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Un raid di Israele colpisce un edificio a Jabalia: 50 le vittime Un raid di Israele colpisce un edificio a Jabalia: 50 le vittime  (AFP or licensors)

Il Mondo alla Radio 23.05.2025

Medio Oriente: i raid di Israele che continua a colpire sistematicamente gli ospedali e un'analisi sulla geopolitica del conflitto; la maxi retata della polizia italiana e francese contro una rete dedita al favoreggiamento dell’immigrazione clandestina, e poi l’accordo sulla Brexit e Borena, una regione dell’Etiopia dove non piove da 7 anni e la gente muore di sete, in questa puntata de' Il Mondo alla Radio

 

Nell’ultimo raid israeliano su Gaza più di 50 persone sono morte o risultano disperse. Le notizie che arrivano sono frammentarie ma quello che è certo è che la bomba dell’Idf ha colpito in pieno un edificio residenziale nella zona di Jabalia nel nord della Striscia; le operazioni di soccorso sono ostacolate dalla mancanza di mezzi pesanti che non sono l’unica cosa a mancare come ben sappiamo: 2 milioni di persone sono a rischio carestia e le strutture sanitarie sono al collasso con l’impossibilità per la popolazione di ricevere cure mediche adeguate. Secondo l’OMS il 94 per cento degli ospedali risulta danneggiato e distrutto. Questa mattina ad essere colpita una delle ultime rimaste operative a nord Gaza, l’ospedale Al -Awda, partner dell’organizzazione ActionAid operante nell’area. Un grave colpo dice Emanuele Crespi, responsabile area umanitaria per ActionAid

Rischia la pena di morte il 30enne statunitense che ieri, al grido di "Free Palestine", ha ucciso due impiegati dell'ambasciata israeliana a Washington, atto questo che ha ricevuto la condanna internazionale. Inbtanto però in Israele sono in forte crescita le manifestazioni della società civile che chiedono apertamente la fine della guerra a Gaza. Si registra un crescente dissenso anche tra i riservisti, che chiedono il ritorno immediato di tutti gli ostaggi anche a costo di fermare le operazioni di terra. E anche in Europa, dopo un iniziale sostegno quasi incondizionato all'azione dell'esercito israeliano per ottenere la liberazione dei cittadini rapiti da Hamas il 7 ottobre 2023, qualcosa sta cambiando nei rapporti con Israele, e soprattutto con il suo attuale governo. Questa settimana l'Unione europea ha fatto un primo passo formale aprendo alla revisione dell'accordo di associazione con Israele anche se resta il sostegno di 10 dei 27 Stati membri dell'Ue allo Stato Ebraico, tra cui quello di Italia e Germania. Per capire a cosa è dovuto questo riposizionamento ne parliamo con il prof. Pejman Abdolmo-hammadi, analista dell'Ispi.

La Polizia di Stato di Ventimiglia ha  concluso un'attività investigativa in cooperazione con la Francia che  ha permesso di disarticolare una rete strutturata e ben organizzata di stranieri dediti al favoreggiamento dell'immigrazione clandestina  attraverso la frontiera italo-francese. Sei le persone arrestate a  Nizza,  7 quelle fermate in  Italia dalla polizia italiana. In particolare l'indagine ha messo in luce un fenomeno complesso e  ramificato che coinvolgeva diversi attori su entrambe le sponde del  confine e che si avvaleva di una fitta rete logistica e operativa. Un’operazione che arriva all’indomani del via libera dall’Aula del Senato al decreto recante disposizioni urgenti per il contrasto dell'immigrazione irregolare. Per cercare di capire cosa cambia soprattutto dal punto di vista delle norme abbiamo chiesto un commento a Loredana Leo avvocato dell’Associazione studi giuridici sull’immigrazione

La situazione legata alle trattative sui dazi tra Stati Uniti e Unione europea e' "migliore rispetto a due mesi fa", ha detto il ministro degli Esteri italiano,  Antonio Tajani. Nel frattempo prende corpo l'accordo tra Unione Europea e Regno Unito per ovviare ad alcune problematiche relative alla Brexit. Il deal prevede un parziale alleggerimento dei vincoli commerciali nell'agroalimentare, con la ripresa delle esportazioni di una serie di prodotti dal Regno Unito, in cambio di un riallineamento britannico verso  le regole veterinarie e fitosanitarie europee. Poi un'intesa su cooperazione energetica e quote delle emissioni a beneficio delle bollette. Insomma, dalla Brexit non si torna indietro ma Londra e Bruxelle si riavvicinano per scongiurare una guerra commerciale. Ecco come ci ha risposto il direttore dell’Alta scuola Impresa e Società della Cattolica di Milano, il prof. Vito Moramarco.

Nella seconda parte de’ il Mondo alla Radio parliamo di Etiopia e in particolare di Borena una regione del sud del Paese africano dove vivono 918mila persone e dove non piove da 7 anni. 7 anni in cui la gente di qui, per lo più comunità dedite all’agricoltura e alla pastorizia, ha visto morire tutto il bestiame, assistendo alla scomparsa delle fonti d’acqua ed è stata costretta ad abbandonare le proprie case in cerca di aiuto subendo a causa della siccità, una delle peggiori crisi climatiche al mondo. Lo facciamo con il giornalista Valerio Nicolosi, inviato in contesti di guerra ed esperto di questioni migratorie che ha realizzato insieme a CESVI e LifeGate il podcast Borena: la terra senza pioggia”, che ha trionfato al POD – l’Italian Podcast Awards e con Roberto Vignola vice-direttore generale di CESVI

La rubrica "Topic Trends" con Matteo Grandi, giornalista, scrittore, autore televisivo, esperto di comunicazione

In Conduzione: Cecilia Seppia

In redazione: Cecilia Seppia, Alessandro Guarasci, Michele Raviart con il contributo di Francesco De Remigis, Paola Simonetti, Stefano Leszczynski

In regia: Alberto Giovannetti

23 maggio 2025