Francesco: »å¾±²õ²¹²ú¾±±ô¾±³Ù¨¤ al centro dell'attenzione di tutti, ¨¨ un obiettivo di civilt¨¤
Tiziana Campisi ¨C Città del Vaticano
¡°Ogni persona umana è preziosa, ha un valore che non dipende da quello che ha o dalle sue abilità, ma dal semplice fatto che è persona, immagine di Dio¡±. Lo ribadisce Papa Francesco nel suo all¡¯Istituto Serafico di Assisi - Ente Ecclesiastico senza scopo di lucro che promuove e svolge attività riabilitativa, psicoeducativa e assistenza socio-sanitaria per bambini e giovani adulti con disabilità, che quest¡¯anno celebra il 150.mo anniversario di fondazione -, ricevuto in udienza. (Ascolta il servizio con la voce del Papa)
Nell¡¯Aula Paolo VI si sono ritrovati insieme una rappresentanza dei ragazzi assistiti dal Serafico, i loro genitori, dipendenti, volontari, sostenitori, i Padri Rogazionisti, che hanno gestito l¡¯Opera per più di quaranta anni, le suore Elisabettine Bigie, monsignor Domenico Sorrentino, vescovo di Assisi, e i francescani del Sacro Convento. Ad accogliere il Pontefice un lungo applauso e il saluto della presidente del Serafico Francesca Di Maolo con gli auguri per i 52 anni dell¡¯ordinazione sacerdotale celebrati oggi.
La vita sempre degna di essere vissuta
Prendendo la parola e il fondatore, San Ludovico da Casoria che, ispirandosi all¡¯amorevole attenzione di San Francesco verso i malati e gli emarginati, volle dar vita a un Istituto per ciechi e sordomuti. Il Pontefice rimarca che ¡°se la disabilità o la malattia rendono la vita più difficile, questa non è meno degna di essere vissuta, e vissuta fino in fondo¡±:
È importante guardare al disabile come a uno di noi, che deve stare al centro della nostra cura e della nostra premura, e anche al centro dell¡¯attenzione di tutti e della politica. È un obiettivo di civiltà. Adottando questo principio, ci si accorge che la persona con disabilità non solo riceve, ma dà. Prendersene cura non è un gesto a senso unico, ma uno scambio di doni.
L¡¯aiuto a chi ha più bisogno
Per il Papa è un principio che vale per tutti, perché è nella ¡°coscienza, che ci fa sentire la nostra condizione di unità tra tutti gli esseri umani¡±. È quel ¡°vincolo di fraternitࡱ di cui Francesco parla nell¡¯Enciclica Fratelli tutti, firmata proprio ad Assisi:
Occorre pertanto che di questo principio si prenda piena coscienza e se ne sviluppino le conseguenze, anche quando si tratta di distribuire la ricchezza comune, perché non capiti che proprio chi ha più bisogno di soccorso ne resti privo.
La solidarietà della gente e il contributo delle istituzioni
Il pensiero di Francesco va anche alle ¡°tante strutture¡± che svolgono servizi come quelli offerti dal Serafico di Assisi, che ¡°talvolta fanno fatica a sopravvivere o a rendere al meglio le loro prestazioni¡± e per i quali ¡°è necessaria la solidarietà di tante persone¡±:
Ma lo Stato e la pubblica amministrazione devono fare la loro parte. Non si possono lasciare sole tante famiglie costrette a lottare per sostenere dei ragazzi in difficoltà, con la grande preoccupazione del futuro che li attende quando non potranno più seguirli.
L¡¯amore, la logica che muove il Serafico
Il Papa rimarca poi il particolare legame che si istaura con i genitori dei ragazzi di cui il Serafico si prende cura ed evidenzia che ¡°i servizi dell¡¯Istituto non si riducono all¡¯assistenza professionale, ma assicurano a ciascuno un¡¯attenzione personalizzata, attenta, premurosa¡±. Questo perché ¡°la logica del ¡®Serafico¡¯ è l¡¯amore, quello che si impara dal Vangelo alla scuola di San Francesco e di San Ludovico; l¡¯amore che sa leggere negli occhi o nei gesti, anticipa i desideri, non si arrende di fronte alle fatiche, trova ogni giorno la forza di ricominciare, e gioisce di ogni pur minimo progresso della persona assistita¡±.
In linea con Economy of Francesco
Concludendo, Francesco cita la scuola socio-politica nata nell¡¯Istituto allo scopo di ¡°stimolare la società a ripensarsi a partire dagli ultimi¡± mettendo in luce quanto bene si inserisca ¡°nel quadro dell¡¯iniziativa Economy of Francesco, contribuendo a rinnovare l¡¯economia nella giustizia e nella solidarietࡱ. Infine l'invito a quanti sono impegnati nell¡¯Istituto di Assisi ad andare avanti sulle orme dei Santi, auspicando che il loro lavoro ¡°abbia sempre il sapore e la letizia della missione¡±.
Al termine del suo discorso il Papa si è intrattenuto a lungo con i giovani pazienti del Serafico, i loro genitori, religiosi, personale dell¡¯Istituto e i tutti i presenti nell¡¯Aula Paolo VI. Calorosa e affettuosa l¡¯accoglienza ricevuta da Francesco, che non ha dimenticato nessuno, e diversi i doni che gli sono stati consegnati mentre un coro ha accompagnato l'intero incontro.
Il saluto della presidente dell¡¯Istituto
A precedere le parole del Pontefice il saluto della presidente del Serafico di Assisi Francesca Di Maolo, che ha definito i 150 anni dell¡¯Istituto ¡°un viaggio in mare aperto, spinti dall¡¯amore sulla via della fraternitࡱ. ¡°La nostra missione a volte stride con la cultura dominante - ha aggiunto -. In tempi di crisi economica, a causa delle ristrettezze delle risorse, l¡¯accesso ai servizi sanitari viene garantito in base ai risultati di salute che possono generare. È in atto una pericolosa deriva culturale, secondo cui ¡®l¡¯inguaribile è incurabile¡¯ - ha proseguito -. Questa conclusione è aberrante: dell¡¯inguaribile ci si può sempre prendere cura! Accanto ai nostri ragazzi abbiamo imparato che anche in un corpo immobile c¡¯è un¡¯anima capace di volare se c¡¯è qualcuno al suo fianco¡±.
Francesca Di Maolo ha sottolineato che ¡°il Serafico non è un¡¯officina dove si ripara una parte malfunzionante di una macchina¡±, che l¡¯impegno dell¡¯Istituto va oltre e che ¡°il prendersi cura inizia prima dell¡¯atto medico e assistenziale¡±, nasce e cresce nella relazione e ¡°si esprime anche nell¡¯attenzione per la bellezza, la musica, l¡¯arte, la preghiera, gli affetti¡±. Poi la presidente del Serafico ha ringraziato Francesco ¡°per i suoi continui appelli sull¡¯importanza dell¡¯accessibilità alle cure¡± e ha evidenziato che ¡°il diritto per tutti all¡¯accesso alle cure, al lavoro e all¡¯istruzione sono i capisaldi su cui si fondano la democrazia sostanziale, la civiltà e il benessere di un Paese¡±.
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