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Colloqui Mosca-Usa per la tregua in Ucraina e una soluzione al conflitto: cauto ottimismo del Cremlino Colloqui Mosca-Usa per la tregua in Ucraina e una soluzione al conflitto: cauto ottimismo del Cremlino   (ANSA)

Il Mondo alla Radio 14.03.2025

Putin non chiude alla tregua con l’Ucraina ma prende tempo per concordare una soluzione al conflitto, il Portogallo invece si prepara ad elezioni anticipate dopo la caduta del governo del premier Montenegro, per l’Italia invece torniamo a parlare del caporalato.

 

Per ora da Mosca non è arrivato né un sì né un no all’idea di una tregua in Ucraina di 30 giorni proposta dagli Usa e avallata da Kiev durante i colloqui di Gedda in Arabia Saudita tra negoziatori americani e ucraini però questa mattina il portavoce del Cremlino Peskov ha parlato di “cauto ottimismo” e di buone possibilità di concordare una soluzione al conflitto. L’inviato della Casa Bianca Steve Witkoff è ancora a Mosca e al termine delle trattative, segretissime al momento, ha fatto sapere che stilerà una relazione dettagliata. I particolari vanno messi a punto con ulteriori consultazioni magari a livello dei presidenti e fonti di stampa riferiscono che già in serata potrebbe esserci una telefonata tra Putin e Trump, Trump che dopo le aperture del presidente russo ha parlato di dichiarazioni molto promettenti ma non complete e ha precisato che se la Russia rifiutasse un piano di pace sarebbe molto deludente per il mondo intero. Tra i nodi da sciogliere restano le richieste territoriali di Mosca che al momento è impegnata anche a riconquistare la regione del Kursk e il no all’ingresso di Kiev nella Nato. Pressioni arrivano anche dal G7 che parla della necessità di imporre nuove sanzioni, limiti ai prezzi del petrolio, nonché ulteriore supporto all'Ucraina e altri mezzi nel caso in cui il cessate il fuoco non venga concordato, e con esso  il rilascio di prigionieri di guerra e detenuti, sia militari che civili, e il ritorno dei bambini. Come leggere allora questo prendere tempo da parte di Putin? Ci aiuta a capirne di più Nello Scavo presidente dell’Associazione Carta di Roma Articolo 21

E ora andiamo in Portogallo dove il presidente della Repubblica Marcelo Rebelo de Sousa, ha ufficialmente annunciato lo scioglimento del Parlamento e ha convocato le elezioni anticipate per il prossimo 18 maggio. La decisione è arrivata in seguito alla caduta del governo guidato da Luis Montenegro, che martedì non ha superato la prova del voto di fiducia. L’esecutivo del premier cade in seguito alle polemiche delle ultime settimane, dopo che diverse inchieste giornalistiche avevano fatto emergere possibili conflitti d'interesse fra la società di consulenza gestita dalla famiglia del primo ministro, e alcuni dei suoi clienti, in particolare l'azienda Solverde, che gestisce diversi casinò, le cui concessioni dipendono proprio dall'esecutivo. Dopo aver superato due mozioni di sfiducia da parte della formazione Chega di estrema destra e del Partito comunista, Montenegro ha deciso di presentare una mozione di fiducia che è stata avallata solo dall’Alleanza Democratica, ovvero la coalizione di governo di centrodestra formata dal Partito Socialdemocratico di Montenegro e dal Centro Democratico Sociale-Partito popolare. La caduta del governo apre le porte alle terze elezioni anticipate nell'arco di tre anni. Cosa cambierà? Riccardo Marchi, ricercatore presso l’Istituto Universitario di Lisbona e professore presso l’Università Lusofona.

In Italia resta un fenomeno drammatico quello dell’ingaggio dei migranti per la raccolta agricola stagionale, soprattutto in Calabria. A 15 anni dalla “Rivolta di Rosarno”, che accese i riflettori su una realtà sommersa, i braccianti, con una fascia di età compresa tra i 31 e i 50 anni, provenienti da Tunisia, Marocco, Sudan, ma anche Camerun e Romania, continuano a vivere in condizioni disumane, fra casolari abbandonati e tendopoli di fortuna, sottopagati e senza alcuna vera tutela di qualunque diritto, esposti a vessazioni, ricatti, aggressioni. Poco o nulla è cambiato per la loro condizione, anche se le istituzioni hanno cercato di porre rimedio a condizioni abitative emergenziali: le soluzioni offerte sono comunque insufficienti a garantire standard di vita dignitosi per tutti. La denuncia arriva da un recente report pubblicato dall’organizzazione Medu, Medici per i Diritti Umani, impegnata da 12 anni nell’assistenza sanitaria, ma anche legale di persone fragili, proprio nella Piana di Gioia Tauro, in particolare nella tendopoli di San Ferdinando, il più grande insediamento informale della Calabria. La testimonianza di Ibrahim Deme Diop, Coordinatore di progetto per Medu nella regione:

Nella seconda parte de' Il Mondo alla Radio parliamo di cura del Creato e in particolare del mare con la presidente della Fondazione Marevivo che in questa settimana ha celebrato i suoi 40 anni di attività. Dallo stop all’uso dei cotton fioc alla battaglia per fermare lo scempio ambientale della pesca illegale dei datteri di mare. Poi la lotta alle spadare e l’istituzione della prima Area marina protetta d’Italia, quella Ustica e le tante campagne internazionali sulla transizione ecologica, l’ultima “Only One. One Planet, One Ocean, One Health”, campagna che ha fatto il giro del mondo a bordo della nave scuola Amerigo Vespucci, e racchiude tutti i temi per fronteggiare gli impatti che stanno mettendo in crisi l’equilibrio raggiunto in quasi 4 miliardi di anni, equilibrio che ha consentito la vita sulla Terra. La salute del mare è strettamente connessa alla salute degli animali che lo abitano e a quella di tutti noi che ci nutriamo anche dei pesci. Una convinzione che da sempre ha animato Rosalba Giugni, napoletana d’origine, subacquea, figlia di Armatori che ha fatto dell'acqua marina il suo habitat per eccellenza. Come racconta ai nostri microfoni, lei non ha girato la testa dall'altra parte quando si è resa conto dell'inquinamento del mare, della presenza di plastiche pericolose. Rosalba ha cominciato a darsi da fare per liberare le spiagge dalle bottiglie abbandonate, ad organizzare squadre che con lei portassero avanti interventi di pulizia. 

La rubrica "Topic Trends" con Matteo Grandi, giornalista, autore televisivo, esperto di comunicazione. 

In conduzione: Cecilia Seppia

In redazione: Cecilia Seppia, Alessandro Guarasci, con i contributi di Camilla Del Vecchio e Paola Simonetti

In regia: Alberto Giovannetti

14 marzo 2025