Il turismo sia nel segno della giustizia e nel rispetto del creato
Benedetta Capelli – Città del Vaticano
Il turismo come “occasione di crescita, incontro e reciproca conoscenza”, che “arricchisce le relazioni tra i popoli”, mentre “l’esperienza del viaggio invita ciascuno a prendersi cura della casa comune”. Lo si legge nel messaggio, a firma di monsignor Rino Fisichella, pro-prefetto del Dicastero per l'Evangelizzazione, scritto in occasione della 46.ma Giornata Mondiale del Turismo, in calendario il 27 settembre 2025, sul tema “Turismo e trasformazione sostenibile”.
Di fronte alla mobilità globale, scrive il Dicastero per l’evangelizzazione, “è necessario un impiego di risorse che ha un impatto notevole sulla salute delle persone e sulla natura”. Questo impegno richiama gli operatori del turismo a trovare soluzioni che rispettino la sostenibilità dell’ambiente.
Incontro tra popoli
“Non si può trascurare – si legge - il grande impatto relazionale che il turismo possiede e che assume aspetti ancora più profondi quando la meta è un luogo sacro”. Nei Santuari infatti si può trovare edificazione dello spirito ma si può anche fare attenzione alla natura che li circonda. L’invito, ad esempio, è di guardare alle cascate, “l’acqua non è nostra esclusiva proprietà: è un bene che ci è stato donato e come tale richiede rispetto e difesa”. In questo senso è necessario assumere “stili di vita più saggi nell’uso quotidiano di questa risorsa”. “Occorre l’impegno di tutti, specialmente dei cristiani, che riconoscono nella natura l’espressione di un disegno di amore e di verità”.
Turismo e sostenibilità
“L’esperienza del turismo – sottolinea monsignor Rino Fisichella - fa emergere anche il tema della giustizia. È inevitabile che l’aumento dei viaggiatori debba trovare corrispondenza nelle offerte per loro disponibili”. Attenzione però alle speculazioni, a guardare al solo profitto e anche all’atteggiamento di alcuni che, di fronte alla crescita delle offerte, rispondono con la chiusura delle porte ai turisti. “Il sovraffollamento di alcune località pone seri problemi, ma li si può prevenire attraverso opportuni interventi e avvalendosi anche degli strumenti che la tecnologia ci offre”. Si tratta di tutele che lo stesso turista chiede. Per il personale di servizio poi va tenuto presente il giusto salario. “Una vera giustizia diventa sostegno per combattere la povertà e per aiutare le persone a esprimere le proprie capacità lavorative”.
I segni di speranza del Giubileo
Nel messaggio si ricorda che anche la comunità cristiana partecipa al turismo, attraverso l’accoglienza di pellegrini e turisti, pertanto l’invito è quello di far restare i santuari “sacri spazi di autentica spiritualità, dove il cuore trova conforto ed è favorita la riflessione sulle domande umane di fondo, attraverso il silenzio, la preghiera e il dialogo con uomini e donne di Dio” per creare un futuro diverso. “L’impegno per la salvaguardia del creato – si legge - inizia dall’attenzione alle piccole cose: da qui possiamo muovere i primi passi per farci carico di quel ‘debito ecologico’ che coinvolge l’umanità intera”. Infine l’auspicio che il Giubileo generi segni di speranza investendo su un uso sostenibile delle risorse. Poi l’annuncio del nono Congresso Mondiale della Pastorale del Turismo che si terrà a Roma dal 16 al 19 ottobre, “un’occasione importante per riflettere insieme su queste tematiche e sull’impegno che la Chiesa vuole intraprendere, perché anche il turismo possa svilupparsi come strumento di evangelizzazione e di promozione umana”.
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