Il Papa: fermare ogni guerra, ¡°inutile strage¡±. Un crimine violare il diritto umanitario
Salvatore Cernuzio - Città del Vaticano
È denso di appelli, esortazioni, suppliche e citazioni (a cominciare dalla ¡°guerra inutile strage¡± di Benedetto XV), il discorso di Francesco ai 184 ambasciatori accreditati presso la Santa Sede, quanto dense sono le nubi che oscurano lo scenario geopolitico mondiale. Con i diplomatici, riuniti oggi, 8 gennaio, nell¡¯Aula delle Benedizioni per i tradizionali auguri di inizio anno, Francesco condivide il dolore per l¡¯Ucraina, dove la guerra va ¡°incancrenendosi¡±, l¡¯inquietudine per i drammi nel Caucaso meridionale e in varie regioni dell¡¯Africa, la preoccupazione per la crisi in Nicaragua che investe in particolare la Chiesa cattolica. E condivide lo shock per il conflitto deflagrato in Medio Oriente, dopo le brutalità di Hamas in Israele e la risposta militare nella Striscia di Gaza.
Tutti siamo rimasti scioccati dall¡¯attacco terroristico del 7 ottobre scorso contro la popolazione in Israele, dove sono stati feriti, torturati e uccisi in maniera atroce tanti innocenti e molti sono stati presi in ostaggio. In questo modo non si risolvono le questioni tra i popoli, anzi esse diventano più difficili, causando sofferenza per tutti. Infatti ciò ha provocato una forte risposta militare israeliana a Gaza che ha portato la morte di decine di migliaia di palestinesi, in maggioranza civili, tra cui tanti bambini, ragazzi e giovani, e ha causato una situazione umanitaria gravissima con sofferenze inimmaginabili
Un vero conflitto globale
È insomma un 2024 ¡°che vorremmo di pace e che invece si apre all¡¯insegna di conflitti e divisioni¡±, esordisce Francesco nel suo discorso - uno dei più lunghi e importanti dell¡¯intero anno ¨C in cui elenca uno ad uno i conflitti che sconvolgono il pianeta e piange i milioni di persone che ne fanno le spese: ¡°Uomini, donne, padri, madri, bambini, i cui volti ci sono per lo più sconosciuti e che spesso dimentichiamo¡±.
Il mondo è attraversato da un crescente numero di conflitti che lentamente trasformano quella che ho più volte definito ¡°terza guerra mondiale a pezzi¡± in un vero e proprio conflitto globale
Violazioni del diritto umanitario sono crimini di guerra
Sempre con gli ambasciatori, il Papa guarda pure alle sfide dell¡¯attualità come migrazioni, industria delle armi e "immoralità" di fabbricare e detenere il nucleare, crisi climatica, intelligenza artificiale, maternità surrogata, teoria del gender, antisemitismo, persecuzioni anti-cristiane. Quindi invoca la pace, ¡°via¡± raggiungibile attraverso il dialogo politico-sociale e interreligioso, attraverso l¡¯educazione e soprattutto il pieno rispetto del diritto umanitario, ¡°unica via per la tutela della dignità umana in situazioni di scontro bellico¡±, per cui serve un maggiore impegno della Comunità internazionale.
Non dobbiamo dimenticare che le violazioni gravi del diritto internazionale umanitario sono crimini di guerra, e che non è sufficiente rilevarli, ma è necessario prevenirli
E ¡°anche quando si tratta di esercitare il diritto alla legittima difesa¡±, afferma il Papa, ¡°è indispensabile attenersi ad un uso proporzionato della forza¡±.
Cessate il fuoco e liberazione degli ostaggi, aiuti a Gaza
Le parole del Pontefice sono precedute dal saluto del decano del Corpo diplomatico, l¡¯ambasciatore di Cipro George Poulides. Francesco passa poi al fulcro della sua riflessione, la pace, ¡°in un momento storico in cui ¨C rileva - è sempre più minacciata, indebolita e in parte perduta¡±. Il pensiero è in particolare per Israele e Palestina per cui il Papa, come in ogni intervento pubblico negli ultimi tre mesi, ribadisce la sua preoccupazione e la condanna di ¡°ogni forma di terrorismo ed estremismo¡±.
Ribadisco il mio appello a tutte le parti coinvolte per un cessate-il-fuoco su tutti i fronti, incluso il Libano, e per l¡¯immediata liberazione di tutti gli ostaggi a Gaza. Chiedo che la popolazione palestinese riceva gli aiuti umanitari e che gli ospedali, le scuole e i luoghi di culto abbiano tutta la protezione necessaria
Al contempo il Papa chiede che ¡°la popolazione palestinese riceva gli aiuti umanitari e che gli ospedali, le scuole e i luoghi di culto abbiano tutta la protezione necessaria¡±. Si rivolge quindi alla comunità internazionale perché ¡°percorra con determinazione la soluzione di due Stati, uno israeliano e uno palestinese¡±, come pure di ¡°uno statuto speciale internazionalmente garantito per la Città di Gerusalemme, affinché israeliani e palestinesi possano finalmente vivere in pace e sicurezza¡±.
La Siria non soffra più per le sanzioni, il Libano abbia un presidente
Il conflitto a Gaza destabilizza una regione già fragile e carica di tensioni, evidenzia ancora il Papa, menzionando la popolazione della Siria, per la quale invoca ¡°soluzioni nuove¡± perché ¡°non abbia più a soffrire a causa delle sanzioni internazionali¡±, e il Libano, auspicando il superamento dello ¡°stallo istituzionale¡± che lo mette ancora più in ginocchio: ¡°Il Paese dei Cedri abbia presto un presidente¡±.
Con lo sguardo al continente asiatico, il Papa richiama l¡¯attenzione sul Myanmar e incita a ogni sforzo ¡°per dare speranza a quella terra e un futuro degno alle giovani generazioni¡±, senza dimenticare l¡¯emergenza umanitaria dei Rohingya. In Asia non mancano tuttavia ¡°segni di speranza¡± e il viaggio in Mongolia di settembre ne è stato la dimostrazione, afferma il Pontefice.
Porre fine alla guerra incancrenita in Ucraina
Lo è stato pure quello in Ungheria: un viaggio ¡°nel cuore dell¡¯Europa¡± dove si è avvertita ¡°la vicinanza di un conflitto che non avremmo ritenuto possibile nell¡¯Europa del XXI secolo¡±. È la guerra ¡°su larga scala della Federazione Russa contro l¡¯Ucraina¡±; dopo quasi due anni, ¡°la tanto desiderata pace non è ancora riuscita a trovare posto nelle menti e nei cuori, nonostante le numerosissime vittime e l¡¯enorme distruzione¡±, scandisce Papa Francesco.
Non si può lasciare protrarre un conflitto che va incancrenendosi sempre di più, a detrimento di milioni di persone, ma occorre che si ponga fine alla tragedia in atto attraverso il negoziato, nel rispetto del diritto internazionale
Preoccupazione per il Caucaso e per l'Africa
Ancora, il Papa si dice preoccupato per ¡°la tesa situazione¡± tra Armenia e Azerbaigian, per cui esorta la firma di un Trattato di pace, e per la ¡°sofferenza di milioni di persone per le molteplici crisi umanitarie in cui versano vari Paesi sub-sahariani¡±. A questo si sommano ¡°le conseguenze dei colpi di stato militari¡± in alcuni Paesi (8 in 3 anni, tra cui Mali, Niger e Burkina Faso) e ¡°processi elettorali caratterizzati da corruzione, intimidazioni e violenza¡±. Il Papa rinnova l¡¯appello per la fine dei combattimenti nel Tigray, delle violenze che assillano l¡¯Etiopia e per la stabilità nel Corno d¡¯Africa. Cita poi il Sudan, dove dopo mesi di guerra civile ¡°non si vede ancora una via di uscita¡±, e le situazioni degli sfollati in Camerun, Mozambico, Repubblica Democratica del Congo e Sud Sudan. Paesi, questi ultimi due, visitati a inizio 2022.
Appello per il Nicaragua
Lo sguardo del Successore di Pietro si amplia alle Americhe e in particolare alla situazione in Nicaragua che desta grande ¡°preoccupazione¡±. È una crisi ¡°che si protrae nel tempo con dolorose conseguenze per tutta la società nicaraguense, in particolare per la Chiesa Cattolica¡±, afferma Francesco.
La Santa Sede non cessa di invitare ad un dialogo diplomatico rispettoso per il bene dei cattolici e dell¡¯intera popolazione
I civili non sono "danni collaterali"
Con gli occhi fissi ai tanti, troppi, moderni conflitti, Jorge Mario Bergoglio deplora gli attacchi indiscriminati alla popolazione civile: ¡°Sembra non essere osservato più il discernimento tra obiettivi militari e civili¡± dice, citando come ¡°prova evidente¡± quanto accade in Ucraina e a Gaza. ¡°Forse non ci rendiamo conto che le vittime civili non sono ¡®danni collaterali¡¯. Sono uomini e donne con nomi e cognomi che perdono la vita. Sono bambini che rimangono orfani e privati del futuro. Sono persone che soffrono la fame, la sete e il freddo o che rimangono mutilate a causa della potenza degli ordigni moderni¡±.
Se riuscissimo a guardare ciascuno di loro negli occhi, a chiamarli per nome e ad evocarne la storia personale, guarderemmo alla guerra per quello che è: nient¡¯altro che un¡¯immane tragedia e ¡®un¡¯inutile strage¡¯, che colpisce la dignità di ogni persona su questa terra
Immorale fabbricare e detenere armi nucleari
Ma se queste guerre continuano è anche grazie all¡¯enorme disponibilità di armi, evidenzia il Papa. ¡°Occorre perseguire una politica di disarmo poiché è illusorio pensare che gli armamenti abbiano un valore deterrente¡±. La disponibilità di armi ne incentiva, anzi, uso e produzione. E le armi ¡°creano sfiducia e distolgono risorse¡±.
Quante vite si potrebbero salvare con le risorse oggi destinate agli armamenti? Non sarebbe meglio investirle in favore di una vera sicurezza globale?
Il Papa rilancia la proposta di ¡°un Fondo mondiale per eliminare finalmente la fame e promuovere uno sviluppo sostenibile dell¡¯intero pianeta¡±. Torna poi a puntare il dito contro arsenali nucleari e ordigni sempre più sofisticati e distruttivi, ribadendo per l¡¯ennesima volta ¡°l¡¯immoralità di fabbricare e detenere armi nucleari¡±. Infine auspica che si giunga presto alla ripresa dei negoziati per il riavvio del cosiddetto Accordo sul nucleare iraniano.
Fame e sfruttamento delle risorse, causa di conflitti
Tutto questo non sarebbe comunque sufficiente per il perseguimento della pace, perché, annota il Papa, ¡°occorre estirpare alla radice le cause delle guerre¡±. Prima fra tutte la fame, poi lo sfruttamento delle risorse naturali, ¡°che arricchisce pochi, lasciando nella miseria e nella povertà intere popolazioni¡±. È vero che ci sono ¡°disastri che la mano dell¡¯uomo non può controllare¡±, osserva Francesco, come i terremoti in Marocco, Cina, Turchia, Siria o l¡¯alluvione in Libia. ¡°Vi sono però i disastri che sono imputabili anche all¡¯azione o all¡¯incuria dell¡¯uomo e che contribuiscono gravemente alla crisi climatica in atto¡±. Uno su tutti, la deforestazione dell'Amazzonia.
La Cop28 e il multilateralismo attraverso la questione climatica
Il pensiero, in tal senso, va alla Cop28 di Dubai, alla quale il Papa non ha potuto partecipare a causa di una bronchite acuta. Per Francesco è stato ¡°un passo incoraggiante¡± l¡¯adozione del documento finale perché ¡°rivela che, di fronte alle tante crisi che stiamo vivendo, vi è la possibilità di rivitalizzare il multilateralismo attraverso la gestione della questione climatica globale¡±.
I migranti, immane tragedia
I temi di guerre, povertà, abuso della casa comune, introducono quello del fenomeno migratorio: sono queste infatti le principali cause che costringono migliaia di persone ¡°ad abbandonare la propria terra alla ricerca di un futuro di pace e sicurezza¡±. Il Papa passa in rassegna le frontiere mondiali dei flussi migratori: dal Sahara alla foresta del Darién fino al Mediterraneo, divenuto nell¡¯ultimo decennio ¡°un grande cimitero¡± con il susseguirsi di tragedie causate anche da ¡°trafficanti di esseri umani senza scrupoli¡±. Come a Marsiglia, Francesco chiede che il Mare Nostrum diventi ¡°un laboratorio di pace¡± e che, dinanzi a questa ¡°immane tragedia¡±, nessuno si trinceri ¡°dietro la paura di una ¡®invasione¡¯¡±.
Dimentichiamo facilmente che abbiamo davanti persone con volti e nomi e tralasciamo la vocazione propria del Mare Nostrum, che non è quella di essere una tomba, ma un luogo di incontro e di arricchimento reciproco fra persone, popoli e culture
Nessun Paese sia solo nella sfida delle migrazioni
Ciò non toglie, chiarisce il Papa, che ¡°la migrazione debba essere regolamentata¡± nel rispetto della cultura, della sensibilità e della sicurezza dei Paesi che si fanno carico di accoglienza e integrazione. D¡¯altra parte, occorre pure richiamare ¡°il diritto di poter rimanere nella propria Patria¡±. L¡¯importante, aggiunge il Pontefice, è che dinanzi a questa sfida nessun Paese venga ¡°lasciato solo¡±
Né alcuno può pensare di affrontare isolatamente la questione attraverso legislazioni più restrittive e repressive, approvate talvolta sotto la pressione della paura o per accrescere il consenso elettorale
In tal senso, il Papa dice di accogliere ¡°con soddisfazione¡± l¡¯adozione dell¡¯UE del nuovo Patto sulla Migrazione e l¡¯Asilo, del quale comunque rileva ¡°alcuni limiti¡± specialmente per ciò che concerne ¡°il riconoscimento del diritto d¡¯asilo¡± e ¡°il pericolo di detenzioni arbitrarie¡±.
Maternità surrogata, pratica deprecabile
¡°La via della pace esige il rispetto della vita¡±, afferma poi Francesco nel discorso, ¡°di ogni vita umana, a partire da quella del nascituro nel grembo della madre, che non può essere soppressa, né diventare oggetto di mercimonio¡±. Al riguardo, il Papa definisce ¡°deprecabile¡± la cosiddetta maternità surrogata, ¡°fondata sullo sfruttamento di una situazione di necessità materiale della madre¡±.
Un bambino è sempre un dono e mai l¡¯oggetto di un contratto
Tale pratica andrebbe proibita ¡°a livello universale¡±, secondo il Papa. Che esprime rammarico pure per il fatto che, specie in Occidente, si sta persistentemente diffondendo ¡°una cultura della morte, che, in nome di una finta pietà, scarta bambini, anziani e malati¡±. La vita umana va rispettata sempre, insiste, perché essa è via di pace.
La teoria del gender "pericolosissima"
Via di pace è anche ¡°il rispetto dei diritti umani¡±, così come chiaramente formulati nella Dichiarazione Universale dei Diritti Umani di cui ricorre il 75° anniversario. ¡°Purtroppo ¨C osserva Papa Bergoglio - i tentativi compiuti negli ultimi decenni di introdurre nuovi diritti, non pienamente consistenti rispetto a quelli originalmente definiti e non sempre accettabili, hanno dato adito a colonizzazioni ideologiche¡±. Tra queste si annovera la teoria del gender, ¡°pericolosissima perché cancella le differenze nella pretesa di rendere tutti uguali¡±.
Tali colonizzazioni ideologiche provocano ferite e divisioni tra gli Stati, anziché favorire l¡¯edificazione della pace
Rinvigorire le strutture di diplomazia multilaterale oggi indebolite
Il dialogo, invece, dev¡¯essere l¡¯anima della Comunità internazionale. Il Papa lamenta in tal senso l¡¯¡°indebolimento¡± delle strutture di diplomazia multilaterale create dopo il secondo conflitto mondiale per favorire sicurezza e cooperazione e che invece oggi ¡°non riescono più a unire tutti i loro membri intorno a un tavolo¡±.
C¡¯è il rischio di una ¡°monadologia¡± e della frammentazione in ¡°club¡± che lasciano entrare solo Stati ritenuti ideologicamente affini. Anche quegli organismi finora efficienti, concentrati sul bene comune e su questioni tecniche, rischiano una paralisi a causa di polarizzazioni ideologiche, venendo strumentalizzati da singoli Stati
Importante che i giovani vadano alle urne
In tema di politica, Papa Francesco rammenta che il 2024 vedrà molti Stati sotto elezioni: ¡°Un momento fondamentale della vita di un Paese, poiché consentono a tutti i cittadini di scegliere responsabilmente i propri governi¡±. È perciò importante ¨C rimarca - che i cittadini, specialmente i giovani chiamati alle urne per la prima volta, ¡°avvertano come loro precipua responsabilità quella di contribuire all¡¯edificazione del bene comune, attraverso una partecipazione libera e consapevole alle votazioni¡±.
Libertà religiosa e rispetto delle minoranze
Spazio anche al tema del dialogo interreligioso, quindi della tutela della libertà religiosa e del rispetto delle minoranze. Mentre cresce "il numero di Paesi che adottano modelli di controllo centralizzato sulla libertà di religione, con l¡¯uso massiccio di tecnologia¡±, in altri luoghi - denuncia Francesco - le comunità religiose minoritarie sono ¡°a rischio di estinzione¡±, a causa di ¡°una combinazione di azioni terroristiche, attacchi al patrimonio culturale e misure più subdole come la proliferazione delle leggi anti-conversione, la manipolazione delle regole elettorali e le restrizioni finanziarie¡±.
No all'antisemitismo
Situazioni preoccupanti come è ¡°preoccupante¡± l¡¯aumento degli atti di antisemitismo verificatisi negli ultimi mesi.
Ancora una volta sono a ribadire che questa piaga va sradicata dalla società, soprattutto con l¡¯educazione alla fraternità e all¡¯accoglienza dell¡¯altro
Oltre 360 milioni di cristiani vittime di persecuzioni
Parimenti il Pontefice denuncia la crescita di persecuzione e discriminazione nei confronti dei cristiani, soprattutto negli ultimi dieci anni, che riguarda non di rado ¡°fenomeni di lenta marginalizzazione ed esclusione dalla vita politica e sociale e dall¡¯esercizio di certe professioni che avvengono anche in terre tradizionalmente cristiane¡±. In generale sono oltre 360 milioni i cristiani vittime a causa della propria fede e sempre di più quelli ¡°costretti a fuggire dalle proprie terre d¡¯origine¡±.
Un uso etico delle nuove tecnologie
Per sanare queste ferite, il Papa chiama in causa l¡¯educazione quale ¡°principale investimento sul futuro e sulle giovani generazioni¡± e, insieme, l¡¯¡°uso etico delle nuove tecnologie¡± che possono facilmente diventare strumenti di divisione o fake news, ma anche ¡°mezzo di incontro¡± e ¡°scambi reciproci¡±. Il Papa esorta a ¡°una riflessione attenta¡± a livello nazionale e internazionale, politico e sociale, perché ¡°lo sviluppo dell¡¯intelligenza artificiale si mantenga al servizio dell¡¯uomo¡±. In tale prospettiva sono di particolare rilevanza le due Conferenze Diplomatiche dell¡¯Organizzazione Mondiale della Proprietà Intellettuale che avranno luogo nel 2024 e alle quali la Santa Sede parteciperà come Stato membro.
Speciale attenzione va prestata alla tutela del patrimonio genetico umano, impedendo che si realizzino pratiche contrarie alla dignità dell¡¯uomo, quali la brevettabilità del materiale biologico umano e la clonazione di esseri umani
Sguardo al Giubileo
A concludere il discorso uno sguardo al Giubileo che inizierà nel Natale 2024. ¡°Forse oggi più che mai abbiamo bisogno dell¡¯anno giubilare¡±, chiosa il Papa. Di fronte a sofferenze e disperazione, ¡°di fronte ai nostri giovani, che invece di sognare un futuro migliore si sentono spesso impotenti e frustrati¡±, di fronte alla ¡°oscurità di questo mondo¡±, il Giubileo ¡°è l¡¯annuncio che Dio non abbandona mai il suo popolo e tiene sempre aperte le porte del suo Regno¡±. Magari, conclude il Papa, potrà essere per cristiani e non solo ¡°il tempo in cui una nazione non alzerà più la spada contro un¡¯altra, né si imparerà più l¡¯arte della guerra¡±.
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