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 La stazione ferroviaria della Città del Vaticano La stazione ferroviaria della Città del Vaticano

Il Vaticano tra rotaie e cineprese: i Giubilei nell’era moderna

Dal Giubileo del 1933 a quello del 2000, il treno e i media di massa hanno trasformato il modo di vivere e comunicare l’Anno Santo. Un volume edito da Giunti racconta l’intreccio tra spiritualità, tecnologia e narrazione visiva. Frutto di un’inedita sinergia tra Fondazione MAC e Fondazione FS, il libro propone una lettura interdisciplinare del pellegrinaggio a Roma. La presentazione il 27 maggio al Ministero del Made in Italy: un’occasione per ripensare la storia religiosa con occhi nuovi

VATICAN NEWS

Dalla carrozza al cinema: la rivoluzione del 1933

Il Giubileo straordinario del 1933, voluto da Pio XI per celebrare i 1900 anni dalla morte e risurrezione di Cristo, segnò una svolta simbolica nel rapporto tra la Santa Sede e le tecnologie moderne. Per la prima volta, treno e cinema fecero il loro ingresso nel cuore del Vaticano: fu completata la Stazione ferroviaria vaticana e nacque un Centro di studi e produzioni cinematografiche sotto il diretto controllo del papato. Il volume Pellegrini e spettatori. I giubilei, il treno, i media, curato da Gianluca della Maggiore e mons. Dario Edoardo Viganò, presidente della Fondazione Memorie audiovisive del cattolicesimo (MAC), analizza questa trasformazione come una tappa fondamentale di quella “modernizzazione senza modernità” che caratterizza la storia della Chiesa cattolica.

Un momento della presentazione del volume presso il Ministero delle Imprese e del Made in Italy
Un momento della presentazione del volume presso il Ministero delle Imprese e del Made in Italy

Le immagini come agenti di storia

Il volume, edito da Giunti e promosso dalle Fondazioni MAC e FS Italiane, è frutto di una ricerca basata su materiali provenienti da archivi prestigiosi come l’Istituto Luce, l’Archivio Apostolico Vaticano e l’Archivio Fondazione FS. Le immagini raccolte non sono solo fonti documentarie, ma veri e propri agenti di storia, capaci di orientare l’interpretazione degli eventi. Il “cinema utile”, secondo la definizione usata dagli autori, servì a rafforzare l’autorità del papato e a raccontare la fede attraverso i nuovi linguaggi visivi del Novecento.

La copertina del libro "Pellegrini e spettatori"
La copertina del libro "Pellegrini e spettatori"

Il Giubileo del 1950 e il pellegrino-turista

Nel 1950, sotto Pio XII, il Giubileo diventò occasione per rinsaldare l’alleanza tra Santa Sede e lo Stato italiano in un’Italia democristiana in ricostruzione. La nuova Stazione Termini, con la sua iconica pensilina, sostituì simbolicamente quella vaticana, divenendo emblema di una Roma proiettata verso il mondo. I pellegrini si trasformarono progressivamente in turisti religiosi, attratti non solo dalla spiritualità ma anche dalla cultura e dal consumo. Il documentario "Desiderio di Roma" prodotto dall’Azione cattolica, mostrò allora come i media cinematografici fossero ormai strumenti pastorali a pieno titolo.

Dal centro alle periferie: la Chiesa in uscita

Negli anni del Concilio Vaticano II e dei pontificati di Giovanni XXIII e Paolo VI, il treno cambiò direzione: da mezzo per attirare i fedeli a Roma divenne simbolo di una Chiesa che si muove verso di loro. I viaggi papali in treno, le Giornate del Ferroviere e la produzione di filmati da parte della stessa Ferrovie dello Stato mostrarono un papato più vicino alla realtà quotidiana delle persone. Giovanni Paolo II, in particolare, fece del treno un mezzo simbolico e mediatico potente, come nel viaggio del 2002 ad Assisi dopo gli attentati dell’11 settembre.

 Un'altra immagine della stazione ferroviaria della Città del Vaticano
Un'altra immagine della stazione ferroviaria della Città del Vaticano

Il Giubileo tra fede e modernità

La storia raccontata nel volume mostra come i Giubilei non siano solo eventi spirituali, ma anche strumenti per interpretare e influenzare la società del loro tempo. Ogni svolta tecnologica – dalla ferrovia al cinema, dalla fotografia ai cinegiornali – è diventata occasione per ridefinire l’identità della Chiesa. Il libro, arricchito da saggi di studiosi di diverse discipline, dimostra che leggere i Giubilei attraverso i media significa capire come la religione si adatti, resista e dialoghi con le forze della modernità. Una riflessione che resta attuale anche oggi, nel cuore di un nuovo Anno Santo.

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27 maggio 2025, 11:45