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Gaza nella morsa della fame mentre a Tel Aviv centinaia di israeliani scendono in piazza per chiedere a Netanyahu di fermare la guerra Gaza nella morsa della fame mentre a Tel Aviv centinaia di israeliani scendono in piazza per chiedere a Netanyahu di fermare la guerra  (MAHMOUD ISSA)

Il Mondo alla Radio 23.07.2025

Gaza nella fame mentre parte della società israeliana scende in piazza a Tel Aviv per chiedere al governo di mettere fine alla guerra e alla carestia; attesa per i colloqui di Instanbul tra Kiev e Mosca alla ricerca di una soluzione condivisa, infine il Giubileo dei Giovani. Infine un viaggio nella Turchia siriaca 

In primo piano Gaza sotto gli occhi del mondo ormai da 21 mesi ma in questi ultimi giorni ancora di più dopo la denuncia dell’UNRWA per la morte di oltre 1000 persone nei siti di distribuzione degli aiuti e per quella “punizione collettiva” denunciata anche da Papa Leone all’Angelus di domenica scorsa che Israele sta mettendo in atto in modo sistematico. Anche oggi purtroppo la cronaca riferisce di oltre 30 morti nei raid di Israele soprattutto nella parte nord occidentale di Gaza City, il ministro degli Esteri israeliano si difende: "è Hamas a sparare sui civili in fila per ricevere aiuti". Nel frattempo oltre 100 ONG denunciano la carestia di massa nella Striscia e a Tel Aviv centinaia di persone stanno manifestando insieme all’associazione "Standing Together" per chiedere al premier Netanyahu di porre fine alla guerra e alla fame portando in piazza sacchi di farina e foto di bimbi palestinesi malnutriti.  Abbiamo fatto il punto con Francesco Petronella, analista dell’ISPI.

Questa sera a Instanbul il terzo round di colloqui tra Mosca e Kiev. Un incontro che si preannuncia non facile. Tra i temi in agenda il ritorno di prigionieri di guerra e di bambini, e la preparazione dell'incontro fra i leader dei due paesi per porre fine alla guerra. La delegazione ucraina sarà guidata dal Segretario del Consiglio nazionale per la sicurezza e la difesa, Umerov. “Nessuno si aspetta una strada facile. Sarà molto difficile", ha detto il portavoce del Cremlino Peskov ai giornalisti. Dopo i due precedenti incontri, sono state scambiate bozze di memorandum per una soluzione pacifica ed è stato concordato lo scambio di prigionieri di guerra gravemente feriti e dei corpi dei caduti. Mosca ha consegnato a Kiev diverse migliaia di corpi di caduti. Intanto secondo lo Stato Maggiore delle forze armate ucraine, la Russia ha perso oltre un milione di soldati in Ucraina dall'inizio della sua invasione il 24 febbraio 2022.  Sui temi al centro dei colloqui di oggi in Turchia e le possibili prospettive di un accordo quanto meno sugli aspetti umanitari, abbiamo sentito Ettore Greco vice-presidente dell’Istituto Affari Internazionali.

Tutto pronto a Roma per quello che da molti viene descritto come "Il momento più atteso" dell’Anno Santo, ovvero il Giubileo dei Giovani che vedrà la città eterna aprirsi “al mondo”, con 146 paesi rappresentati, anche quelli tragicamente segnati dai conflitti, come Libano, Iraq, Myanmar, Ucraina, Israele, Siria e Sud Sudan.  Perché ogni giovane, confrontandosi con i suoi coetanei, possa sentire “un abbraccio”, e mantenere fede a quell’appello di essere “sentinelle del mattino” che Papa Giovanni Paolo II aveva rilanciato 25 anni fa.  Sotto questi auspici sono stati introdotti questa mattina, presso la Sala Stampa della Santa Sede, gli eventi del prossimo Giubileo dei giovani, in programma dal 28 luglio al 3 agosto. Lunedì 28 luglio arriverà il primo mezzo milione di pellegrini. Per la loro accoglienza, sono state mobilitate 270 parrocchie, 400 strutture scolastiche, 40 siti extra-scolastici, case della Protezione Civile, palazzetti dello sport e famiglie. La giornata coinciderà anche con l’inizio del Giubileo dei missionari digitali. Nel corso dell'incontro sono intervenuti monsignor Rino Fisichella, pro-prefetto del Dicastero per l’Evangelizzazione, Alfredo Mantovano, sottosegretario di Stato alla Presidenza del Consiglio dei Ministri. Roberto Gualtieri, sindaco di Roma e commissario straordinario di Governo per l'Anno Santo che ai nostri microfoni dice: "è il più grande evento italiano per allestimenti tecnologici". 

Nella seconda parte de' Il Mondo alla Radio facciamo un viagio nella Turchia siriaca con una bella storia di speranza, di missione, solidarietà e pace che ha come protagonista Seydi Gosteris, una donna emigrata in Svizzera e rientrata da poco a Idil, suo villaggio natale, oggi semidistrutto dove si adopera per far conoscere questa regione che ha anche delle bellezze dimenticate e vandalizzate dalle guerre, dai conflitti e per portare aiuti umanitari ai rifugiati.

In conduzione: Cecilia Seppia

In redazione: Cecilia Seppia, Gianmarco Murroni con il contributo di Antonella Palermo, Jacopo Mancini, Marco Guerra

In regia: Gabriele Di Domenico

23 luglio 2025