Il Mondo alla Radio 30.05.2025
Hamas frena sull’accordo con Israele mentre in Cisgiordania il governo Netanyahu approva nuovi insediamenti, e poi il Mozambico alle prese con una crisi umanitaria senza precedenti e in Italia il rapporto carceri di Antigone con dati allarmanti su sovraffollamento e suicidio, il Giubileo delle Famiglie, dei Bambini, degli Anziani e dei Nonni
Le parole che Papa Leone XIV ha rivolto questa mattina a movimenti e associazioni che nel 2024 hanno dato vita all’Arena di pace a Verona con l’intento appunto di promuovere e impegnarsi per la diffusione di una cultura di pace. Su questo incontro la testimonianza del Vicario della Custodia di Terra Santa, padre Ibrahim Faltas, presente all'udienza e intervenuto ai nostri microfoni.
Medio Oriente. Di oggi la notizia che nonostante un primo rifiuto, la leadership di Hamas stia ora valutando con attenzione la nuova proposta di tregua ipotizzata dagli Stati Uniti anche perché il ministro israeliano della sicurezza nazionale Ben Gvir ha esortato il premier Netanyahu ad 'entrare nella Striscia di Gaza con tutta la forza necessaria per distruggere completamente Hamas. La risposta non riesce a soddisfare nessuna delle "legittime richieste" dei palestinesi, ha detto ieri Basem Naim, rappresentante del gruppo. Ma qualcosa sembra muoversi in un’ottica di dialogo rinnovato tra le parti, nonostante nuove tensioni persistano anche in Cisgiordania: il governo di Israele ha infatti approvato la creazione di 22 nuovi insediamenti; secondo l’Onu, sono “illegali e di ostacolo alla pace”. Da segnalare anche i raid odierni sulla Striscia con oltre 30 morti e la denuncia sempre delle Nazioni Unite che dice “Gaza è il posto più affamato del mondo, il 100 per 100 della popolazione è a rischio fame”. Per capire meglio quale sia la posizione “politica” del governo di Israele in questa fase, abbiamo chiesto a Manlio Graziano, docente di geopolitica e geopolitica delle religioni a Sciences Po e alla Sorbona di Parigi.
In Mozambico dove è in atto una grave crisi umanitaria provocata da un conflitto armato che vede come epicentro la provincia di Cabo Delgado che ospita importanti riserve di gas e altre preziose risorse naturali come gemme e minerali, sede anche di importanti multinazionali e teatro di continui attacchi da parte di gruppi armati non statali contro i civili e le infrastrutture, ma anche di fenomeni climatici estremi ricorrenti come cicloni devastanti, l’ultimo il ciclone Jude, che si è abbattuto a marzo, alternati a periodi di forte siccità, senza dimenticare mesi di disordini post-elettorali. 25 mila persone sono state costrette ad abbandonare le proprie case e rifugiarsi nei Paesi vicini come il Malawi ma in tutto sono 5 milioni quelle che necessitano di assistenza umanitaria. Ma c’è un’altra emergenza che questa popolazione sta vivendo ed è dovuta all'esaurirsi dei finanziamenti cruciali di ONG e altri attori per la risposta umanitaria. A lanciare l’allarme è l'UNHCR, l'Agenzia Onu per i Rifugiati, che opera sul terreno perché la sua capacità di proteggere e assistere chi ne ha urgente bisogno è ridotta al limite. Sentiamo il portavoce di UNHCR, Filippo Ungaro
È stato presentato ieri a Roma, “Senza respiro”, il XXI Rapporto dell’associazione Antigone, che da anni si occupa della tutela dei diritti e delle garanzie nel sistema penitenziario. Nel 2024 l’Osservatorio di Antigone ha visitato 95 istituti penitenziari per adulti e la maggior parte degli istituti penali per minorenni (Ipm) in tutta Italia. Il quadro emerso è drammatico: sovraffollamento record, carenza di personale, diritti compromessi e una deriva punitiva che mette a rischio la tenuta costituzionale del sistema. Il dato che però balza immediatamente all’occhio è quello del sovraffollamento, che si attesta intorno al 133% (su 189 carceri italiane, solo 36 non sono sovraffollate). Secondo il rapporto, i detenuti in Italia al 30 aprile 2025 erano 62mila 445, a fronte di una capienza regolamentare di 51mila 280 posti e, al momento, gli istituti più affollati risultano essere Milano San Vittore seguito da Foggia e Lucca. Inoltre, negli ultimi due anni la portata effettiva è diminuita di 900 posti, mentre le presenze sono cresciute di oltre 5.000 unità. Ma il sovraffollamento non colpisce solo le carceri per adulti. Per la prima volta nella storia infatti questo fenomeno interessa anche gli istituti penali per minorenni, dove sono 611 i ragazzi detenuti. Continua ad aggravarsi anche l’emergenza suicidi nelle carceri. Nel 2024 (l’anno con più suicidi in carcere di sempre) sono stati almeno 91 i casi mentre solo tra gennaio e maggio 2025, sono stati almeno 33. Per approfondire questi dati e le condizioni delle carceri italiane, abbiamo sentito Patrizio Gonnella, presidente di Antigone
Nella seconda parte de' il Mondo alla Radio parliamo del Giubileo delle Famiglie, dei Bambini dei Nonni e degli anziani che si apre oggi e che si conclude domenica 1 giugno con la Messa in Piazza San Pietro con Papa Leone. Attese oltre 60mila persone provenienti da oltre 120 Paesi per questo evento giubilare che mette al centro la famiglia. In particolare, i gruppi più numerosi arriveranno da Italia, Spagna, Stati Uniti, Polonia e Portogallo, tanti anche quelli dall’America Latina. Le iniziative in programma sono numerose e coinvolgono tante piazza della Capitale. Sabato dopo il pellegrinaggio alla Porta Santa a Piazza San Giovanni in Laterano la “Festa della Famiglia” condotta da Lorena Bianchetti volto noto della TV italiana e non mancheranno anche momenti di testimonianza di associazioni che mettono il loro impegno e la loro esperienza a favore della famiglia. Tra queste il Forum delle Associazioni Familiari, noi abbiamo sentito il presidente Adriano Bordignon. Focus sugli Anziani con Giancarlo Pensa, coordinatore di "Viva gli Anziani "per Sant’Egidio
La rubrica "Topic Trends" con Matteo Valsecchi, giornalista di TV Sorrisi e Canzoni
In conduzione: Cecilia Seppia
In redazione: Cecilia Seppia, Francesco De Remigis con i contributi di Roberta Barbi e Silvia Giovanrosa
In regia: Bruno Orti