Il custode del Sacrario Apostolico padre Silvestrini tra i “marchigiani dell’anno 2024”
Tiziana Campisi - Roma
“Un instancabile impegno pastorale, culturale e liturgico” intriso di “spiritualità agostiniana”: questo ha contraddistinto il “percorso ecclesiastico” di padre Bruno Silvestrini, religioso dell’Ordine di Sant’Agostino, custode del Sacrario Apostolico, in servizio nella Sagrestia Pontificia, ha ricevuto il riconoscimento di “Marchigiano dell’anno” 2024 dal Centro studi Marche "G. Giunchi" (CeSMa) - associazione che promuove e organizza attività culturali convegni e seminari e realizza progetti solidali - nell’ambito della XXXIX edizione del “Picus del Ver Sacrum”. La cerimonia, patrocinata dal Senato della Repubblica, dalla Regione Marche e dal Consiglio Regionale delle Marche, si è svolta questo pomeriggio, 10 giugno, a Roma, nella Sala Capitolare del Chiostro del Convento di Santa Maria sopra Minerva, presso il Senato della Repubblica italiana. La distinzione onorifica è stata conferita al religioso agostiniano originario di Porto Recanati per aver portato “il nome delle Marche nei luoghi più significativi della cristianità” e per “la sua opera, profondamente radicata nella terra d’origine e al tempo stesso proiettata verso l’universalità della Chiesa” che “esprime una peculiare sintesi tra competenza teologica, servizio ecclesiale e sensibilità umana”. Emozionato, padre Bruno ha ricordato la sua città natale e l'affetto che lo lega alla sua terra d'origine, rammentando le tradizioni marchigiane e il lavoro umile e semplice dei pescatori portorecanatesi, intenti a riassettare le reti e a ripulirle dalle alghe. "Contento di avere portato sempre con sé" i valori che gli sono stati trasmessi dai genitori, il custode del Sacrario Apostolico, accompagnato all'evento da alcuni confratelli agostiniani, dal priore della Provincia agostiniana d'Italia padre Gabriele Pedicino e dal priore generale dell'Ordine di Sant'Agostino padre Alejandro Moral, ha detto di conservare nel cuore la regione nella quale è nato e di avere custodito quanto ha appreso e osservato dagli anziani.
Da Porto Recanati al Vaticano a servizio dei papi
Padre Bruno, marchigiano doc, nasce il 15 marzo 1954. Entra nel seminario agostiniano di Cartoceto all’età di 12 anni, poi frequenta il ginnasio a Tolentino e il liceo classico ad Ancona. Entra in noviziato a Cartoceto 9 anni dopo e il 23 settembre 1976 emette la professione temporanea. Studia teologia al Pontificio Seminario Regionale di Fano e pronuncia i voti solenni il 16 ottobre 1980. Ordinato sacerdote l’anno dopo, viene inviato come formatore nell’equipe del noviziato della comunità agostiniana della Basilica di San Nicola da Tolentino. Nel 1989 si specializza in liturgia dopo aver frequentato l'Istituto di Liturgia Pastorale Santa Giustina a Padova e consegue, poi, la licenza al Pontificio Istituto Liturgico Sant’Anselmo di Roma. Sempre a Tolentino, nel medesimo anno, viene nominato Rettore del Santuario di San Nicola e consigliere della Provincia Agostiniana Picena e nei quattro anni successivi riveste la carica di segretario della stessa provincia. Viene scelto pure come assistente spirituale dell’Unitalsi ed è nominato professore di liturgia presso gli Istituti di Scienze Religiose di Fermo e di Loreto. Ancora a Tolentino, a lui si deve l’erezione canonica della Confraternita dedicata a San Nicola e la fondazione del coro dei Pueri Cantores "San Nicola". Dal 2000 al 2006 è segretario provinciale degli Agostiniani d’Italia e nel 2001, nel santuario Mariano di Loreto, riceve l'investitura di Cavaliere dell'Ordine Equestre del Santo Sepolcro di Gerusalemme. Nominato nel 2006 priore della comunità agostiniana della parrocchia di Sant’Anna in Vaticano, diviene anche parroco di quest’ultima e ricopre il ruolo di padre spirituale degli operai e del personale della Città del Vaticano, incarico che svolge tuttora. Nel 2019 è nominato priore della Comunità della Sacrestia Pontificia, con funzioni nell’Ufficio delle Celebrazioni Liturgiche del Sommo Pontefice, e nel 2020 custode effettivo del Sacrario Apostolico, incarico confermato dall’attuale Maestro delle Celebrazioni Pontificie monsignor Diego Ravelli, arcivescovo titolare di Recanati. A maggio di quest’anno prende padre Bruno parte al conclave come addetto alle celebrazioni del collegio cardinalizio.
I “marchigiani dell’anno” 2024
Il CeSMa è stato fondato giuridicamente nel 1986 dal professor Giuseppe Giunchi - illustre infettivologo, molto noto e apprezzato in campo professionale che è stato anche medico curante di illustri personalità, fra le quali i tre presidenti della Repubblica italiana Antonio Segni, Giuseppe Saragat e Giovanni Leone, nonché consulente medico di Giovanni Paolo II, in occasione dell'attentato del 1981, e per anni presidente del Collegio medico presso la Congregazione delle Cause dei Santi - insieme ad Armando Mazzoni e a Pina Gentili. Assegna il “Picus del Ver Sacrum” agli insigniti della distinzione onorifica di “Marchigiano dell’anno”, personalità delle Marche che si sono particolarmente distinte per meriti professionali, scientifici, artistici, culturali e sociali. L’associazione CeSMa si propone di promuovere e incoraggiare studi e ricerche di letteratura, storia, arte, musica, canto e scienze, organizzare dibattiti, conferenze, tavole rotonde, mostre, concerti, concorsi, sostenere personaggi, località, iniziative, attività meritevoli e bisognose di aiuto. Oltre a Padre Bruno Silvestrini, ha premiato come marchigiani del 2024 Luigia Carlucci Aiello, informatica, Battista Faraotti, Onelio Fratesi, Corinna Sperandini e Federico Steca, imprenditori, Rossella Marcantoni, soprano, Lucia Mascino, attrice, Massimo Palanca, calciatore, e Roberto Tallei, vice capo redattore di Sky Tg24.
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