Giovanni Paolo II, Messa a San Pietro nel ricordo dell'attentato
Vatican News
Quarantaquattro anni fa, il 13 maggio del 1981, Giovanni Paolo II rimaneva vittima di un attentato in piazza San Pietro. Per ricordare quell'evento, stasera alle ore 18 nella Basilica vaticana, il cardinale Stanislaw Dziwisz - all'epoca segretario del Pontefice polacco - presiederà una Messa presso la Cattedra di San Pietro, con partecipazione aperta a tutti. Dopo la celebrazione liturgica, si svolgerà una processione dall'altare della cattedra di San Pietro alla tomba di San Giovanni Paolo II.
Proiettili deviati da una mano provvidente
Quel giorno dell'81, alle ore 17.17 Papa Wojytla stava facendo il giro sulla papamobile prima dell'udienza generale del mercoledì, quando improvvisamente si accasciò, ferito dai colpi di pistola esplosi da Ali Agca. Il Papa fu trasferito rapidamente all'ospedale Gemelli di Roma. Fu operato, lottò tra la vita e la morte, e si salvò. Ebbe sempre la convinzione che la Madonna di Fatima, di cui il 13 maggio si celebra la memoria liturgica, avesse "deviato i proiettili" e salvato la sua vita.
L'aiuto della Madre Celeste
Un anno dopo l'attentato, Giovanni Paolo II si recò in visita a Fatima per ringraziare la Vergine. Ai fedeli che lo ascoltavano disse: "Vorrei dirvi in confidenza che quando un anno fa, in piazza San Pietro ci fu l'attentato, quando ripresi conoscenza, i miei pensieri corsero immediatamente a questo Santuario per rendere grazie al Cuore della Madre Celeste. In tutto ciò che è successo, ho visto - e lo ripeterò ancora e ancora - la speciale cura materna di Maria”.
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