Leone XIV: cura, dono e fiducia, basi di un'economia che non uccide
Edoardo Giribaldi ¨C Città del Vaticano
È la domanda da rivolgere a chi subisce la violenza delle guerre, a chi è costretto a lasciare la propria terra, ¡°respinto e imprigionato¡± ai margini del mondo; a chi porta sulle spalle il peso della povertà, e per questo viene accusato, a causa della logica ¡°che stima più il profitto delle persone¡±. È la domanda che raggiunge anche chi, pur immerso nell¡¯iperconnessione, vive nella solitudine di un silenzio che non trova ascolto. A quel silenzio, rispondere con il coraggio di una ¡°nuova direzione di vita¡±. Al ¡°business delle guerre¡±, opporre un¡¯economia che nasca dalla cura, dal dono, dalla fiducia reciproca.
È questo l¡¯appello che Papa Leone XIV rivolge ai partecipanti della terza edizione del World Meeting on Human Fraternity, in programma oggi, 12 settembre, e domani. Un evento promosso dalla Basilica di San Pietro che offrirà 15 tavoli tematici e laboratori di confronto, con la partecipazione di personalità di rilievo internazionale. Tra loro, il cardinale Mauro Gambetti, arciprete della Basilica, vicario generale della Città del Vaticano e presidente della Fabbrica di San Pietro; Graça Machel Mandela, attivista e politica, co-fondatrice di The Elders, realtà impegnata nella promozione di pace, giustizia, diritti umani e sostenibilità ambientale; e Maria Ressa, premio Nobel per la Pace 2021.
La forza "silenziosa"
Il filo conduttore dell'evento sarà un deciso ¡°no¡± alla guerra. ¡°Sopportare il conflitto, risolverlo e trasformarlo in un anello di collegamento di un nuovo processo¡± ¨C afferma il Papa, richiamando l¡¯Esortazione apostolica di Francesco ¨C è la via dei forti: una sapienza ¡°silenziosa¡±, capace però di unire la cultura e le religioni diverse nel riconoscimento reciproco di fratelli e sorelle.
La violenza non è la norma
Il conflitto, ricorda Leone XIV, è presente fin dalle origini delle relazioni umane, nel racconto biblico di Caino e Abele. Non può però diventare alibi per dire ¡°è sempre andata cos족.
Per quanto antica, per quanto diffusa, la violenza di Caino non si può tollerare come normale. Al contrario, la norma risuona nella domanda divina rivolta al colpevole: ¡°Dov¡¯è tuo fratello?¡±
Una domanda che si fa ¡°vocazione¡±, ¡°regola¡±, ¡°canone di giustizia¡±. Alla logica della vendetta, afferma il Papa, Dio contrappone ¡°una domanda che accompagna tutto il cammino della storia¡±.
Tra guerre, migranti, poveri e soli
Compreso quello odierno, di cammino, dove tale quesito va ¡°più che mai¡± interiorizzato come ¡°principio di riconciliazione¡±.
¡°Fratello, sorella, dove sei?¡±. Dove sei nel business delle guerre che spezzano le vite dei giovani costretti alle armi, colpiscono i civili, bambini, donne e anziani indifesi, devastano città, campagne e interi ecosistemi, lasciando dietro di sé solo macerie e dolore? Fratello, sorella, dove sei tra i migranti disprezzati, imprigionati e respinti, tra quelli che cercano salvezza e speranza e trovano solo muri e indifferenza? Dove sei, fratello, quando i poveri vengono incolpati della loro povertà, dimenticati e scartati, in un mondo che stima più il profitto delle persone? Fratello, sorella, dove sei in una vita iperconnessa ma in cui la solitudine corrode i legami sociali e ci rende estranei anche a noi stessi?
La risposta non può essere silenziosa: deve tracciare una nuova ¡°direzione di vita¡±, che generi crescita e sviluppo.
"Una sola è l'origine dei diversi popoli"
Riconoscere un fratello o una sorella nel prossimo libera da due logiche, secondo il Papa: la ¡°finzione di crederci figli unici¡± e quella ¡°dei soci¡±, che hanno in comune solo specifici interessi. Infatti, non sono questi ultimi ¡°a farci vivere insieme¡±. Le tradizioni spirituali e il pensiero critico più maturo hanno insegnato a superare legami esclusivamente etnici o di sangue: quelle ¡°fratellanze¡± che riconoscono il ¡°simile¡±, negando il ¡°diverso¡±. Leone XIV ricorda che, nella Bibbia, i testi più recenti dipingono una fraternità fondata sulla ¡°comune umanitࡱ, oltre i ¡°confini etnici del popolo di Dio¡±.
Lo testimoniano i racconti di creazione e le genealogie: una sola è l¡¯origine dei diversi popoli ¨C anche dei nemici ¨C e la Terra, coi suoi beni, è per tutti, non per alcuni
"Quanto vale una persona"
In relazione a quest¡¯ultimo punto, il Pontefice cita l¡¯enciclica :
C¡¯è un riconoscimento basilare, essenziale, da compiere per camminare verso l¡¯amicizia sociale e la fraternità universale: rendersi conto di quanto vale un essere umano, quanto vale una persona, sempre e in qualunque circostanza
I poveri, non "destinatari" ma "soggetti"
¡°Fraternitࡱ non è altro che ¡°il nome più vero della prossimitࡱ: ritrovare ¡°il volto dell¡¯altro¡±, e in quello di poveri, rifugiati, anche degli avversari, riconoscere, ¡°il Mistero¡± ¨C per chi crede, l¡¯immagine stessa di Dio.
Ai partecipanti al meeting il Pontefice chiede di individuare progetti ¡°locali e internazionali¡± che sviluppino nuovi spazi per la ¡°carità sociale¡±, ¡°alleanze tra saperi¡± e ¡°solidarietà tra generazioni¡±.
Siano percorsi popolari, che includano anche i poveri, non come destinatari di aiuto, ma come soggetti di discernimento e di parola
Una "alleanza dell'umano"
Un lavoro di ¡°semina silenziosa¡± che può germogliare in processi partecipativi fondati su umanità e fraternità. Non un semplice elenco di diritti, ma un disegno ampio che prenda forma in azioni e motivazioni concrete, che rendono tutti ¡°diversi¡± nella quotidianità.
Abbiamo bisogno di una estesa ¡°alleanza dell¡¯umano¡±, fondata non sul potere, ma sulla cura; non sul profitto, ma sul dono; non sul sospetto, ma sulla fiducia. La cura, il dono, la fiducia non sono virtù per il tempo libero: sono pilastri di un¡¯economia che non uccide, ma intensifica e allarga la partecipazione alla vita
La fraternità cresce con la cultura
Leone XIV conclude ringraziando gli artisti che parteciperanno all¡¯evento, specialmente i premi Nobel presenti, per la redazione della Dichiarazione sulla fraternità umana del 10 giugno 2023 e per la testimonianza portata in ambito internazionale. ¡°Continuate a far crescere la spiritualità della fraternità attraverso la cultura, i rapporti di lavoro, l¡¯azione diplomatica¡± è l¡¯esortazione del Pontefice, che invita a portare nel cuore le parole di Gesù contenute nel Vangelo di Giovanni:
Vi do un comandamento nuovo: amatevi gli uni gli altri. Come io ho amato voi, così amatevi anche voi gli uni gli altri
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