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Il Curato d'Ars Il Curato d'Ars 

Il cardinale You: il curato d’Ars, una santità che non nasce dal prestigio

In un videomessaggio proiettato nel Santuario di Ars, il prefetto del Dicastero per il Clero si sofferma sulla figura di san Giovanni Maria Vianney nel centenario della sua canonizzazione. “A voi, cari sacerdoti, vorrei dire: non abbiate paura di essere deboli. Non temete se non siete sempre capiti”

Vatican News

“Il Santo Curato d’Ars, fu un sacerdote umile ma grande davanti a Dio, perché visse con amore e dedizione verso gli altri”. È una delle definizioni che il cardinale Lazzaro Heung-sik You, prefetto del Dicastero per il Clero, offre parlando di san Giovanni Maria Vianney, in un videomessaggio inviato in occasione del centenario della sua canonizzazione, il 31 maggio 1925, da parte di Papa Pio XI che lo dichiarò “celeste patrono di tutti i parroci del mondo” ( del 23 aprile 1929).

Un'umile parrocchia, cuore d'Europa

Nel video, mostrato all'inizio della Messa celebrata stamani, 31 maggio, nel santuario di Ars, il cardinale ricorda come quell’evento fu un momento di grazia per tutta la Chiesa perché “un’umile parrocchia della campagna francese diventava il centro spirituale dell’Europa, grazie a un sacerdote che aveva messo Dio al primo posto, senza compromessi”.

Modello di sacerdozio

San Giovanni Maria Vianney fu, secondo il cardinale prefetto, l’esempio di una santità che “nasce dalla preghiera, dall’Eucaristia e dalla Confessione, non dal prestigio”, dalla capacità di ascoltare, amare e guidare migliaia di persone “con il cuore del pastore”. “Resta oggi più che mai – sottolinea il cardinale You - un modello per tutti i sacerdoti: ci invita a non scoraggiarci, ma a vivere il nostro ministero con gioia, umiltà e coraggio” ma soprattutto in comunità perché il suo sostegno attraverso “la preghiera, la stima e l’affetto” è fondamentale per i sacerdoti.

I vostri sacrifici, speranza per il mondo

Guardando all’Anno giubilare, il porporato ricorda che “il Curato d’Ars è come un compagno di cammino, un faro silenzioso che ci guida verso l’essenziale”. “A voi, cari sacerdoti, vorrei dire con affetto fraterno: non abbiate paura di essere deboli. Non temete se non siete sempre capiti. Il Curato d’Ars stesso era stato considerato ‘troppo semplice’ per la missione sacerdotale, eppure Dio gli ha affidato i cuori di migliaia”. “La vostra fedeltà quotidiana, - aggiunge - i vostri sacrifici nascosti, le vostre notti in preghiera, tutto questo costruisce la speranza del mondo”.

Il cardinale You ringrazia poi i fedeli che sostengono i pastori, come faceva san Giovanni Maria Vianney. Ricordando le parole di Papa Leone XIV sull’importanza delle vocazioni, il porporato esorta “come pellegrini di speranza” ad “ascoltare la voce del Maestro e camminare insieme”, non per abitudine, ma per amore. “Non per dovere, ma per vocazione”. Poi l’invito a chiedere al Curato d’Ars di “insegnarci a vivere la fede con autenticità, senza scorciatoie, senza apparenze” e ad aiutare i sacerdoti ad essere “uomini di preghiera, di ascolto, di gioia”.

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31 maggio 2025, 12:46