Il Mondo alla Radio 29.11.2024
Le speranze del Libano per una tregua quella con Israele ancora troppo debole, il voto in Irlanda, Donald Trump e la guerra dei dazi commerciali contro Paesi alleati, infine a Roma con il convegno per gli 80 anni delle Acli in questa puntata de’ Il Mondo alla Radio
L’esercito israeliano ha diramato un nuovo avviso per le popolazioni del sud del Libano a cui è interdetto il rientro nelle proprie case fino a nuovo ordine. Proprio in quest’area del Paese dei Cedri la tregua tra Israele ed Hezbollah entrata in vigore alle 4 di mattina del 27 novembre sembra non reggere a pieno. In alcune città che sorgono lungo il fiume Litani c’è il coprifuoco e arrivano notizie di colpi di artiglieria e ancora missili su presunti depositi di munizioni della milizia sciita. Per capire come stanno andando le cose abbiamo raggiunto Monsignor Mounir Khairallah, vescovo di Batrun dei Maroniti.
Urne aperte oggi in Irlanda per le elezioni legislative. I sondaggi parlano di un testa a testa tra il centro-destra e l’opposizione del Sinn Fein. Comunque vada il prossimo esecutivo dovrà affrontare tematiche condivise nel corso della campagna elettorale. Il conteggio dei voti iniziera' domani mattina e potrebbe prolungarsi per tutto il fine settimana. La formazione di un governo dipendera' dagli accordi tra i partiti, dato che una coalizione sembra l'esito piu' probabile. Ma abbiamo approfondito la questione con Antonio Varsori, docente di Relazioni Internazionali all’Università di Padova
A Donald Trump sono bastati un paio di post sul suo social per dichiarare una nuova guerra dei dazi prima ancora di insediarsi, mandando in fibrillazione le cancellerie e l’economia del pianeta. Nel mirino del presidente statunitense eletto ci sono la Cina e i due alleati nordamericani, Messico e Canada, mentre per ora l’UE e la Gran Bretagna sono stati risparmiati, anche se già cominciano a tremare e ne risentono anche le Borse. Il presidente ha annunciato che il giorno stesso del giuramento, il 20 gennaio 2025, uno dei suoi primi ordini esecutivi sarà imporre una tariffa extra del 10% su tutti i prodotti cinesi finché Pechino non metterà fine al narcotraffico negli Stati Uniti, in particolare di fentanyl e poi ha promesso dazi del 25% su tutta la merce proveniente da Messico e Canada finché non stopperanno non solo il flusso di stupefacenti, ma anche di migranti illegali negli USA. Poco fa è arrivata la replica del presidente uscente Biden che ha detto: “spero che Trump ci ripensi, sono controproducenti, l’ultima cosa che gli Stati Uniti devono fare è rovinare i rapporti con gli alleati. Quella del Tycoon è una minaccia reale oppure una strategia politica? Abbiamo girato la domanda al prof. Andrea Monticini docente di Economia e Finanza alla Cattolica di Milano
Nell’approfondimento di oggi parliamo di Lavoro con il grande Convegno delle Acli in occasione degli 80 anni, dell’Associazione Cattolica dei Lavoratori italiani. L’evento all’auditorium della Conciliazione ha riunito più di 1.500 aclisti alla presenza del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella
Il tema del lavoro malpagato è stato tra i temi centrali. In Italia le famiglie hanno perso 240 euro al mese a causa dell’inflazione. Se entriamo nel dettaglio della tipologia familiare, la perdita mediana oscilla tra i 317 euro mensili dei nuclei bireddito senza carichi e i 150 euro mensili persi dalle famiglie monoreddito con carichi e dei vedovi con carichi. Se esprimiamo la perdita di potere d’acquisto in carrelli di spesa per beni primari alimentari (ipotizzando che un carrello di spesa costi all’incirca 90 euro), le famiglie bireddito senza carichi hanno perso circa 8 carrelli annuali (pari a 700 euro). Il presidente delle Acli Emiliano Manfredonia sottolinea: “siamo parte dello stato sociale dell’Italia”.
Le Acli abbracciano più settori dello stato sociale: dall’assistenza ai migranti, al fisco, alle pensioni, alla cooperazione internazionale, alla formazione. E sul palco della Conciliazione sono arrivati alcuni protagonisti di questo universo spesso non giustamente considerato.
Di lavoro si è parlato anche al congresso della Cia, la confederazione italiani agricoltori. L'Italia è la seconda ''potenza agricola'' dell'Unione Europea per valore aggiunto generato eppure negli ultimi cinque anni la crescita di tale valore (a prezzi correnti, comprensivi dell'inflazione) è stata al di sotto della media: + 24% contro una media Ue del 41% e di altri competitor come Spagna e Germania al di sopra del +45%. È quanto emerge da uno studio Nomisma per Cia 'Le competitività dell'agricoltura di fronte alle complessità di contesto: scenari evolutivi e prospettive future' presentato all'Assemblea annuale a Roma. Il commento del presidente Cristiano Fini
In chiusura la rubrica "Topic Trend", consueto appuntamento del venerdì con Matteo Valsecchi, giornalista di TV Sorrisi e Canzoni
In Conduzione: Cecilia Seppia
In redazione: Cecilia Seppia, Michele Raviart, Alessandro Guarasci con il contributo di Giancarlo La Vella
In regia: Gabriele Di Domenico