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Gaza, una mamma abbraccia suo figlio denutrito Gaza, una mamma abbraccia suo figlio denutrito  (MAHMOUD ISSA) Editoriale

Gaza: davanti all¡¯orrore non ci si pu¨° voltare dall¡¯altra parte

Morire di stenti davanti a un mondo tecnologico che documenta e racconta: politica e governi non possono far finta di nulla. Solo concretizzando vie di aiuto e pace si irrobustisce il lavoro della diplomazia, si costruisce un¡¯umanit¨¤ vera

Massimiliano Menichetti

Quanto bisogna ancora aspettare, cos¡¯ altro dobbiamo vedere, per fermare la barbarie della guerra - come recentemente ha ribadito anche Papa Leone - che viene quotidianamente da Gaza? Ogni guerra è terribile e va fermata: in Ucraina, Sudan, Myanmar, Yemen¡­ anche solo l¡¯uccisione di una singola persona determina il cambiamento dell¡¯intera umanità, ma a Gaza non si muore più solo per l¡¯orrore della guerra, si muore per la fame, non più usando solo le armi: i bambini smettono di piangere, gli anziani di abbracciare, gli adulti di camminare, perché il cuore si ferma, senza più respiro e forza, il corpo non ha più risorse.

Senza cibo e acqua si muore di stenti davanti ad un mondo informato, tecnologico, che racconta, documenta e divora ogni accadimento con video, foto e che non sconfigge la disumanità. Davanti a tutto questo non si può rimanere indifferenti, non ci si può anestetizzare o voltare lo sguardo da un¡¯altra parte dopo aver visto orrori e violenze. Tutti siamo chiamati ad essere costruttori di pace, di accoglienza, di dialogo, di fraternità, di speranza ed ognuno è una voce che può sostenere il bene, la dignità, la vita. E tante voci che diventano azioni di soccorso, di mediazione, di sostegno non si possono ignorare: la politica, i governi non possono far finta di nulla. E così si irrobustisce il lavoro della diplomazia, si concretizzano vie di aiuto e si costruisce un¡¯umanità vera, in cui la pace non è solo una parola invocata, ma un fatto.

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25 luglio 2025, 14:05