Il Mondo alla Radio 21.02.2025
Hamas ha annunciato ufficialmente che domani procederà con il rilascio di sei ostaggi israeliani, gli ultimi dei trentatré vivi, in cambio di 602 prigionieri palestinesi, come previsto dalla prima fase di cessate il fuoco, entrata in vigore lo scorso 19 gennaio. La conferma arriva dopo le tensioni degli ultimi 24 ore, Nella giornata di ieri, Hamas ha infatti consegnato a Israele le salme di quattro ostaggi deceduti. Dai processi di identificazione sono state confermate le identità dei due fratelli Bibas e dell’84enne Oded Lifshitz, mentre il corpo della donna apparterrebbe ad un’altra persona. Netanyahu ha dichiarato di essere determinato a riavere la salma di Shiri Bibas – questo il nome della donna - sottolineando la crudeltà del movimento palestinese e denunciando una chiara violazione degli accordi. Hamas ha però respinto queste accuse, precisando che potrebbe esserci stato un errore nel ritrovamento dei resti. "Ariel e Kfir sono stati brutalmente uccisi a Gaza nelle prime settimane della guerra a sangue freddo. Non li hanno uccisi con il fuoco, li hanno uccisi con le mani, e poi hanno compiuto atti orribili per nascondere ciò", ha specificato il portavoce dell’IDF Daniel Hagari. Sui possibili scenari abbiamo raccolto l’analisi di Giuseppe Dentice, analista nell’Osservatorio sul Mediterraneo (OSMED) dell’Istituto di Studi Politici S.Pio
Prosegue in Libano la missione del cardinale Micheal Czerny, prefetto del dicastero per lo sviluppo umano integrale per visitare vescovi e patriarchi e incoraggiare progetti della Chiesa locale, ma anche per vedere da vicino una popolazione logorata dalla crisi economica, da un lungo stallo politico e dai bombardamenti israeliani che, oltre a devastare il Sud, hanno aggravato l’emergenza sfollati e rifugiati. Oggi l’incontro con il Gran Mufti di Tripoli Mohammad Imam, che ha augurato buona salute a Papa Francesco. Tra le iniziative che sono state presentate, anche il progetto della Leadership Academy for Peace che forma ragazzi cattolici di tutto il Medio Oriente all’impegno politico e sociale. Il progetto è sostenuto proprio dal Dicastero per lo Sviluppo umano integrale, per gli under 35 cattolici del Medio Oriente. Ad accompagnare i ragazzi visitati dal cardinale Czerny, monsignor Jules Boutros, 43 anni, vescovo siro-cattolico del Patriarcato di Antiochia
Già da tempo teatro di scontri e violenze, Haiti sta vivendo una delle crisi più gravi e silenziose della sua storia recente. Un escalation di violenza, che ha causato solo nell’ultimo anno più di 700 mila sfollati, di cui più della metà è composta da bambini e adolescenti, maggiormente esposti a violenze, sfruttamento e abusi sessuali. Secondo l'UNICEF, nel 2024 si è verificato un aumento del 1000% delle violenze sessuali sui minori, con oltre 1,2 milioni di bambini che vivono sotto la minaccia di attacchi diretti, come spiega Andrea Iacomini, portavoce di Unicef Italia, che danni opera sul territorio a sostegno della popolazione e dei bambini.
Ad oggi sono circa 15 mila i detenuti impegnati in lavori di pubblica utilità. Un modo per dare senso al carcere e soprattutto per avere una possibilità di reinserimento una volta scontata la pena. Sono tanti i progetti in essere. Indagati, imputati o condannati, anche minorenni, se autorizzati dal giudice penale, potranno essere impiegati, per la messa alla prova, nei servizi di igiene urbana di Ama a Roma. CNA, la confederazione nazionale dell’artigianato e la Comunità di Sant’Egidio hanno avviato una collaborazione per gestire e organizzare il reinserimento delle persone in uscita dal regime carcerario. Ne parliamo con il presidente Nazionale della CNA, Dario Costantini. Una risposta a chi ha sbagliato ma ha deciso di rimettersi in gioco, la vuole dare anche La Cooperativa sociale che ha sede a Padova ed è nata nel 1986. Una cooperativa che, con sensibilità sociale, propone opportunità lavorative a persone detenute e disabili, come ci ha detto il socio fondatore Nicola Boscoletto.
Infine chiude la puntata la rubrica Topic Trend, col giornalista ed esperto di comunicazione Matteo Grandi
In studio: Michele Raviart
In regia: Gustavo Messina
Con i contributi di Alessandro Guarasci, Salvatore Cernuzio, Cecilia Seppia e Camilla Del Vecchio