Santa Sede: ridurre il debito dei Paesi poveri provati dalla pandemia
Benedetta Capelli ¨C Città del Vaticano
Una crisi economica ¡°unica¡±, provocata dal coronavirus, che causa disoccupazione, crollo delle imprese, fragilità dei mercati finanziari, una potenziale tragedia all¡¯orizzonte. Monsignor Ivan Jurkovi?, Osservatore permanente della Santa Sede all'Onu di Ginevra, all¡¯Unctad, la Conferenza delle Nazioni Unite sul commercio e lo sviluppo, tratteggia così le gravi conseguenze della pandemia sui Paesi più poveri. Parla di ¡°impatto potenzialmente devastante¡±, al quale la comunità internazionale deve rispondere con efficacia.
Un fardello insostenibile
Il presule sottolinea la necessità di ¡°affrontare il peso paralizzante del debito estero accumulato, sia pubblico che privato, nei Paesi in via di sviluppo negli ultimi anni¡±, esorta a moltiplicare gli sforzi alla luce della crisi attuale. ¡°La Santa Sede ¨C afferma ¨C sollecita tutte le Nazioni per la riduzione o la cancellazione del debito che grava sui bilanci degli Stati più poveri¡±. Non bisogna solo far funzionare i mercati ¨C ha sottolineato Jurkovi? - ma passare ad un mondo più inclusivo, investendo nel capitale umano, concedendo crediti ai poveri, proteggendo i consumatori. C¡¯è bisogno di ¡°un¡¯agenda più esigente¡± che mitighi le asimmetrie del mercato.
Una crisi morale
¡°Le radici di questa crisi ¨C afferma l¡¯Osservatore della Santa Sede - non sono solo economiche e finanziarie ma, soprattutto, di natura morale¡±. ¡°Riconoscendo il primato dell'essere sull'avere e dell'etica sull'economia, i popoli del mondo ¨C sottolinea - dovrebbero adottare un'etica di solidarietà per alimentare la loro azioni¡±. L¡¯eccessiva liberalizzazione ha privilegiato i guadagni a breve termine, ha favorito abusi anche nell¡¯ambiente, impattando non solo sulla vita economica, ma anche sulla vita delle persone. ¡°Di fronte a questa potenziale tragedia all'orizzonte si richiede un forte approccio etico, basato sulla nostra responsabilitࡱ.
Accanto ai fratelli vulnerabili
La sfida più urgente ¨C evidenzia monsignor Jurkovi? - è quella di rispondere alla crisi sanitaria generata dal coronavirus e poi arginare i danni della crisi economica. La comunità internazionale non può permettere che il sistema finanziario continui a generare un¡¯economia globale instabile; ¡°deve adottare urgentemente misure ¨C spiega il presule - per prevenire lo scoppio di altre crisi finanziarie in futuro¡±. E¡¯ fondamentale così adottare un'etica di solidarietà per un progresso più sano, più umano, con un¡¯economia a servizio della persona, per costruire la pace e proteggere l¡¯ambiente. L¡¯Osservatore della Santa Sede, prima di concludere il suo intervento, ricorda che si sta preparando un documento in vista della 15^ Conferenza ministeriale dell'Unctad. Richiamando Papa Francesco, monsignor Jurkovi? ha concluso che questo non è il momento dell¡¯indifferenza, perché il mondo intero sta soffrendo e ha bisogno di essere unito nell'affrontare la pandemia pertanto è dovere di tutti non abbandonare i fratelli e le sorelle più vulnerabili.
Grazie per aver letto questo articolo. Se vuoi restare aggiornato ti invitiamo a iscriverti alla newsletter cliccando qui