Leone XIV: l’Ucraina mantenga viva ogni giorno la speranza
Vatican News
Anche dal frasario all’apparenza formale e non immediatamente decifrabile del latino vibra il cuore della solidarietà di Leone XIV per l’Ucraina. Nella lettera inviata al cardinale Crescenzio Sepe, nominato a luglio scorso come suo inviato speciale alle celebrazioni che la città di Leopoli riserverà il prossimo 6 settembre ai 650 anni della creazione della Metropolia di Hali? - più avanti denominata Lviv dei Latini e facente parte della Chiesa cattolica romana di rito latino - il Papa sottolinea in un passaggio il desiderio che l’arcivescovo emerito di Napoli si faccia portatore dell’amore e della “vicinanza” del Pontefice “a tutti i fedeli cristiani e alle persone di buona volontà” che parteciperanno all’evento.
Una carità attenta in famiglia e nella società
“In questo momento difficilissimo che l'Ucraina sta vivendo”, Leone XIV invita i fedeli ucraini a custodire “il precetto della carità con ancora maggiore attenzione, sia in famiglia che nelle situazioni pubbliche”, e “a coltivare una viva speranza cristiana nella vita quotidiana”, chiedendo “con fervore a Dio il dono della pace”.
Alla cerimonia che si svolgerà nella cattedrale di Santa Maria Assunta a Leopoli, la Sala Stampa vaticana precisa che parteciperà, guidata dal cardinale Sepe, una delegazione formata da monsignor Andrzej Legowicz, segretario particolare dell’arcivescovo di Lviv dei Latini, e don Roman Broda, docente del Seminario metropolitano e responsabile dell’Ufficio liturgico della stessa arcidiocesi ucraina.
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