Don Mattia Ferrari: accogliere i migranti, esperienza che salva la societ¨¤
Vatican News
Venticinque anni fa Yaguine Coita e Fodé Tounkara, due adolescenti della Guinea Conakry, furono ritrovati morti assiderati nel carrello di un aereo all¡¯aeroporto di Bruxelles. Avevano mirato al cuore dell¡¯Europa per avere una vita migliore, ma trovarono solo la fine drammatica di ogni loro sogno. In loro memoria si è tenuto ieri pomeriggio a Roma un incontro dal titolo ¡°25 anni di politiche migratorie, razzismo e integrazione in Italia e in Europa¡±, organizzato dall¡¯eurodeputato Marco Tarquinio e altre personalità politiche.
Impagliazzo: i migranti, motori di sviluppo
Tra gli interventi, quello di Marco Impagliazzo, presidente della Comunità di Sant¡¯Egidio, che ha ricordato fra l¡¯altro quando oltre nell¡¯89 l¡¯Italia si fermò per l¡¯omicidio di un giovane immigrato, Jerry - Essan Masslo, fuggito dal Sudafrica dell¡¯apartheid. Oggi, ha affermato Impagliazzo, il clima è cambiato, in tanti preferiscono adottare, parlando di immigrati, il paradigma dell¡¯¡±invasione¡±, mentre ¡°autorevoli studi scientifici sottolineano il ruolo dei migranti come fattori necessari per lo sviluppo economico, sociale e culturale¡±.
Un tessuto sociale fraterno salva gli esseri umani
Sulla stessa linea d¡¯onda don Mattia Ferrari, cappellano di Mediterranea Saving Humans, presente all¡¯incontro, che parlando a margine con i media vaticani, ha ribadito che attualmente ¡°siamo fondamentalmente prigionieri di una bugia che abbiamo interiorizzato¡±. ¡°Il nostro Paese - ha osservato il sacerdote - è pieno di tante realtà, tanti, tanti Comuni che sono aperti veramente all'accoglienza, che non significa semplicemente dare un tetto a qualcuno ma significa stabilire relazioni, significa costruire relazioni con le persone in un'ottica appunto di vera fraternitࡱ. Praticandola, ha proseguito, ¡°il tessuto sociale diventa più fraterno e ne beneficiano non solamente le persone migranti accolte ma ne beneficiano tutti, perché quando ci muoviamo nell'orizzonte della fraternità ne veniamo tutti arricchiti¡±. Da qui, ha concluso, ¡°dobbiamo ripartire per salvarci insieme¡±.
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