Leone XIV: evangelizzare è testimoniare l'incontro avuto con Dio
Daniele Piccini – Città del Vaticano
“La chiave di ogni scuola di evangelizzazione” è “rendere testimonianza di ciò che si è contemplato, dell'incontro che si è avuto con il Dio della vita”. Con queste parole, pronunciate in lingua spagnola, Leone XIV ha sintetizzato la missione delle istituzioni preposte a trasmettere una formazione sul Vangelo, incontrando in udienza questa mattina, 29 agosto, nella sala Clementina, i membri della Scuola di Evangelizzazione Sant’Andrea (Sesa), a Roma fino a domani, come “pellegrini di speranza” per celebrare il Giubileo.
Il "modello" San Giovanni Battista
Dopo aver salutato il cardinale Gérald Cyprien Lacroix, arcivescovo di Quebec e presidente del Segretariato della Sesa in Canada, e il professor José Prado Flores, fondatore e direttore internazionale della Scuola, il Papa ha ricordato che proprio oggi la Chiesa celebra la memoria liturgica del martirio di San Giovanni Battista, una figura, ha precisato Leone XIV, che può “aiutarci molto a riflettere sulla missione degli evangelizzatori oggi nella Chiesa e nel mondo attuali”. Il Prologo del Vangelo di Giovanni infatti lo indica come colui che dà testimonianza “al Verbo che si è fatto carne”.
Annunciare quanto visto e udito
L'evangelista Giovanni, nella sua prima Lettera, dichiara il senso e lo scopo della sua missione come evangelizzatore: “Quello che abbiamo veduto e udito – si legge nel primo capitolo della sua prima Lettera, citata dal Papa – noi lo annunziamo anche a voi, perché anche voi siate in comunione con noi. La nostra comunione è con il Padre e con il Figlio suo, Gesù Cristo”.
Essere uno con Cristo
Il Papa identifica la missione dell’evangelizzatore “di professione” con quella di ogni cattolico, alludendo anche al motto del suo stemma, ispirato ad un Sermone di Sant’Agostino, che indica il fine ultimo di ogni cristiano: “In Illo uno unum” (Nell’unico Cristo siamo uno). “Questa è la nostra vocazione come battezzati – ha detto il Pontefice rivolgendosi ancora ai membri della Sesa - dobbiamo trasmettere ciò che a nostra volta abbiamo ricevuto, affinché tutti diveniamo uno in Cristo”.
Lavoro fecondo
Alla fine dell’incontro Leone XIV ha invitato i membri della Sant’Andrea, “in questi giorni di pellegrinaggio” a Roma, “a contemplare la vita dei santi che, come san Giovanni Battista, sono stati fedeli seguaci di Gesù Cristo, manifestandolo in parole e in opere di bene”. Li ha poi ringraziati per il loro “fecondo lavoro”, incoraggiati “a continuare a camminare con rinnovata speranza” e ha affidato a Maria, Nostra Signora di Guadalupe, la protezione della loro missione evangelizzatrice.
Una scuola diffusa in tutto il mondo
La Scuola di Evangelizzazione Sant’Andrea, una “comunione di scuole in tutto il mondo” come si legge nel sito web, ha la sua sede internazionale a Guadalajara, in México, e filiali nazionali in Colombia, Italia, Brasile, Stati Uniti, Ungheria, Portogallo, Canada ed Argentina. É stata fondata nel 1980 da José H. Prado Flores (Pepe Prado), da Bill Finke e da padre Emiliano Tardif a Chilpancingo, in Messico, e, ad oggi, è diffusa in 69 Paesi con circa 2.000 sedi.
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