondiale sacrificò la vita per salvare 22 civili dalla furia nazista, avanza lentamente sul sagrato della basilica Vaticana appoggiandosi al bastone. Racconta che è giunto di buon mattino all’udienza generale del mercoledì per incontrare Leone XIV in un momento che ha suscitato in lui grande emozione: “Insieme con il cappellano militare don Vincenzo Venuti e il generale dei Carabinieri Massimo Mennitti, abbiamo portato al Pontefice, per la benedizione, la prima pietra del nuovo campanile che sorgerà accanto alla chiesa ‘Virgo Fidelis’, situata presso la caserma romana intitolata” al servo di Dio, che Papa Francesco aveva dichiarato venerabile lo scorso 25 febbraio mentre era ricoverato al Policlinico Gemelli.
Nella chiesa sarà celebrata la messa il 23 settembre, dies natalis del giovane vicebrigadiere napoletano fucilato a Palidoro, sul litorale a nord di Roma, quando aveva appena 23 anni. Ma c’è di più: l’edificio di culto accoglierà anche una campana recentemente fusa nella Pontificia Fonderia Marinelli di Agnone e dedicata al giovane carabiniere che è anche medaglia d’oro al valor militare. “Sapere che il suono di quella campana porterà ai fedeli che vanno a messa il messaggio di pace di amore per il prossimo che mio fratello ha incarnato, mi riempie di gioia e di una grande speranza: che sia sempre più vicina la definitiva riconciliazione tra gli uomini”, confida l’anziano.
Una moto per il Papa
Sono arrivati stamane a San Pietro a piccoli gruppi in sella alle loro moto Harley-Davidson. Barbe e capelli lunghissimi, giubbotti borchiati in pelle nera, nonostante un caldo ancora estivo, bandana al collo, jeans sdruciti. Con significativi particolari però che li differenziano dagli “ordinari” centauri: sui “capi di abbigliamento”, compaiono cristogrammi, crocifissi, immagini sacre, alcune tatuate ad arte su braccia e spalle. I “Jesus bikers”, movimento motociclistico nato nella città tedesca di Schaafheim undici anni fa, percorrono distanze chilometriche per raccogliere fondi a favore di persone svantaggiate. Ed è a loro che ancora una volta hanno pensato nel portare a Leone XIV una moto, benedetta e autografata da Papa Prevost. Perché la stessa, spiega il fondatore del gruppo, Thomas Draxler, sarà donata alle Pontificie Opere Missionarie (Missio) in Austria per essere poi messa all’asta: il ricavato della vendita servirà a finanziare la costruzione di una scuola in un villaggio della diocesi di Ihosy, in Madagascar. “La benedizione del Santo Padre è stata per noi un grande dono — spiega il cistercense Karl Wallner, direttore nazionale di Missio Austria — perché ci dà ancora più forza nel ridare dignità a quei piccoli che nell’isola africana, invece di imparare a leggere e a scrivere, vengono sfruttati per lavorare nelle miniere di mica — un minerale usato in cosmetica e nell’industria delle vernici — o nelle officine, rischiando la vita per il continuo contatto con sostanze tossiche”.
Il ritratto di Giovanni Paolo I
Nell’anniversario dell’inizio di Pontificato di Giovanni Paolo I e alla vigilia del terzo anniversario della sua beatificazione (4 settembre 2022), hanno voluto salutare Leone XIV ricordando il Pontefice veneto Stefania Falasca, vicepresidente della Fondazione Vaticana a lui intitolata e postulatrice della causa di canonizzazione, e la nipote di Albino Luciani, Lina Petri. Con loro alcuni benefattori e don Martino Mastrovito, parroco di Regina Mundi a Martina Franca, che ha donato a Papa Prevost un ritratto del predecessore realizzato dal pittore albanese Igli Arapi. Nella parrocchia pugliese dal 26 gennaio al 2 febbraio scorsi era stata esposta una reliquia del beato: uno scritto autografo su fede, speranza e carità.
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