Il Vaticano sopprime Sodalicio. I membri: “Perdono alle vittime e alla Chiesa”
Salvatore Cernuzio – Città del Vaticano
A partire da oggi il Sodalizio di Vita Cristiana, meglio conosciuto come “Sodalicio”, non esiste più. Dopo gli scandali di abusi e corruzione da parte di alcuni dei suoi vertici, oggi, 14 aprile 2025, è stato firmato il decreto di soppressione della società laicale nata negli anni ’70 e molto diffusa in America Latina, dove ha rappresentato una delle realtà più attive nella evangelizzazione. A renderlo noto è lo stesso Sodalitium Christianae Vitae (SVC) tramite una nota pubblicata sul sito ufficiale in cui si informa che il superiore generale, José David Correa, ha firmato il decreto presso la sede del Dicastero per gli Istituti di Vita Consacrata, alla presenza della prefetta suor Simona Brambilla. Tra le motivazioni della soppressione - secondo quanto si apprende - vi è la mancanza di carisma fondativo.
L'espulsione del fondatore
Contestualmente è stato nominato commissario apostolico per le attività legate alla soppressione del Sodalizio Jordi Bertomeu Farnós. Si tratta del monsignore catalano, officiale del Dicastero per la Dottrina della Fede, già incaricato da Papa Francesco in passato di indagare insieme all’arcivescovo Charles Scicluna su casi di abusi in Cile e in altri luoghi dell’America Latina, tra cui il Perù, terra natale del fondatore Luis Fernando Figari che nell’agosto del 2024 era stato espulso dal Sodalizio a motivo delle accuse di violenze fisiche, psicologiche e sessuali, anche su minori. Espulso, cioè, dal movimento da lui stesso creato.
Il caso
Il caso Sodalizio risale a una ventina di anni prima, nei primi anni 2000, a seguito delle denunce di ex membri che avevano dato il via ad indagini e reportage dei media su abusi, umiliazioni e maltrattamenti a danno soprattutto dei membri più giovani delle comunità di “sodálites”. Nel 2015 la pubblicazione del libro dei giornalisti Pedro Salinas e Paola Ugaz raccoglieva le testimonianze delle vittime e, da lì si, sono succeduti diversi provvedimenti della Procura peruviana e indagini interne allo stesso Sodalizio fino ad arrivare all’intervento del Papa, il quale ha sempre prestato grande attenzione al caso. All’inizio del dicembre dello scorso anno il Pontefice aveva ricevuto nel Palazzo Apostolico gli stessi Salinas e Ugaz, accompagnati dalla giornalista Elise Harris Allen, i quali hanno raccontato le denunce legali e gli attacchi, specie tramite i social media, ricevuti a motivo del loro lavoro. In quell’occasione, secondo un resoconto dell’udienza sul sito Crux, il Papa aveva annunciato la prossima conclusione del processo.
Dolore e obbedienza
Oggi, quindi, l’annuncio ufficiale dello scioglimento. Una decisione che viene accolta “con dolore e obbedienza” dai membri, come sottolinea la nota pubblicata sul sito dove viene allegato anche il recente “informe” sugli atti di riparazione messi in pratica dal movimento dal maggio 2016 fino all’aprile 2025, tra sostegni accademici, aiuti terapeutici e risarcimenti economici.
Gli stessi membri della società affermano di ringraziare Dio per aver permesso “a molte persone di diversi Paesi di vivere con noi un’esperienza comune di fede autentica, di fraternità, di ardore apostolico, che ha portato molti frutti”. Il pensiero maggiore va tuttavia alle vittime, alle quali viene rinnovata “la nostra sincera richiesta di perdono per i maltrattamenti e gli abusi commessi nella nostra comunità”. “Chiediamo perdono anche a tutta la Chiesa e alla società per il dolore causato”, recita la nota, “confidiamo che gli sforzi compiuti nel processo di riparazione portino frutti, e continueremo a offrire le nostre preghiere affinché il Signore possa sanare le ferite provocate”.
Tempo di conversione
Da qui, la gratitudine a quanti hanno fatto parte della comunità e che “con generosità” hanno dedicato anni della vita alla missione della Chiesa. E un grazie anche ai pastori che hanno le comunità nelle diocesi, ai delegati pontifici che “ci hanno guidato e accompagnato con grande dedizione, carità e sapienza nel nostro processo di rinnovamento”, alle famiglie e agli amici che hanno mostrato vicinanza e sostegno. “Il Buon Signore ha vie misteriose, attraverso le quali può sempre fare nuove tutte le cose”, conclude la nota, auspicando che quello che si apre ora possa essere “un tempo privilegiato di conversione e di ascolto rinnovato della voce di Dio, sempre in comunione con il Santo Padre e con la nostra Madre, la Chiesa”.
Il comunicato del Dicastero per la Vita consacrata
All'indomani della pubblicazione della nota, è stato diffuso un comunicato del Dicastero per gli Istituti di Vita Consacrata e le Società di Vita Apostolica, a firma della prefetta suor Brambilla. "A conclusione di una indagine disposta dal Santo Padre Francesco il 05 luglio 2023, al fine di accertare la fondatezza di accuse riguardanti responsabilità di vario genere, attribuite al sig. Luis Fernando Figari ed a numerosi altri membri del Sodalitium Christianae Vitae, è stato deciso di sopprimere sia le Società di vita apostolica del Sodalitium Christianae Vitae e della Fraternidad Mariana de la Reconciliaci6n, sia le Associazioni di fedeli delle Siervas del Pian de Dios e del Movimiento de Vida Cristiana", si legge nel documento.
"I rispettivi decreti di soppressione, emessi dal Dicastero per gli Istituti di vita consacrata e le Società di vita apostolica e confermati in forma specifica dal Santo Padre, sono stati recentemente notificati", spiega ancora la nota firmata da suor Brambilla. E informa che "nel contempo, monsignor lordi Bertomeu-Farn6s è stato nominato commissario apostolico affinché possa disporre gli atti, le procedure ed ogni genere di iniziativa, utile e comunque funzionale ad attuare le disposizioni connesse con i provvedimenti di soppressione nonché trattare tutte le conseguenze derivanti dalla medesima decisione".
Ultimo aggiornamento alle ore 12.20 del 15 aprile 2025
Grazie per aver letto questo articolo. Se vuoi restare aggiornato ti invitiamo a iscriverti alla newsletter cliccando qui