Ep. 11 - La banca più sicura
Le opere di misericordia sono la banca più sicura e redditizia dove affidare il tesoro della nostra esistenza, perché lì, come ci insegna il Vangelo, con “due spiccioli” anche una povera vedova diventa la persona più ricca del mondo. Sant’Agostino, in proposito, dice: «Uno sarebbe già contento se da una libbra di bronzo ne ricavasse una d’argento, o da una d’argento una d’oro; ma da quello che si dà si riceve qualcosa di realmente diverso, non oro o argento, ma la vita eterna». E spiega perché: «Sarà mutata la cosa data perché sarà mutato colui che dà». E per capire cosa vuol dire, possiamo pensare a una mamma che stringe a sé i suoi bambini: non è la persona più bella e più ricca del mondo? Oppure a due fidanzati, quando sono insieme: non si sentono un re e una regina? E potremmo fare tanti altri esempi. Perciò, in famiglia, in parrocchia, a scuola e nei luoghi di lavoro, ovunque siamo, cerchiamo di non perdere nessuna occasione per amare. Questa è la vigilanza che ci chiede Gesù: abituarci ad essere attenti, pronti, sensibili gli uni verso gli altri come Lui lo è con noi in ogni istante.
All’Angelus di domenica, Leone XIV ha spiegato quale sia la “banca” più sicura, quella che garantisce gli interessi migliori. No, il Papa non ha fatto una catechesi sugli istituti finanziari e sui tassi di interesse. Ci ha insegnato con altre parole ciò che più volte diceva anche Papa Francesco: “il sudario non ha tasche”, nell’Al di là non portiamo nulla con noi. Ciò che davvero conta, ciò che solo conta, è amare. Solo questo “investimento” vale, solo questo “investimento” conta, solo questo “investimento” dura in eterno. Essere attenti agli altri, lasciarsi “ferire” dalle realtà di bisogno che incontriamo, è un modo per restituire l’amore immenso di Dio che gratuitamente abbiamo ricevuto e continuiamo a ricevere. Ed è anche il modo per assicurarci l’unico tesoro che non deperisce, l’unico “investimento” veramente redditizio: le opere di misericordia che Gesù ci ha insegnato.
Andrea Tornielli