Sandri in Romania: "Una generosit¨¤ verso i profughi capace di durare nel tempo"
Gabriella Ceraso - Città del Vaticano
Prosegue la visita del cardinale Leonardo Sandri, Prefetto della Congregazione per le Chiese Orientali, in Romania per portare il grazie e la riconoscenza della Santa Sede per la grande accoglienza che sin dall'inizio della guerra in Ucraina, questo Paese vicino ha mostrato alla popolazione in fuga. Nella mattina di venerdì 3 giugno, la delegazione vaticana accompagnata dal vescovo ausiliare della Curia arcivescovile maggiore Cristian Cri?an si è trasferita a Sighet, giungendo poi al confine con l¡¯Ucraina e incontrando i rappresentanti delle strutture che accolgono i rifugiati ucraini. A loro, a più riprese, il cardinale Sandri ha portato la vicinanza e la preghiera del Papa ma anche nel concreto alcuni aiuti per le loro necessità e si è intrattenuto con i rifugiati, concludendo con la preghiera del Vespero.
La vicinanza e la preghiera del Papa a chi arriva e a chi accoglie
Una giornata quella di venerdì tutta dedicata dunque alla "vicinanza" alle diverse realtà di accoglienza e ai padiglioni allestiti per l'emergenza, in dialogo con i volontari e in ascolto delle loro esperienze. Ora il flusso si è assestato e rallentato, ma ha raggiunto anche le punte di 1600-2500 persone al giorno tra i servizi garantiti, quello di trasporti verso diverse destinazioni, in Romania e nel resto dell¡¯Europa, tramite autobus gratuiti o ticket ferroviari. Particolare attenzione è stata sollevata dall¡¯associazione di avvocati e magistrati che si sono attivati per garantire informazione ed assistenza legale ai rifugiati, informandoli sulle normative del Paese e dell¡¯Europa, e garantendo in modo particolare ai minori una tutela particolare. Il cardinale Sandri ha voluto ringraziare pubblicamente la Romania per quanto sta facendo: ¡°La generosità vostra - ha detto - non è stata soltanto emotiva e generosa, ma anche ben organizzata e capace di durare nel tempo¡±, ¡°a tutti i volontari di diverse associazioni dico che hanno reso visibile la parola di Gesù nel Vangelo ¡®quando avete dato un bicchiere d¡¯acqua a uno solo di questi miei fratelli più piccoli lo avete fatto a me¡±. ¡°Grazie perché noi che siamo cristiani come voi siamo scossi da questa vostra testimonianza di carità e noi facciamo tante cose ma siamo lontani quindi voi che siete qui siete la mano di carità del Papa come Chiesa greco-cattolica e latina verso questi fratelli che soffrono¡±. ¡°Voi con l¡¯amore coprite l¡¯orrore della guerra!¡±. Una parola anche agli organi di informazione che tengono desta l¡¯attenzione sulle sofferenze che chiedono carità e solidarietà da parte di molti. Importanti anche gli incontri con i rappresentanti della regione della Transcarpazia dove sono giunte circa 400mila persone. A loro il cardinale ha ricordato i tanti appelli alla pace pronunciati dal Papa ribadendo che nessuno sarà lasciato solo. Poi, al rientro sul territorio romeno, particolarmente significativa è stata la sosta nel cosiddetto ¡°cimitero dei poveri¡± che sostanzialmente raccoglie le fosse comuni dei prigionieri morti nel carcere politico del regime a Sighet, custodendo quindi nella terra insieme agli altri, anche i resti mortali di tre dei sette vescovi beatificati da Papa Francesco il 2 giugno 2019. Il cardinale ha collocato una corona di fiori sulla croce di legno a loro dedicata, pregando il Padre nostro, e dando la benedizione anche al progetto di erigere nel campo attiguo un grande santuario dedicato alla memoria dei martiri del XX secolo.
Una casa traformata in " dimora di carità incarnata"
La giornata si è conclusa invece con l¡¯ultima tappa presso la Casa di Spiritualità delle Suore della Madre di Dio trasformata da mesi in casa di accoglienza per i rifugiati ucraini, più di quaranta, soprattutto donne con bambini e ragazzi. Diverse le testimonianze ascoltate in questa che è diventato "una dimora di carità incarnata" grazie all'aiuto di volontari di diverse associazioni, gente della città, i seminaristi di Cluj, Oradea e Blaj che si sono alternati per il servizio. Più di tutto, come ci ricorda la Pentecoste, c'è l'amore " che si dona".Per questo il cardinale ha usato parole di ringraziamento: ¡°In questa casa - ha detto - vediamo nel concreto la pagina della moltiplicazione dei pani e dei pesci. Moltiplicazione della carità che ha trasformato una casa di spiritualità in un focolare di amore fattivo e quotidiano, che dovrebbe essere l¡¯esito di esercizi spirituali vissuti in autenticità. In modo informale il cardinale si è intrattenuto con alcune famiglie, parlando loro, facendo qualche foto insieme, distribuendo un ricordo del Santo Padre, e rammentando come Papa Francesco continui a seguire la loro vicenda, quella del loro popolo e dell¡¯intera Ucraina. La presenza del Nunzio Apostolico a Bucarest assicura quell¡¯interesse, quel coordinamento e possibile aiuto ed assistenza da parte del Papa che continuerà ancora in questi mesi.
Oggi, sabato 4 giugno, dopo il trasferimento della delegazione a Blaj, il cardinale Sandri ha in programma di visitare il locale Centro logistico di Caritas Romania che si occupa dell'accoglienza, prima di un incontro privato con l¡¯arcivescovo maggiore il cardinale Mure?an, seguito dall¡¯apertura solenne della Sessione del Sinodo della Chiesa Greco-Cattolica rumena con il discorso del Prefetto. Domani, domenica 5 giugno, il cardinale pronuncerà l'omelia durante la Solenne Divina Liturgia nel Terzo anniversario della Visita Apostolica di Papa Francesco.
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