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Il presidente Mattarella in udienza da Leone XIV: "Gli ho portato l'affetto dell'Italia"

Primo incontro ufficiale nel Palazzo Apostolico tra il Papa e il capo di Stato, accompagnato dalla figlia Laura, dagli altri figli e dai nipoti e dalla delegazione composta, tra gli altri, dal ministro Tajani. Dialogo riservato di meno di un'ora, mentre nei colloqui in Segreteria di Stato focus sui conflitti in Ucraina e Medio Oriente e su temi di carattere sociale. Il Pontefice e il presidente si erano già visti nella Basilica vaticana, al termine della Messa di inizio pontificato

Salvatore Cernuzio – Città del Vaticano

"Ho portato al Papa l'affetto dell'Italia". Una composizione di fiori con il tricolore della bandiera italiana nel Cortile di San Damaso ha accolto questa mattina il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, in visita ufficiale da Papa Leone XIV. È il primo vertice ufficiale tra il capo di Stato e Papa Prevost, ma il secondo incontro tra i due dopo quello del 18 maggio scorso, nella Basilica vaticana, al termine della Messa per l’inizio del pontificato che aveva dato l’occasione ai due di scambiare qualche parola.

L'arrivo in Vaticano

In Vaticano, Mattarella – poi trasferitosi alla Cittadella della Pace di Rondine, nei pressi di Arezzo – è giunto puntuale, poco prima delle 9, in auto, facendo ingresso dall’Arco delle Campane, dopo aver attraversato Via della Conciliazione da stamane chiusa al pubblico. Ad accompagnare il presidente nel Palazzo Apostolico, la figlia Laura e gli altri due figli, insieme ai rispettivi coniugi e ai cinque nipoti. Nella delegazione al seguito presenti, tra gli altri, il ministro degli Affari esteri e vicepresidente del Consiglio, Antonio Tajani, l’ambasciatore italiano presso la Santa Sede, Francesco Di Nitto, e il segretario generale del Quirinale, Ugo Zampetti. Mentre ad attenderlo nel Cortile di San Damaso c’era il reggente della Prefettura della Casa pontificia, monsignor Leonardo Sapienza, oltre al tradizionale picchetto della Guardia Svizzera schierato accanto ai Gentiluomini di Sua Santità. Uno scambio di saluti, l’esecuzione degli Inni Nazionali, poi Mattarella ha raggiunto in ascensore la seconda Loggia per l’incontro con Papa Leone nella Biblioteca del Palazzo Apostolico.

Dialogo e doni

Il Pontefice, con mozzetta rossa e stola papale, ha accolto l’ospite nella Sala del Tronetto con un sorriso e una stretta di mano. Poi il colloquio a porte chiuse, seduti al tavolo della Biblioteca, terminato intorno alle 10.10, durato poco meno di un'ora, su diversi temi. Mattarella ha presentato al Papa la delegazione e, subito dopo si è svolto il tradizionale scambio dei doni. Papa Leone XIV ha consegnato al presidente  il messaggio per la Pace di Papa Francesco. "Ho reso omaggio alla sua tomba a Santa Maria Maggiore il giorno prima del Conclave", ha risposto il capo dello Stato, che ha donato al Pontefice due volumi cinquecenteschi su Sant'Agostino.

I colloqui in Segreteria di Stato

Successivamente si è svolto l'incontro in Segreteria di Stato con il cardinale Pietro Parolin, segretario di Stato, accompagnato da monsignor Miros?aw Wachowski, sotto-segretario per i Rapporti con gli Stati. Presente pure il ministro Tajani. "Durante i cordiali colloqui in Segreteria di Stato - informa una nota della Sala Stampa della Santa Sede - è stato espresso compiacimento per le buone relazioni bilaterali esistenti. Ci si è soffermati su temi di carattere internazionale, con particolare attenzione ai conflitti in corso in Ucraina e in Medio Oriente. Nel prosieguo della conversazione - informa ancora il comunicato - sono state affrontate alcune tematiche di carattere sociale, con speciale riferimento al contributo della Chiesa nella vita del Paese". Nella sala dei Trattati si è svolta poi la presentazione della delegazione Ufficiale al Segretario di Stato.

I colloqui in Segreteria di Stato
I colloqui in Segreteria di Stato   (@Vatican Media)

Gli auguri il giorno dell'elezione

Il giorno stesso dell’elezione di Leone XIV, l’8 maggio, il capo di Stato aveva espresso “fervidi auguri”, sottolineando il valore della pace “disarmata” e “disarmante” evocato dal Papa affacciandosi per la prima volta dalla Loggia della Basilica. “In questo momento storico, in cui tanta parte del mondo è sconvolta da conflitti inumani dove sono soprattutto gli innocenti a soffrire le conseguenze più dure di tanta barbarie, desidero assicurarle - scriveva il presidente nel suo messaggio - l'impegno della Repubblica Italiana a perseguire sempre più solidi rapporti con la Santa Sede per continuare a promuovere una visione del mondo e della convivenza tra i popoli fondata sulla pace, sulla garanzia dei diritti inviolabili e della dignità e la libertà per tutte le persone”.

Gli incontri con Francesco in Vaticano

Durante il pontificato di Papa Francesco, al quale era legato da un rapporto personale di stima e amicizia, Mattarella è stato in visita in Vaticano diverse volte. La prima, ufficiale, il 18 aprile 2015, alla quale aveva fatto seguito, il 10 giugno 2017, la visita di restituzione di Jorge Mario Bergoglio al Quirinale, caratterizzata anche dall'incontro con circa 200 studenti delle scuole elementari e medie provenienti dalle zone colpite dal terremoto: Lazio, Umbria, Abruzzo, Marche ed Emilia Romagna. Papa e presidente si erano visti poi anche a Bari, nel febbraio 2020, in occasione del grande incontro “Mediterraneo, frontiera di pace” e, lo stesso anno, al Campidoglio per l’appuntamento internazionale di preghiera per la pace organizzato dalla Comunità di Sant’Egidio. Il 16 dicembre 2021, poi, un’altra udienza in Vaticano alla fine del primo mandato di Mattarella, con figli, nipoti e lo staff al completo. Era una visita di congedo, ma un mese dopo il presidente venne rieletto. Il 29 maggio 2023 il capo di Stato è stato ricevuto in Sala Clementina per essere insignito dal Papa del Premio Paolo VI.

Ultimo aggiornamento alle ore 11.40 del 6 giugno 2025

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06 giugno 2025, 10:40