Guardia Svizzera, il giuramento delle reclute spostato al 4 ottobre
Vatican News
Per la seconda volta nella storia della Guardia Svizzera Pontificia, la cerimonia di giuramento delle nuove reclute si terrà il 4 ottobre, festa di San Francesco d’Assisi, alle 17. Per tradizione previsto il 6 maggio, anniversario del sacrificio di 189 guardie a difesa di Papa Clemente contro l’esercito di Carlo V, durante il sacco di Roma del 1527, il giuramento, quest’anno, è stato rinviato a seguito della morte di Papa Francesco. Accadde anche nel 2020, a causa della pandemia di Covid-19.
La cerimonia nel Cortile di San Damaso
Il giuramento, che si tiene nel Cortile di San Damaso del Palazzo Apostolico in Vaticano, avviene sulla bandiera del Corpo delle Guardie Svizzere Pontificie e alla presenza del rappresentante del Papa. Nel 2024 era presente l’arcivescovo Edgar Peña Parra, sostituto per gli Affari Generali della Segreteria di Stato. Le guardie giurano così di proteggere e difendere il Papa in carica e tutti i suoi legittimi successori, anche a rischio della propria vita, come hanno fatto in passato i loro valorosi e fedeli predecessori nel Corpo delle Guardie.
La formula di giuramento
La formula di giuramento, letta dal cappellano all’inizio della cerimonia, recita: “Giuro di servire fedelmente, lealmente e onorevolmente il Pontefice regnante e i suoi legittimi successori, di dedicarmi a loro con tutte le forze, sacrificando, se necessario, anche la mia vita in loro difesa. Assumo gli stessi doveri nei confronti del Collegio Cardinalizio durante la vacanza della Sede Apostolica. Prometto anche al Comandante e agli altri Superiori rispetto, fedeltà e obbedienza. Così giuro, che Dio e nostri Santi Patroni mi assistano”. La risposta delle guardie, afferrando la bandiera, recita invece: “Io, Alabardiere …, giuro di osservare fedelmente, lealmente e onorevolmente tutto ciò che in questo momento mi è stato letto. Che Dio e i nostri Santi Patroni mi assistano!”.
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