Il Papa: in Quaresima lasciamo il palcoscenico delle apparenze e torniamo al cuore
Tiziana Campisi - Città del Vaticano
¡°Ritornare al cuore¡±, ¡°all¡¯essenziale¡±, ¡°entrare nel segreto¡±, spogliarsi ¡°dei rivestimenti mondani¡±: è il cammino che Francesco invita a intraprendere nel tempo della Quaresima, ¡°un viaggio dall¡¯esterno all¡¯interno, perché tutto ciò che viviamo, anche la nostra relazione con Dio, non si riduca a esterioritࡱ, ma corrisponda ¡°al nostro sentire¡±. Fare, insomma, come il Poverello di Assisi, ¡°che dopo essersi spogliato abbracciò con tutto sé stesso il Padre che è nei cieli¡±. echeggiano nella basilica romana di Santa Sabina, durante la Messa con il rito dell¡¯imposizione delle ceneri che apre il percorso verso la Pasqua e i cui gesti liturgici sono affidati al cardinale Mauro Piacenza, penitenziere maggiore. A precederla, in un limpido pomeriggio di pieno sole, la processione penitenziale con l¡¯invocazione dei santi partita dalla chiesa di Sant¡¯Anselmo all¡¯Aventino.
Raccogliersi dove sgorgano i sentimenti più intimi
Proprio al teologo vissuto in epoca medievale attinge il Pontefice per esortare al raccoglimento, ad allontanarsi dalle proprie occupazioni e dagli affanni al fine di cercare Dio, per poterne ascoltare la voce, ¡°lì, dove albergano anche tante paure, sensi di colpa e peccati¡± e dove Dio può sanarci e purificarci.
Senza accorgercene, ci ritroviamo a non avere più un luogo segreto in cui fermarci e custodire noi stessi, immersi in un mondo in cui tutto, anche le emozioni e i sentimenti più intimi, deve diventare ¡°social¡± - ma come può essere sociale ciò che non sgorga dal cuore? - Persino le esperienze più tragiche e dolorose rischiano di non avere un luogo segreto che le custodisca: tutto dev¡¯essere esposto, ostentato, dato in pasto alla chiacchiera del momento. Ed ecco che il Signore ci dice: entra nel segreto, ritorna al centro di te stesso.
Togliersi le maschere e abbracciare la verità di noi stessi
Francesco spiega che la Quaresima dev¡¯essere ¡°un bagno di purificazione e di spoliazione¡±, per togliersi ¡°ogni trucco, tutto ciò di cui ci rivestiamo per apparire adeguati, migliori di come siamo¡±.
Ritornare al cuore significa ritornare al nostro vero io e presentarlo così com¡¯è, nudo e spoglio, davanti a Dio. Significa guardarci dentro e prendere coscienza di chi siamo davvero, togliendoci le maschere che spesso indossiamo, rallentando la corsa delle nostre frenesie, abbracciando la vita e la verità di noi stessi. La vita non è una recita, e la Quaresima ci invita a scendere dal palcoscenico della finzione, per tornare al cuore, alla verità di ciò che siamo. Tornare al cuore, tornare alla verità.
Siamo polvere che Dio plasma e custodisce
La cenere che i fedeli ricevono sul capo, ribadisce il Papa, riporta ¡°alla realtà essenziale di noi stessi¡±, è un richiamo ad abbandonare l¡¯¡°armatura che copre il cuore¡± e ¡°la maschera delle apparenze¡± con le quali si resta vuoti e aridi.
Noi siamo polvere, la nostra vita è come un soffio, ma il Signore ¨C Lui e soltanto Lui, e non altro, ¨C non permette che essa svanisca; Egli raccoglie e plasma la polvere che siamo, perché non venga dispersa dai venti impetuosi della vita e non si dissolva nell¡¯abisso della morte.
Impastati dell¡¯amore di Dio che chiama ad amare
Spogliarsi di tutto ciò che ricopre l¡¯interiorità e guardarsi dentro, permette di ¡°scoprire la presenza di un Dio che ti ama da sempre¡±, aggiunge Francesco, di sentirsi amati ¡°di un amore eterno¡±, con la consapevolezza di essere polvere modellata dall¡¯Onnipotente, ¡°da cui risorgeremo per una vita senza fine preparata da sempre per noi¡±.
E se, nella cenere che siamo, arde il fuoco dell¡¯amore di Dio, allora scopriamo che di questo amore siamo impastati e che all¡¯amore siamo chiamati: amare i fratelli che abbiamo accanto, essere attenti agli altri, vivere la compassione, esercitare misericordia, condividere ciò che siamo e ciò che abbiamo con chi è nel bisogno.
Le vie che riconducono all¡¯essenziale della vita cristiana
Rendersi conto di essere frutto dell¡¯amore di Dio e sentirsi interpellati da questo amore permette di non ridurre ¡°a pratiche esteriori¡± l¡¯elemosina, la preghiera e il digiuno, ¡°vie¡±, invece, ¡°che ci riconducono al cuore, all¡¯essenziale della vita cristiana¡±, è la sintesi del Papa, e che ¡°ci rendono capaci di spargere lo stesso amore sulle ¡®ceneri¡¯ di tante situazioni quotidiane¡±, perché possano rinascervi ¡°speranza, fiducia e gioia¡±.
Spazio alla preghiera
E allora, in queste settimane di Quaresima c¡¯è da dare ¡°spazio alla preghiera di adorazione silenziosa", ritornare all'adorazione, di cui abbiamo perso il senso, conclude Francesco, e nell'adorazione "rimanere in ascolto alla presenza del Signore¡±, ¡°Dio di misericordia e di compassione, il Dio del perdono e dell¡¯amore, il Dio della tenerezza e della sollecitudine¡±, come lo chiama Henri Nouwen, lasciando che il suo amore ¡°tocchi i più profondi e nascosti recessi¡± del cuore.
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