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30 anni fa il massacro di Srebrenica: commemomazioni in tutto il mondo 30 anni fa il massacro di Srebrenica: commemomazioni in tutto il mondo  (AFP or licensors)

Il Mondo alla Radio 11.07.2025

30 anni fa il massacro di Srebrenica in cui morirono 8.300 musulmani bosniaci; a poco più di 100 giorni dal sisma di magnitudo 7.7 che ha devastato il Myanmar torniamo sul posto a vedere come procede la ricostruzione, infine una buona notizia: entro il 2026 il Vaticano sarà il primo Stato al mondo ad emissioni zero

Ricorre oggi il trentesimo anniversario del massacro di Srebrenica con la commemorazione delle oltre 8.300 vittime trucidate dalle forze serbo bosniache guidate da Ratko Mladic, oggi condannato all'ergastolo e detenuto nel penitenziario del tribunale dell'Aja a Scheveningen. Una ferita ancora aperta nel cuore dell’Europa, uno dei capitoli più duri delle guerre che lungo tutto il decennio degli anni Novanta hanno insanguinato i Balcani dopo la dissoluzione dell’ex Jugoslavia. I combattimenti in territorio bosniaco iniziarono nel 1992, quando Sarajevo dichiarò la propria indipendenza dalla Jugoslavia a seguito di un referendum. I serbi della Bosnia, che avevano boicottato il referendum, intrapresero una guerra contro il governo bosniaco con il sostegno di quello della Serbia di Milo?evi?. L’obiettivo: ottenere l’annessione delle aree a maggioranza serbo bosniaca alla “grande Serbia”. Le numerose “enclave” a maggioranza musulmana furono così prese di mira dai serbo bosniaci, in un’operazione di pulizia etnica con villaggi distrutti, massacri e espulsioni di massa. Molte famiglie ancora aspettano di seppellire i propri cari. I resti di sette persone trucidate tra l’11 luglio e il 18 luglio 1995 sono state seppellite oggi al memoriale di Poto?ari. Si vanno ad aggiungere alle oltre 7.000 già identificate e adeguatamente sepolte. Circa altre 1.000, però, risultano ancora disperse. L’Ue: ““Condanniamo fermamente qualsiasi negazione, distorsione o minimizzazione del genocidio di Srebrenica e rinnoviamo il nostro impegno per la prospettiva europea della Bosnia-Erzegovina, così come per quella di tutti i Paesi dei Balcani occidentali. La presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen a proposito di questa tragedia afferma che “è nostro dovere ricordare e preservare la verità, in modo che le generazioni future sappiano esattamente cosa è successo.  Ne parliamo con l’arcivescovo di Sarajevo Tomo Vuk?i?

Due mesi fa un forte terremoto di magnitudo 7.7 ha colpito il Myanmar centrale, causando oltre 4.000 morti?e circa 400.000 feriti, gravi danni in molte città e villaggi nelle regioni di Mandalay e Sagaing. Edifici crollati, strade danneggiate e famiglie costrette a fuggire dalle proprie case. Alcune comunità sono rimaste isolate per giorni. La stagione delle piogge è iniziata, rendendo la vita ancora più difficile. Il terreno è fangoso e i rifugi sono bagnati e insicuri, i bambini non possono più andare a scuola. Tutto questo mentre la giunta militare al potere ha intensificato i bombardamenti e cerca di guadagnarsi consensi internazionali per le prossime elezioni. A confermare questi dati c’è Caritas International, che da tempo opera in Myanmar: fino ad oggi, il 74% delle comunità  non ha ricevuto alcun aiuto umanitario non solo per mancanza di fondi ma anche a causa della guerra civile che vede contrapposti governo e gruppi armati d’opposizione che per ritorsione l’uno contro l’altro bloccano i pochi camion di viveri che riescono a transitare cercando di affamarsi a vicenda. A poco più di 100 giorni dal sisma abbiamo fatto il punto con Cecilia Brighi presidente dell’Associazione Italia-Birmania insieme

La rivoluzione green e la conversione ecologica avviate da Papa Francesco e accelerate da Leone XIV, trasformeranno in un anno, ovvero entro il 2026, il Vaticano nel primo Stato a emissioni zero del mondo. Un nuovo grande impianto agrivoltaico è infatti in costruzione nella zona extraterritoriale di Santa Maria di Galeria, a una decina di chilometri da Roma, parliamo di un’area di 424 ettari, e assicurerà non soltanto l'alimentazione elettrica della stazione della Radio Vaticana lì in funzione dal dopoguerra, ma il completo sostentamento energetico della Sede apostolica che sarà quindi interamente alimentata da energia solare. L’installazione di pannelli solari nel terreno di proprietà vaticana a nord della capitale è stata preceduta dalla vetrata fotovoltaica del Cortile delle Corazze e del magazzino della Vignaccia ai Musei Vaticani (350 kilowatt di picco per una produzione complessiva 500 megawattora) e dai cinquemila metri quadri di copertura dell’aula Nervi (2394 moduli con una potenza complessiva di 220 Kw, quando basta per il fabbisogno annuo di cento utenze domestiche). «Evita la produzione di 47,5 tonnellate di anidride carbonica».  Commentiamo la notizia insieme a Edo Ronchi presidente della Fondazione Sviluppo Sostenibile

Nella seconda parte de’ il Mondo alla Radio parliamo di un film di Loris Lai “I bambini di Gaza”. Oggi giorno dai nostri microfoni, sia nei Giornali Radio, sia negli approfondimenti, è un continuo dare notizie di piccoli che muoiono sotto le bombe israeliane di questo atroce conflitto che contrappone Hamas e Israele (avete sentito anche prima gli aggiornamenti di Gianmarco Murroni). Proprio ieri la denuncia contenuta in un report di Medici Senza Frontiere secondo cui oltre la metà delle vittime nella Striscia è rappresentata da bambini e di questi la maggior parte non ha ancora compiuto 5 anni. In pratica: una vittima innocente ogni 15 minuti. Eppure proprio i bambini, spaventati, feriti, orfani ci chiedono di continuare a lottare per dare all'umanità un futuro. Ad un anno dall'uscita della sua opera, il regista Loris LAI rilancia il messaggio di Papa Francesco: "Non stanchiamoci di chiedere la pace". In studio con noi Gabriella Ceraso della redazione multimedia

La rubrica Topic Trend con gli argomenti che sono rimasti in tendenza sui social questa settimana

In conduzione: Cecilia Seppia

In redazione: Cecilia Seppia con il contributo di Gianmarco Murroni

In regia: Daniele Giorgi

 

 

11 luglio 2025