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Il Papa: il mondo, non un problema da risolvere, ma un mistero da contemplare

Nel video con l’intenzione di preghiera per il mese di settembre, dedicato alla relazione tra l’uomo e il Creato, Leone XIV invita a “sperimentare la nostra interdipendenza con tutte le creature, amate da Dio e degne di amore e rispetto”, ispirati in questo dall’esempio di San Francesco

Benedetta Capelli – Città del Vaticano

Le immagini di Papa Leone che passeggia per le Ville Pontificie di Castel Gandolfo; quelle della celebrazione lo scorso 9 luglio nel Borgo Laudato si con il nuovo formulario della Messa per la Custodia della Creazione, ; gli stralci del video “St. Francis of Assisi – Sign of Contradiction” (San Francesco d’Assisi, segno di contraddizione); le meraviglie della natura che si intrecciano con lo stupore di chi contempla.

In pochi minuti il video con l’intenzione di preghiera di Leone XIV per il mese di settembre, diffusa attraverso la Rete Mondiale di Preghiera del Papa, ben coglie il tema scelto: “Per la nostra relazione con tutto il creato”. Un tema ispirato dal Tempo del Creato, l’iniziativa ecumenica che unisce i cristiani di diverse confessioni nella preghiera e nell’azione per la cura della terra, iniziata lo scorso primo settembre e in programma fino al 4 ottobre, festa di San Francesco. "Preghiamo - è l'intenzione del Pontefice - perchè ispirati da San francesco, possiamo sperimentare la nostra interdipendenza con tutte le creature, amate da Dio e degne di amore e rispetto".

Custodi della vita

Il Papa, in lingua inglese, recita una preghiera inedita nella quale ricorda che “ogni creatura” è frutto dell’amore di Dio e che proprio nella creazione Lui si rivela “come sorgente di bontà”. “Il mondo- afferma Leone XIV - è infinitamente più di un problema da risolvere. È un mistero da contemplare con gratitudine e speranza”, da custodire, rispettare e proteggere. Questo il testo della preghiera:

Signore, tu ami tutto ciò che hai creato,

e nulla esiste al di fuori del mistero della tua tenerezza.

Ogni creatura, per quanto piccola,

è il frutto del tuo amore e ha un posto in questo mondo.

Anche la vita più semplice o più breve è circondata dalla tua cura.

Come San Francesco d'Assisi, oggi anche noi vogliamo dire:

“Laudato si’, o mio Signore!”.

Attraverso la bellezza della creazione,

ti riveli come sorgente di bontà. Ti chiediamo:

apri i nostri occhi per riconoscerti,

imparando dal mistero della tua vicinanza a tutta la creazione

che il mondo è infinitamente più di un problema da risolvere.

È un mistero da contemplare con gratitudine e speranza.

Aiutaci a scoprire la tua presenza in tutta la creazione,

affinché, riconoscendola pienamente,

possiamo sentire e sapere di essere responsabili di questa casa comune

nella quale tu ci inviti a custodire, rispettare e proteggere

la vita in tutte le sue forme e possibilità.

Laudato si’, Signore!

Amen.

Dal rispetto della natura nasce il rispetto verso la vita

Il video che accompagna l’intenzione di preghiera del Papa unisce due anniversari: l'ottavo centenario della composizione del Cantico delle creature e i dieci anni dalla pubblicazione dell’enciclica di Papa Francesco. Per il cardinale Michael Czerny, prefetto del Dicastero per il Servizio dello Sviluppo Umano Integrale, che ha sostenuto la realizzazione del video, il Papa esorta a contemplare la creazione, “a riconciliarla, a vivere in armonia, a difenderla con spirito profetico, a rispettare ogni essere umano e a promuovere una pace duratura e sostenibile”.

Il bene della terra connesso a quello dell’uomo

“Non si può separare il benessere umano da quello degli altri abitanti della terra e dallo ‘stato di salute’ del nostro pianeta”. Cosi il direttore internazionale della Rete Mondiale di Preghiera del Papa, padre Cristóbal Fones, che invita a guardare a San Francesco per intraprendere scelte di vita più semplici, meno consumistiche perché sia “una vita fondata su un rapporto fraterno con gli altri e con la natura, e su una relazione filiale, di amore e gratitudine, con Dio”.

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02 settembre 2025, 16:00