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Papa Leone riceve l’omaggio della città di Roma: “Per voi e con voi sono romano”

Nella Piazza dell'Ara Coeli, ai piedi della scalinata del Campidoglio, la cerimonia con il sindaco, Roberto Gualtieri, che ha ribadito l'impegno della città per il Giubileo e le sfide odierne. L'appello del Pontefice: “Roma si distingua sempre anche per quei valori di umanità e civiltà che attingono dal Vangelo la loro linfa”

Salvatore Cernuzio – Città del Vaticano

Alla moltitudine di persone che la sera dell’8 maggio era in Piazza San Pietro per celebrare la sua elezione diceva, citando Sant'Agostino, “con voi sono cristiano, per voi sono vescovo". Oggi pomeriggio ai tanti cittadini romani – tra rappresentanti delle istituzioni, della amministrazione, delle forze dell’ordine e semplici fedeli – che, nel primo pomeriggio, si sono radunati ai piedi della scalinata del Campidoglio per consegnarli l’omaggio della Città, Papa Leone XIV, parafrasando le parole ancora del santo del suo ordine di appartenenza, dice:

“Oggi posso dire che per voi e con voi sono romano!”

Un gesto di affetto

Il Pontefice nord americano, missionario in Perù, dalle radici familiari francesi, spagnole e italiane, oggi assume anche idealmente una nuova ‘identità’, quella di cittadino di Roma, la diocesi di cui oggi inizia ufficialmente il ministero come vescovo e pastore con l’insediamento nella Basilica di San Giovanni in Laterano. La cerimonia in Piazza dell'Ara Coeli si svolge, infatti, poco prima della celebrazione per la presa di possesso della Basilica lateranense. Giunto in auto, il Papa, con la mozzetta e la stola, il Papa raggiunge a piedi il leggio in plexiglass posizionato nella piazza sopra un tappeto rosso con lo stemma di Roma Capitale. Al suo fianco il sostituto per gli Affari generali della Segreteria di Stato, l'arcivescovo Edgar Peña Parra.

L'omaggio della città di Roma a Papa Leone XIV ai piedi della scalinata del Campidoglio
L'omaggio della città di Roma a Papa Leone XIV ai piedi della scalinata del Campidoglio   (@Vatican Media)

Una tradizione antica la breve sosta ai piedi della “casa dell’amministrazione civica e democratica della città”, che è la conferma - come sottolinea il sindaco Roberto Gualtieri nel suo discorso introduttivo - dell’"affetto” che il Pontefice nutre per la Città Eterna. Affetto “del quale le siamo profondamente grati e che ricambiamo con tutta la generosità di cui - lo ha potuto vedere in questi giorni - è capace la nostra città”. Papa Prevost pure, da parte sua, si dice grato del sostegno ricevuto in questi primi attimi di pontificato e in particolare in questo importante giorno.

Sento la grave ma appassionante responsabilità di servire tutte le sue membra, avendo a cuore anzitutto la fede del popolo di Dio, e quindi il bene comune della società

Collaboratori per chi soffre

“Siamo collaboratori, ciascuno nel proprio ambito istituzionale”, aggiunge Papa Leone al sindaco. Da due millenni, infatti, “la Chiesa vive il proprio apostolato in Roma annunciando il Vangelo di Cristo e prodigandosi nella carità”

L’educazione dei giovani e l’assistenza verso chi soffre, la dedizione agli ultimi e la coltivazione delle arti sono espressioni di quella cura per la dignità umana che in ogni tempo dobbiamo sostenere, specialmente verso i piccoli, i deboli e i poveri

Papa Leone XIV in Piazza dell'Ara Coeli
Papa Leone XIV in Piazza dell'Ara Coeli   (@Vatican Media)

La ricchezza di Roma e l'impegno per il Giubileo

Ora nel Giubileo della Speranza, indetto e avviato da Francesco e ancora in corso, la stessa sollecitudine della Chiesa si estende ai pellegrini provenienti da ogni parte del mondo e “si avvale anche dell’impegno profuso dall’Amministrazione Capitolina”. Auspicio del Papa per l’Anno Santo è che “Roma, ineguagliabile per la ricchezza del patrimonio storico e artistico, si distingua sempre anche per quei valori di umanità e civiltà che attingono dal Vangelo la loro linfa vitale”.

Il saluto del sindaco Gualtieri

Al Giubileo ha fatto cenno anche il sindaco Gualtieri nel suo iniziale saluto, parlando di “missioni importanti da affrontare” e menzionando, in particolare, l’evento giubilare dedicato ai giovani del 28 luglio-3 agosto che vedrà giungere migliaia di ragazzi e ragazze nella Capitale. A nome delle autorità, il sindaco ha ribadito pure l’impegno a portare a termine “i tanti cantieri materiali e immateriali avviati, per fare di Roma una città più giusta, più sostenibile e inclusiva”, soprattutto “attenta agli ultimi, ai più fragili”.

“Questa città è pronta ad accompagnarla, per contribuire ad affermare il paradigma di una nuova politica, di nuove relazioni tra popoli e Stati, di un miglioramento del modello sociale”, ha garantito Gualtieri. E ha poi, anche lui, evidenziato “il legame tra la dimensione universale della Chiesa e Roma” che “ha nutrito nei secoli questa città, generando cultura, civiltà, relazioni” ma anche “comuni responsabilità” come la pace. E proprio ricordando l’appello di pace pronunciato per dieci volte da Leone XIV la sera della sua elezione, Gualtieri ha affermato che la pace è “la più forte vocazione universale di Roma”: "Continueremo a lavorare affinché Roma diventi un modello di armonia tra l’uomo e l’ambiente, una città capace di governare i tumultuosi cambiamenti legati alle grandi rivoluzioni in atto, a partire dall’irruzione nelle nostre vite della tecnologia e dell’intelligenza artificiale".

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25 maggio 2025, 16:17