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 I palestinesi protestano contro il piano israeliano di annettere parti della Cisgiordania I palestinesi protestano contro il piano israeliano di annettere parti della Cisgiordania  

Santa Sede a Usa e Israele: pace in Medio Oriente messa a rischio da azioni unilaterali

La preoccupazione della Santa Sede è stata espressa dal cardinale Parolin agli ambasciatori di Stati Uniti e Israele. E' stato ribadito che lo Stato d’Israele e lo Stato di Palestina hanno il diritto di esistere e di vivere in pace e sicurezza, dentro confini riconosciuti internazionalmente

VATICAN NEWS

Il cardinale segretario di Stato Pietro Parolin, incontrando ieri gli Ambasciatori degli Stati Uniti d’America e dello Stato di Israele, ha espresso “la preoccupazione della Santa Sede circa possibili azioni unilaterali che potrebbero mettere ulteriormente a rischio la ricerca della pace fra Israeliani e Palestinesi e la delicata situazione in Medio Oriente”. Lo ha reso noto questa sera con un comunicato la Sala Stampa vaticana.

“Come già dichiarato il  e il 20 maggio 2020 - sottolinea il comunicato - la Santa Sede ribadisce che lo Stato d’Israele e lo Stato di Palestina hanno il diritto di esistere e di vivere in pace e sicurezza, dentro confini riconosciuti internazionalmente. Fa, perciò, appello alle Parti affinché si adoperino a riaprire il cammino del negoziato diretto, sulla base delle rilevanti Risoluzioni delle Nazioni Unite, facilitato da misure che servano a ristabilire la fiducia reciproca e abbiano ‘il coraggio per dire sì all’incontro e no allo scontro; sì al dialogo e no alla violenza; sì al negoziato e no alle ostilità; sì al rispetto dei patti e no alle provocazioni; sì alla sincerità e no alla doppiezza’ (, Giardini Vaticani, 8 giugno 2014)”.

 

Il la Sala Stampa rendeva noto che mons. Paul Richard Gallagher, segretario per le Relazioni con gli Stati, era stato raggiunto telefonicamente da Saeb Erekat, capo negoziatore e segretario generale dell’Organizzazione per la Liberazione della Palestina, che aveva voluto informare la Santa Sede “circa i recenti sviluppi nei territori palestinesi e della possibilità che la sovranità israeliana venga applicata unilateralmente a parte di dette zone, cosa che comprometterebbe ulteriormente il processo di pace”. Anche in quell’occasione la Santa Sede aveva ribadito “che il rispetto del diritto internazionale, e delle rilevanti Risoluzioni delle Nazioni Unite, è un elemento indispensabile affinché i due Popoli possano vivere fianco a fianco in due Stati, con i confini internazionalmente riconosciuti prima del 1967. La Santa Sede - concludeva il comunicato - segue attentamente la situazione, ed esprime preoccupazione per eventuali atti che possano compromettere ulteriormente il dialogo, auspicando che gli israeliani e i palestinesi possano trovare di nuovo, e presto, la possibilità di negoziare direttamente un accordo, con l’aiuto della Comunità internazionale, e la pace possa finalmente regnare nella Terra Santa, tanto amata da ebrei, cristiani, musulmani”.

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01 luglio 2020, 21:30