Dritti al cuore 04.06.2025
In Uno come tanti, Ennio Tomaselli Manni Edizioni, firma un romanzo sorprendente e maturo, capace di tenere insieme introspezione esistenziale, tensione narrativa e riflessione civile, in un intreccio di identità, giustizia e memoria che prende il lettore per mano senza mai lasciarlo.
Il protagonista, Fabrizio Martini, è un trentenne in cerca di futuro: partecipa al concorso per la magistratura con la disciplina di un soldato e il cuore pieno di incertezze. La morte improvvisa del padre legale – Ernesto – e la scoperta dell’esistenza di un padre biologico mai conosciuto – Matteo, un magistrato scomparso negli anni Ottanta – aprono un’indagine personale che diventa anche metafora di un Paese diviso tra la lealtà alle istituzioni e le ombre della propria storia.
Tomaselli scrive con uno stile asciutto, a tratti ironico, sempre partecipe. I personaggi – anche i secondari – sono vivi, contraddittori, dolorosamente umani. Franca, la madre algida e sfuggente; Donata, la fidanzata in bilico tra affetto e convenienza; Rosaria, la figura inattesa che risveglia un’energia non prevista. Nessuno è un cliché.
Il romanzo si muove tra Torino e la Calabria, tra il presente torbido del concorsone e il passato violento degli anni di piombo e delle lotte contro la criminalità. Ma al centro, sempre, c’è il conflitto fra diritto e giustizia, fra legge e desiderio, fra l’essere "uno come tanti" e la necessità di diventare sé stessi.
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C’è un tempo in cui la musica non si limita a raccontare, ma restituisce memoria, dignità, silenzio e fuoco. È il tempo che abita Mauro Palmas, artista del Mediterraneo, compositore della nostalgia e del vento, interprete di un’epoca in cui le corde vibravano come vene, tra la piazza di un paese e i grandi teatri del mondo.
Nel libro “Tra le mie corde”, firmato dalla poetessa Maria Gabriela Ledda, Palmas non viene raccontato: si racconta. E lo fa come sempre: senza difese, con la sola protezione delle sue note e dei suoi silenzi. Un viaggio picaresco eppure dolce, che attraversa cinquant’anni di storia italiana ed europea, tra palchi, militanza, Feste dell’Unità, viaggi, malinconie, sogni da non tradire.
Nel CD che accompagna il libro, ogni traccia è un tassello della sua anima: dalla Danza Minore a Cielo di Levante, dal ritorno di Cainà al sussurro finale di Nel Silenzio. Sono brani che non inseguono il mercato, ma il cuore. Perché Palmas ha scelto, da sempre, la strada più difficile: quella che non rinnega il passato, né "mai"se stesso.