Il Papa: lo Spirito Santo annulli pregiudizi, dissolva l¡¯odio e ci aiuti a costruire la pace
Tiziana Campisi ¨C Città del Vaticano
Siamo davvero la Chiesa del Risorto e i discepoli della Pentecoste soltanto se tra di noi non ci sono né frontiere e né divisioni, se nella Chiesa sappiamo dialogare e accoglierci reciprocamente integrando le nostre diversità, se come Chiesa diventiamo uno spazio accogliente e ospitale verso tutti.
Traccia il profilo degli autentici cristiani Leone XIV nella Messa della Domenica di Pentecoste presieduta oggi, 8 giugno, in piazza San Pietro, e che conclude anche il Giubileo dei Movimenti, delle Associazioni e delle nuove Comunità. Circa 80mila fedeli e pellegrini hanno riempito l¡¯emiciclo del Bernini, gran parte di via della Conciliazione dal mattino presto e le strade limitrofe. Il Papa li saluta sulla sua jeep bianca poco prima delle 10, lo accolgono cori festanti che pronunciano il suo nome, applaudono al suo passaggio e sventolano bandiere di diverse nazionalità, foulard e cappellini. ¡°Evviva Leone¡±, ¡°Viva il Papa¡± grida la folla gioiosa, tra la quale il Pontefice sosta di tanto in tanto per benedire i bambini che gli vengono accostati. Terminato il giro con la papamobile, Leone lascia il sagrato della basilica vaticana per andare ad indossare i paramenti liturgici e cala il silenzio nella piazza. Poi, alle 10.30 in punto la schola della Cappella Sistina intona il canto d¡¯ingresso.
Il rito dell¡¯aspersione dell¡¯acqua
Celebrazione, quella a cinquanta giorni dalla Pasqua, contraddistinta dall¡¯aspersione dell¡¯acqua benedetta a ¡°ricordo¡± del ¡°Battesimo¡± nella ricorrenza del ¡°battesimo nello Spirito Santo¡± - come lo hanno chiamato i Padri della Chiesa -, che ha dato origine alla missione della Chiesa, all¡¯annuncio della Buona Novella di Cristo da parte degli apostoli. Il Papa compie il rito all¡¯inizio della liturgia, alla quale prendono parte oltre settecento concelebranti, fra cardinali (26), vescovi (26) e sacerdoti.
Vivere da fratelli sostenuti dallo Spirito Santo
Il Pontefice sviluppa la sua omelia prendendo spunto dalle proprio in un giorno di Pentecoste, il 15 maggio 2005 - la Chiesa ¡°deve aprire le frontiere fra i popoli e infrangere le barriere fra le classi e le razze¡± - e spiega che lo Spirito apre le frontiere ¡°dentro di noi¡±, ¡°nelle nostre relazioni¡± e ¡°tra i popoli¡±. Ci consente, cioè, di metterci di fronte a noi stessi, di superare egoismi e di aprirci a ciò che ci circonda; essendo relazione d¡¯amore tra Dio Padre e Gesù Figlio ci insegna a non prevalere sull¡¯altro; insegnandoci ad amare ci permette di annullare le diversità e sperimentare la fratellanza. Per questo il Papa esorta ad invocare ¡°lo Spirito dell¡¯amore e della pace, perché apra le frontiere, abbatta i muri, dissolva l¡¯odio e ci aiuti a vivere¡± da fratelli.
Lo Spirito apre le frontiere dentro di noi
Nell¡¯interiorità di ogni uomo lo Spirito Santo è quel ¡°dono che dischiude¡± all¡¯amore, è ¡°presenza del Signore¡± che scioglie ¡°durezze¡±, ¡°chiusure¡±, ¡°le paure che ci bloccano, i narcisismi che ci fanno ruotare solo intorno a noi stessi¡±, spiega Leone XIV. E allora, nel mondo di oggi, dove continuano a moltiplicarsi ¡°le occasioni di socializzare¡± e corriamo il pericolo ¡°di essere paradossalmente più soli¡± perché ¡°sempre connessi eppure incapaci di ¡®fare rete¡¯, sempre immersi nella folla restando però viaggiatori spaesati e solitari¡±, lo Spirito Santo sfida ¡°in noi, il rischio di una vita che si atrofizza, risucchiata dall¡¯individualismo¡±.
Lo Spirito di Dio ci fa scoprire un nuovo modo di vedere e vivere la vita: ci apre all¡¯incontro con noi stessi oltre le maschere che indossiamo; ci conduce all¡¯incontro con il Signore educandoci a fare esperienza della sua gioia.
Ed è sempre lo Spirito che aiuta a comprendere che ¡°solo se rimaniamo nell¡¯amore riceviamo anche la forza di osservare la sua Parola e quindi di esserne trasformati¡±, aggiunge il Papa. Insomma, lo Spirito ¡°apre le frontiere dentro di noi, perché la nostra vita diventi uno spazio ospitale.
Lo Spirito apre le frontiere nelle nostre relazioni
Essendo lo Spirito ¡°l¡¯amore¡± tra Gesù e il Padre ¡°che viene a prendere dimora in noi¡±, ci rende ¡°capaci di aprirci ai fratelli, di vincere le nostre rigidità, di superare la paura nei confronti di chi è diverso, di educare le passioni che si agitano dentro di noi¡±.
Lo Spirito trasforma anche quei pericoli più nascosti che inquinano le nostre relazioni, come i fraintendimenti, i pregiudizi, le strumentalizzazioni. Penso anche ¨C con molto dolore ¨C a quando una relazione viene infestata dalla volontà di dominare sull¡¯altro, un atteggiamento che spesso sfocia nella violenza, come purtroppo dimostrano i numerosi e recenti casi di femminicidio.
E invece i ¡°frutti¡± che lo Spirito Santo ¡°fa maturare in noi¡± - ¡°amore, gioia, pace, magnanimità, benevolenza, bontà, fedeltà, mitezza, dominio di s顱 - allargano ¡°le frontiere dei nostri rapporti con gli altri¡±, aprendoci anche ¡°apre alla gioia della fraternitࡱ, cosa che, per Leone XIV, è fondamentale nella Chiesa.
Lo Spirito apre le frontiere tra i popoli
Infine, lo Spirito, poiché, come ha detto Cristo, ¡°insegna ogni cosa¡± e anzitutto ¡°incide nei nostri cuori il comandamento dell¡¯amore¡±, ¡°infrange le frontiere e abbatte i muri dell¡¯indifferenza e dell¡¯odio¡±. Inoltre, ¡°ci fa vedere nell¡¯altro il volto di un fratello¡±, prosegue il Papa, e così annulla ¡°le differenze¡±, che ¡°non diventano occasione di divisione e di conflitto, ma un patrimonio comune da cui tutti possiamo attingere, e che ci mette tutti in cammino, insieme, nella fraternità.
Dove c¡¯è l¡¯amore non c¡¯è spazio per i pregiudizi, per le distanze di sicurezza che ci allontanano dal prossimo, per la logica dell¡¯esclusione che vediamo emergere purtroppo anche nei nazionalismi politici.
Pregare perché si dissolva l¡¯odio e regni la pace
Il richiamo ad un¡¯, focalizza l¡¯attenzione sulla realtà contemporanea nella quale ¡°c¡¯è tanta discordia, tanta divisione¡± e Leone XIV ricorda che ¡°siamo tutti collegati eppure ci troviamo scollegati tra di noi, anestetizzati dall¡¯indifferenza e oppressi dalla solitudine¡± e di tutto ciò ¡°sono tragico segno le guerre che agitano il nostro pianeta¡±. Da qui l¡¯invocazione dello Spirito affinché ¡°allarghi gli orizzonti dell¡¯amore e sostenga¡± gli ¡°sforzi per la costruzione di un mondo in cui regni la pace¡±.
In spagnolo, cinese, portoghese, tedesco e hindi le preghiere dei fedeli, levate perché lo Spirito ¡°custodisca la Chiesa nell¡¯unitࡱ rendendola ¡°attenta ai bisogni dei più poveri¡±; ¡°ravvivi nel Papa e in tutti pastori la freschezza dell¡¯annuncio¡±, donando ¡°loro la gioia di servire i più piccoli¡± e sostenendoli ¡°nel loro ministero di governo¡±; ¡°apra il cuore dei governanti e dei cittadini, li guidi alla ricerca della giustizia e della pace, e vinca ogni paura e indifferenza; e ancora perché il Paraclito ¡°colmi dei suoi carismi, movimenti, associazioni e nuove comunitࡱ orientandoli ¡°nella carità verso il prossimo e infine renda tutti ¡°una cosa sola¡± e alimenti in ciascuno ¡°il desiderio di santitࡱ.
Grazie per aver letto questo articolo. Se vuoi restare aggiornato ti invitiamo a iscriverti alla newsletter cliccando qui