Leone XIV: come il beato Phú Yên, invochiamo il nome di Gesù nelle difficoltà
Alessandro Di Bussolo – Città del Vaticano
“Chiediamo al patrono dei catechisti di intercedere per noi, affinché, come lui, possiamo invocare, con fede incrollabile, il nome di Gesù, anche quando ci troviamo in difficoltà”. Con questa preghiera al beato Andrew Phú Yên, catechista e protomartire del Vietnam, Papa Leone XIV si rivolge, in un videomessaggio in inglese, ai 300 catechisti del Paese asiatico, collegati online su zoom con la Cappella dell’Annunciazione di Palazzo Pio, sede dei media vaticani, per un momento di preghiera in occasione del 400° anniversario della nascita del Beato. L’evento viene trasmesso in diretta streaming sul canale youtube di Vatican News in lingua vietnamita, e tra i partecipanti, collegati da tutto il mondo, vi è anche l’arcivescovo di Saigon, Joseph Nguy?n N?ng, presidente della Conferenza episcopale del Vietnam. Presenti nella Cappella di Palazzo Pio, davanti alla santa reliquia del Beato, i giornalisti della redazione vietnamita, tra cui il responsabile padre Van Yen Nguyen, il segretario della Conferenza episcopale Joseph ?? M?nh Hùng e alcuni fedeli vietnamiti.
Il beato Phú Yên, “un grande figlio del Vietnam”
Nel suo messaggio, diffuso al termine della preghiera, il Papa definisce il beato Andrew Phú Yên “un grande figlio del Vietnam - catechista e martire - la cui testimonianza ci ispira ancora”. E ricorda che dopo il suo battesimo Andrew “divenne un inestimabile assistente dei missionari gesuiti che portarono il Vangelo in Vietnam”. Cita poi Papa Francesco che nell’esortazione apostolica Christus vivit scrive che Andrew “Venne fatto prigioniero per la sua fede e, poiché non volle rinunciarvi, fu ucciso. Morì dicendo: ‘’Gesù’”. E san Giovanni Paolo II, che nell’omelia della Messa di Beatificazione del 5 marzo 2000, disse che “donando la sua vita a soli 19 anni, Andrew rispose alla chiamata di Cristo a restituire ‘amore per amore’ a Nostro Signore”.
Catechisti, attirate i piccoli all’amicizia con Gesù
In Vietnam, sottolinea Leone XIV, “la Chiesa è piena di catechisti devoti – laici e laiche, la maggior parte giovani – che ogni settimana insegnano la fede i bambini e ad adolescenti”. Oltre 64 mila, ricorda, sono i catechisti “dentro e fuori il vostro Paese”, un vasto gruppo di educatori della fede che “è parte fondamentale della vita parrocchiale”.
Sono grato per la vostra generosità, a ciascuno di voi. Non sottovalutate mai il dono che siete: con il vostro insegnamento e il vostro esempio, attirate bambini e giovani all’amicizia con Gesù.
Un servizio che non è mai impresa solitaria
Siete inviati dalla Chiesa, prosegue il Pontefice nel suo videomessaggio, “per essere segni viventi dell’amore di Dio: umili servitori come il beato Andrew, colmi di zelo missionario. La Chiesa gioisce in voi e vi incoraggia a camminare con gioia in questa nobile missione”. Papa Leone XIV sottolinea poi che si racconta che “mentre era in prigione, Andrew incoraggiava i suoi compagni cristiani a restare saldi nella loro fede e chiedeva loro di pregare affinché lui potesse rimanere fedele fino alla fine”.
Quel momento profondo ci ricorda che la vita cristiana, specialmente il servizio catechetico, non è mai un’impresa solitaria: noi insegniamo e la nostra comunità prega; noi testimoniamo e il Corpo di Cristo ci sostiene nella prova. Questa unità di preghiera e di servizio sottolinea l’unità della Chiesa e la pace che Cristo ci dona.
Un ministero radicato nell’eredità familiare e culturale
Il Papa ricorda poi che il ministero dei catechisti “è profondamente radicato in una solida eredità familiare e culturale” e li invita a mantenere vivo il loro amore “per la vostra famiglia e per la vostra terra natia”. Parla dei “tesori di cultura e di fede” che sono stati loro trasmessi, “specialmente l’eroica fede dei vostri genitori e dei vostri nonni, che, come il beato Andrew, hanno reso testimonianza nel dolore e vi hanno insegnato a confidare in Dio”.
Le vostre radici e tradizioni sono doni di Dio; che possano riempirvi di fiducia e di gioia mentre condividete la fede con gli altri.
La speranza nel cuore vi incoraggi nel vostro servizio
Infine Leone XIV sottolinea che tra pochi giorni, la Chiesa celebrerà il Giubileo dei Giovani a Roma nell’ambito del Giubileo della Speranza. E cita le parole della Bolla d’Indizione dell’Anno Santo Spes non confundit: “Nel cuore di ogni persona è racchiusa la speranza come desiderio e attesa del bene”
Lasciate che questa speranza vi incoraggi nel vostro servizio. Vi invito a essere uniti in spirito con i giovani pellegrini a Roma e con tutti i vostri fratelli e sorelle in Vietnam. Condividete con loro la gioiosa fiducia che “Lui [Cristo] vive e ti vuole vivo!”
Nel concludere il suo videomessaggio, prima della benedizione, il Pontefice ricorda ai “cari catechisti” che sono “amati da Dio e preziosi per la sua Chiesa”. E prega che “il beato Andrew Phú Yên vi guidi con il suo esempio. Che la Beata Vergine Maria, Madre della Chiesa e “Madre della speranza” vi accompagni”.
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