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Le macerie di Gaza City dopo i bombardamenti Le macerie di Gaza City dopo i bombardamenti 

Il Mondo alla Radio 28.05.2025

Apriamo questa puntata del mondo alla radio con l’appello alla pace di Papa Leone XIV all’udienza generale. I civili pagano il prezzo più alto della guerra: la popolazione è ormai alla fame per la scarsità di cibo e acqua. Drammatico l’impatto del conflitto in corso anche e soprattutto per un pesante carico psicologico difficile da elaborare, legato alla percezione di un persistente pericolo, come spiega la psicoterapeuta coordinatrice per Medici senza Frontiere delle attività sulla salute mentale a Gaza, Aurelia Barbieri, tornata il mese scorso dall’area

L'Alto commissario delle Nazioni Unite per i diritti umani, Volker Turk, ha lanciato l'allarme per un ulteriore deterioramento della situazione dei diritti umani nel Sud Sudan, a seguito del forte aumento delle ostilità, degli arresti arbitrari e dei discorsi d'odio nel Paese da febbraio. Lo scontro tra le Forze di difesa popolare del Sud Sudan e il Movimento di liberazione del popolo sudanese all'opposizione ha causato nelle ultime settimane almeno 75 morti e 78 feriti tra i civili, e ha costretto migliaia di persone a lasciare le proprie case. Ne ha parlato con Suor Elena Balatti, missionaria comboniana nella città di Malakal:

Fuga dai paesi delle aree interne d’Italia, uno spopolamento che negli ultimi anni va a una velocità doppia, -5,5%, rispetto alla media nazionale del 2,2%. E va ancora peggio nelle zone più periferiche, dove secondo l’Istat il calo dei residenti è del 7,7%. Sono quasi 4mila i comuni italiani a rischio di spopolamento, dove cioè il calo della popolazione viaggia a un passo doppio rispetto alla media nazionale già di per sé preoccupante. Nelle aree interne vivono 13 milioni di abitanti che hanno accesso ai servizi – ospedali, infrastrutture, trasporti – molto più difficoltosi rispetto al resto degli italiani. E il fenomeno riguarda tutte le aree del Paese, con punte preoccupanti al Sud. Circa 300 mila giovani hanno lasciato questi territori. Eppure ci sono segnali di risveglio, ci ha detto il sociologo Giovanni Carrosio, autore del libro “I margini al centro”

Una madre protesa a nutrire il suo bambino, una brocca tenuta dal braccio mutilato, una croce al collo e uno sguardo di dolcezza e cura. È questa una delle fotografie del reportage “Women’s bodies as battlefields” di Cinzia Canneri, vincitrice del premio internazionale di fotogiornalismo World Press Photo nella sezione Africa, Long-Term Projects.Un lavoro che ricorda al mondo le drammatiche conseguenze del conflitto nel Tigray (regione tra l’Etiopia e l’Eritrea) sulla vita delle donne. Ognuna di loro porta sulla propria pelle i segni delle violenze che hanno reso i propri corpi campi di battaglia.

Ora vogliamo ricordare un grande fotografo, scomparso il 23 maggio scorso. Il brasiliano Sebastião Salgado aveva la capacità di scolpire la luce. Un'iniziale formazione da economista e la grande sensibilità lo hanno portato ad avere un occhio attento alle diseguaglianze, al vorace avanzare della tecnica e dell'urbanizzazione su quel mistero essenziale riscoperto con i suoi scatti: l'umanità, nella sua dimensione autentica, epica, primordiale. Il suo bianco e nero, i contrasti simbolici e visivi, la corporeità quasi tangibile dei soggetti che fissava nel chiaroscuro sono quel canto, quel grido che si levava in ogni sua immagine: esseri umani, alberi, elementi come l'acqua, il ghiaccio, le nuvole o persino il vento colto nella sua forza invisibile. Le sue istantanee si intrecciano spesso con i temi al centro dell'enciclica  e dell'esortazione apostolica  di Papa Francesco. Il ricordo è della delle direttrice editoriale di Contrasto, Alessandra Mauro

In studio: Michele Raviart

In regia: Gabriele Di Domenico

Con i contributi di Paola Simonetti, Francesco De Remgis, Marco Guerra, Andrea De Angelis, Greta Giglio e Eugenio Murrali

28 maggio 2025