Balestrero: preparare le scuole cattoliche alla gestione delle catastrofi naturali
Greta Giglio - Città del Vaticano
“La scuola è un luogo fondamentale per promuovere la consapevolezza dei rischi e per preparare alla gestione delle catastrofi naturali”. Così l’arcivescovo Ettore Balestrero, osservatore permanente della Santa Sede presso le Nazioni Unite e le Organizzazioni Internazionali di Ginevra, durante la tavola rotonda Scuole sicure ora, ottavo incontro nell'ambito della Piattaforma Globale per la Riduzione del Rischio di Catastrofi che si è svolta dal 2 al 6 giugno nella città svizzera.
Opere di sensibilizzazione
L'arcivescovo racconta l’impegno delle scuole cattoliche attraverso l’esempio dell’Associazione cattolica per l'istruzione delle Filippine, “che ha introdotto programmi obbligatori di preparazione alle catastrofi per bambini, genitori, insegnanti e per la comunità in generale”. Parla quindi delle scuole come “giardini di responsabilità”, in cui far progredire l’educazione alla tutela dell’ambiente attraverso “comportamenti che hanno un impatto diretto e significativo sul Creato, affidato da Dio alla cura umana”.
Offrire un aiuto concreto
La scuola rappresenta anche un centro strategico dove le persone possono trovare sostegno e risorse dopo un disastro naturale. “Le istituzioni cattoliche spesso svolgono un ruolo cruciale e insostituibile nella risposta ai disastri - sottolinea Balestrero - perché forniscono beni essenziali come cibo, acqua, riparo e medicine alle comunità colpite”, come successo nel 2024 durante la stagione degli uragani in America centrale. In particolare, l’arcivescovo ricorda come a seguito dell'uragano Helene nell'ottobre 2024, una scuola cattolica nella Carolina del Nord - la Immaculata Catholic School - è diventata un importante centro di distribuzione di aiuti vitali per oltre 1.500 famiglie.
Cura materiale e spirituale
Oltre alle esigenze materiali, le scuole cattoliche provvedono anche al sostegno spirituale delle persone. “Ogni valutazione dei danni materiali deve tener conto anche della sofferenza di chi a causa delle calamità naturali perde i propri cari e vede spazzati via i sacrifici di una vita intera - sottolinea monsignor Balestrero - e per questo la Chiesa si impegna nella creazione di scuole sicure e compassionevoli, dove ogni bambino possa prosperare nella dignità, nella resilienza e nella speranza”.
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