Francesco: la malattia dell¡¯indifferenza si cura col prendersi cura a vicenda
Tiziana Campisi ¨C Città del Vaticano
La comunione dei beni, le donazioni dei propri averi, le distribuzioni a favore dei bisognosi hanno caratterizzato la comunità cristiana sin dai suoi albori, segno concreto di uno ¡°stile di vita improntato al Vangelo¡±. Questa dinamica sussiste ancora oggi ¡°nella vita della Chiesa e, attraverso di essa, nella societࡱ, fa notare Papa Francesco incontrando, nella Sala Clementina del palazzo apostolico, i partecipanti al convegno ¡°¡®Avevano ogni cosa in comune¡¯. Il Sovvenire nel Cammino sinodale¡±, organizzato dal Servizio per la promozione del sostegno economico alla Chiesa Cattolica della Conferenza episcopale italiana. Questo servizio, questo ¡°sovvenire¡±, richiede ¡°corresponsabilità e partecipazione¡± che, spiega il Papa nel suo , ¡°aiutano a costruire una Chiesa più solidale e più unita¡±. (Ascolta il servizio con la voce del Papa)
Sostenersi a vicenda
Come ¡°membra del Corpo di Cristo¡±, legati ¡°indissolubilmente al Signore e nello stesso tempo gli uni agli altri¡±, essere corresponsabili, chiarisce Francesco, significa che ¡°nella Chiesa nessuno dev¡¯essere solo spettatore o peggio ancora ai margini¡±, ma che ¡°ciascuno deve sentirsi parte attiva di un¡¯unica grande famiglia¡±. E allora la corresponsabilità ¡°è l¡¯antidoto contro ogni forma di discriminazione, contro la tendenza a voler primeggiare a tutti i costi, a guardare solo a sé stessi e non a chi ci sta accanto¡±. È il sostenersi a vicenda dei cristiani, è ¡°amare, essere comunità e condividere ciò che si ha, anche i beni materiali e il denaro, perché a nessuno manchi il giusto sostentamento¡±. E corresponsabilità è anche il contrario dell¡¯indifferenza, aggiunge il Pontefice.
Credo che questa è la malattia più brutta che possiamo avere: diventare indifferenti, asettici ai problemi degli altri, come quei due ecclesiastici che sono passati davanti al povero uomo che è stato ferito dai ladri. L¡¯indifferenza: guardare ma non vedere e non voler vedere.
Rischiare, camminare, incontrare
E poi la corresponsabilità implica la partecipazione, prosegue il Papa, non rimanere statici, semplici spettatori della vita.
Bisogna prendere l¡¯iniziativa, bisogna rischiare, camminare, incontrare. Solo così possiamo far crescere comunità con il volto di madre e uno stile di fraternità effettiva, dove tutti hanno ¡°un cuore solo e un¡¯anima sola¡± e fra loro tutto è comune. Il Sovvenire è un modo concreto di esprimere la partecipazione, di rendere presente quel vincolo di amore che ci lega gli uni agli altri.
Figli dell¡¯unico Padre in comunione tra loro
Francesco sottolinea che ¡°non esistono cristiani di ¡®serie A¡¯ e di ¡®serie B¡¯¡±, che ¡°tutti siamo figli dell¡¯unico Padre, fratelli e sorelle¡± e che occorre ¡°mettere da parte certi modelli sbagliati che tendono a dividere¡± le comunità. Perché ¡°solo insieme, nell¡¯armonia delle diversità, si può testimoniare la bellezza dell¡¯amore che libera¡±, si dona e ¡°permette di uscire dalle dinamiche negative dell¡¯egoismo, dei conflitti, delle contrapposizioni.
La corresponsabilità e la partecipazione edificano e sostengono la comunione; a sua volta, questa motiva e spinge a partecipare e ad essere corresponsabili. Lo state sperimentando in questi primi due anni di Cammino sinodale dedicati all¡¯ascolto. Teniamo sempre presente la parola del Signore: ¡°Da questo tutti sapranno che siete miei discepoli: se avete amore gli uni per gli altri¡±.
Tutto nella Chiesa è per la missione
A quanti si occupano della promozione del sostengo economico alla Chiesa cattolica, il Papa chiede di essere ¡°segno concreto di unione e di amore¡±, perché ¡°se manca la comunione, viene meno la motivazione e si alimenta la burocrazia¡±. Rimarca, poi, l¡¯importanza delle ¡°parole-chiave del Sinodo: comunione, partecipazione, missione¡±, ricordando, in particolare, ¡°che tutto nella Chiesa è per la missione¡±; e lo è anche il ¡°Sovvenire¡±, che sostiene le comunità missionarie. Tutto ciò, conclude Francesco fa ¡°trasparire la realtà di una Chiesa ¡®estroversa¡¯, che cerca di assomigliare al modello evangelico del buon samaritano¡±.
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