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Il cardinale Parolin riceve il Path to Peace Award 2025 Il cardinale Parolin riceve il Path to Peace Award 2025  (Terza Loggia )

A Parolin il Premio per la pace: al servizio del Papa per un mondo pi¨´ giusto

Ieri, 19 maggio, a New York, il cardinale segretario di Stato ha ricevuto il riconoscimento della Fondazione "Path to Peace", dicendo di accettarlo a nome della Segreteria di Stato "che lavora instancabilmente per il Papa per promuovere la giustizia nel nostro mondo¡±. Nel suo discorso ha ricordato gli interventi degli ultimi Pontefici che ci hanno mostrato la via per una pace ¡°percorsa con pazienza e perseveranza, con coraggio e creativit¨¤¡±

Isabella H. de Carvalho ¨C Città del Vaticano

¡°Sono profondamente onorato di ricevere il Path to Peace Award¡± e lo ¡°accetto a nome della Santa Sede e, soprattutto, a nome della Segreteria di Stato, che lavora instancabilmente per e a nome del Romano Pontefice per promuovere la pace e la giustizia nel nostro mondo¡±. Con queste parole ieri, 19 maggio, il cardinale segretario di Stato Pietro Parolin a New York ha accolto il premio consegnatogli dalla Fondazione Path to Peace, istituita nel 1991 dall¡¯allora arcivescovo Renato Raffaele Martino, quando era osservatore permanente della Santa Sede presso le Nazioni Unite.

¡°L'onore conferito questa sera trascende il personale e incarna lo spirito di collaborazione che è alla base della nostra sacra missione in un mondo che grida alla guarigione e alla riconciliazione¡±, ha detto Parolin. E ha ricordato in proposito che al cuore della missione della Santa Sede c¡¯è il percorso tracciato dai vari Successori di Pietro in favore di un mondo senza conflitti. In questo 2025 in cui si celebra il sessantesimo anniversario della visita di san Paolo VI all¡¯Onu, il trentesimo della seconda visita di San Giovanni Paolo II, e il decennale del discorso di Papa Francesco all¡¯Assemblea generale, Parolin ha sottolineato come ¡°ogni Pontefice, nel suo tempo, ha gettato una luce sul cammino verso un mondo più giusto e pacifico, offrendo una saggezza che trascende i confini¡±.

L'evento per la premiazione
L'evento per la premiazione

Le parole dei papi precedenti

Il cardinale ha richiamato le parole dei vari Pontefici, iniziando da Papa Montini che ha affermato ¡°con chiarezza profetica¡± nel 1965 che la pace duratura deve essere ¡°radicata nel rinnovamento spirituale e morale¡±. Queste parole oggi ¡°conservano la loro urgenza¡±, ricordando che ¡°il progresso tecnologico senza sviluppo morale lascia l'umanità pericolosamente squilibrata¡±, ha sottolineato Parolin. Ha poi citato l¡¯appello di Papa Wojty?a nel 1979 affinché l¡¯umanità si confrontasse con la sua capacità di compiere sia un bene immenso che una crudeltà indicibile, evidenziando la dignità intrinseca e inviolabile di ogni persona. Giovanni Paolo II ha attinto dalla sua ¡°propria esperienza di totalitarismo e guerra¡±, raccontando l¡¯Olocausto e la Seconda guerra mondiale ¡°non solo come eventi storici, ma come sfide morali che continuano a richiedere la nostra risposta¡±.

E ancora il segretario di Stato ha richiamato le parole di Benedetto XVI quando, nel 2008, ha affermato le ¡°verità universali e immutabili¡± su cui si basano i diritti umani e che la protezione della dignità umana deve essere considerata una responsabilità collettiva¡± di tutta la comunità internazionale. Come pure l¡¯insistenza di Papa Bergoglio nel 2015 riguardo ¡°l¡¯interconnessione tra la protezione dell¡¯ambiente e la giustizia sociale¡± e la dirompente critica della ¡°cultura dello scarto¡±. Adesso - ha aggiunto - questa ¡°tradizione continua¡± con Leone XIV che nelle sue prime parole da Papa ha fatto appello a una pace ¡°disarmata e disarmante¡± come ¡°una forza positiva¡± in un mondo ¡°dilaniato da conflitti e divisioni¡±. Il segretario di Stato ha anche rilevato la scelta del nome del nuovo Pontefice, che ha voluto sottolineare l¡¯importanza dell¡¯insegnamento sociale della Chiesa nel contesto del progresso tecnologico di oggi che colpisce la dignità umana e alla giustizia.


La collaborazione tra la Santa Sede e l¡¯Onu

In tale contesto, il cardinale ha ribadito che il premio assegnatogli ¡°è un riconoscimento del rapporto di sostegno - seppur talvolta critico - della Santa Sede con le Nazioni Unite, e anche un tributo a tutti quegli individui che assistono il Papa nella sua missione¡±. Ha ripetuto che ¡°la via della pace deve essere percorsa con pazienza e perseveranza, con coraggio e creativitࡱ e che ¡°i Papi ci hanno mostrato il cammino¡±. Inoltre, ha aggiunto, le Nazioni Unite devono continuare a ¡°rinnovarsi, non solo istituzionalmente, ma anche moralmente e spiritualmente¡±. L¡¯impatto di questo impegno si vedrà non ¡°nei trattati o nelle risoluzioni¡± ma nella ¡°trasformazione del cuore umano verso una maggiore giustizia, compassione e rispetto per la dignità di ogni persona¡±, ha concluso il segretario di Stato, ringraziando la Path to Peace Foundation per il sostegno alla missione dell¡¯osservatore permanente presso l¡¯Onu e alla missione di pace della Santa Sede. 

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20 maggio 2025, 13:15