Cardinale Baggio e suor Smerilli: il Borgo Laudato si¡¯, la speranza nasce dalla bellezza del creato
Gianmarco Murroni ¨C Città del Vaticano
¡°Il Borgo è una bellissima realtà che Papa Francesco ha scelto come il luogo dove mettere in pratica l'Enciclica Laudato si¡¯, ma il creatore aveva già fatto la sua parte¡±. Così commenta il cardinale Fabio Baggio, sottosegretario del Dicastero per il servizio dello sviluppo umano integrale e direttore generale del Centro di Alta Formazione Laudato si', secondo cui Castel Gandolfo ¡°è veramente il luogo ideale: i principi della Laudato si¡¯ trovano davvero dimora in queste zone¡±. Un progetto che si affonda le sue radici, dunque, nel territorio e che rappresenta un modello da replicare: ¡°È un esempio di economia circolare che diventa anche generativa, nel senso che produce poi dei benefit che possono essere utilizzati e reinvestiti nella formazione. La materia prima su cui ci concentriamo è proprio la formazione all'ecologia integrale. Tutta questa realtà che stiamo cercando di sviluppare radica in questo territorio e si nutre di questo territorio. È stato molto importante il contatto che abbiamo avuto con le comunità nello sviluppo del progetto¡±.
Suor Smerilli: la Laudato si¡¯ è un¡¯enciclica sociale
¡°Il Borgo Laudato Si è un progetto che racconta speranza, speranza per tutti coloro che credono nei principi della Laudato si¡¯ e vorrebbero vederli messi in pratica. Senza grandi pretese, questo vuole essere un modello di come si può vivere riconciliati con se stessi, con Dio, con gli altri e con la nostra casa comune¡±, spiega suor Alessandra Smerilli, segretario del Dicastero per il servizio dello sviluppo umano integrale e consigliera d¡¯amministrazione del Centro di Alta Formazione Laudato Si'. ¡°Il sogno è che chiunque passi di qui possa uscirne almeno con un punto interrogativo su come stiamo vivendo le dimensioni di attenzione, di cura. Però, allo stesso tempo, è anche un progetto che vuole ribadire che la Laudato Si non è un'enciclica verde, ma è un'enciclica sociale, quindi un progetto che parla anche di inclusione. Già sono cominciati i corsi per giardinieri, ne inizieranno altri nell'ambito della ristorazione, dell'accoglienza e tanto altro per tutte le persone che hanno difficoltà a inserirsi in ambito lavorativo perché sono migranti, rifugiati, perché sono donne vittime di violenza o della tratta, perché sono persone che stanno uscendo da un'esperienza di carcere e fanno difficoltà a inserirsi nella societࡱ.
Formazione e ambiente
"Nel Borgo - spiega don Manuel Dorantes, direttore Gestionale Amministrativo del Centro di Alta Formazione Laudato Si¡¯ - saranno formati a regime 2-3000 studenti l¡¯anno, inviati da tutto il mondo con l¡¯ausilio delle diverse diocesi. In parte gli studenti, fra loro anche una quota con disabilità, saranno impiegati nel ristorante". Nel Centro di alta formazione "saranno accolti studenti di ogni età - spiega sempre don Manuel Dorantes - dalla scuola primaria fino agli universitari e i laureati. Ma non solo, anche i ceo delle grandi aziende saranno ospitati per sessioni di formazione". Il Borgo si inserisce in un territorio di 55 ettari che comprende "giardini monumentali, giardini storici, le strade dell'imperatore Domiziano e poi i giardini all'italiana, parte di questa splendida cultura. Il resto sono terreni agricoli e aree dove ci prendiamo cura degli animali. Qui abbiamo la fattoria pontificia, dove alleviamo gli animali che forniscono tutto il cibo per la tavola del Papa. Dopo il 5 settembre, gli stessi prodotti saranno accessibili a tutti". Infine, don Manuel Dorantes rivolge un invito a tutti i coloro che passano per Roma: "Prendetevi del tempo. A volte a Roma ci si sente sopraffatti da tante cose che si vedono, se volete riconnettervi con Dio attraverso la natura e anche attraverso questi splendidi luoghi di spiritualità della nostra tradizione cattolica, vi invito a venire al Borgo Laudato Si', dove le porte di questa proprietà, che è rimasta chiusa per 400 anni, sono ora aperte a tutta l'umanità".
Grazie per aver letto questo articolo. Se vuoi restare aggiornato ti invitiamo a iscriverti alla newsletter cliccando qui