Il Papa alle suore: siete presenza viva nella Chiesa in quanto donne e battezzate
Salvatore Cernuzio - Città del Vaticano
¡°In quanto donne e battezzate¡±, siete una presenza ¡°viva¡± e ¡°insostituibile¡± nella Chiesa. Francesco accoglie e incoraggia la missione delle Suore della Carità, congregazione intitolata alla santa francese Giovanna Antida Thouret, che da anni si dedica all¡¯istruzione e all¡¯educazione dei giovani ma anche all¡¯assistenza di ammalati e carcerati. Proprio questa ¡°sollecitudine¡± per i poveri è la missione che il Papa invita a proseguire, specialmente nell¡¯ambito del percorso sinodale, il cui avvio, ieri, ha coinciso con l¡¯apertura del 21.mo Capitolo generale delle Suore della Carità, rimandato dallo scorso anno. Una felice coincidenza, secondo il Pontefice, che evidenzia ¡°che l¡¯impegno che ci assumiamo come Chiesa di crescere nella sinodalità è uno stimolo forte anche per gli Istituti di vita consacrata¡±.
Il contributo delle suore
Il Papa richiama l¡¯immagine di Gesù che percorre le strade della Galilea, della Samaria e della Giudea: ¡°Con lui ci sono i discepoli, e tra loro molte donne; di alcune conosciamo anche i nomi".
Mi piace pensare che voi consacrate siete un prolungamento di quella presenza femminile che camminava con Gesù e con i Dodici, condividendo la missione e dando il proprio peculiare apporto.
E qual è, esattamente, l¡¯apporto che possono offrire le Suore della Carità: ¡°In che modo più specificamente partecipate a questo cammino? Qual è il vostro contributo originale?¡±, domanda Papa Francesco, lasciando il duplice quesito aperto, senza ¡°risposte già pronte, preconfezionate¡±, perché "le risposte che non sono preconfezionate sono le migliori".
Il Battesimo, "la radice di tutto"
Una risposta è contenuta, tuttavia, nel tema scelto per il Capitolo: Ripartire da Betania, con la sollecitudine di Marta e l¡¯ascolto di Maria. Esso mette infatti in risalto la presenza di due donne, Marta e Maria, coi loro nomi e i loro volti. ¡°Due discepole che hanno avuto un posto molto importante nella vita di Gesù e dei Dodici, lo si vede bene nei Vangeli¡±, sottolinea il Papa.
Proprio il Battesimo è la ¡°base¡± e la ¡°radice di tutto¡±, rimarca il Pontefice. A partire da questa radice ¡°Dio ha fatto crescere in voi la pianta della vita consacrata, secondo il carisma di Santa Giovanna Antida¡±.
Sollecitudine e ascolto
Sempre il tema del Capitolo contiene poi due parole fondamentali nel contesto del cammino sinodale: ¡°Sollecitudine¡± e ¡°ascolto¡±. ¡°In particolare, sollecitudine verso i poveri e ascolto dei poveri¡±, afferma Papa Francesco, ¡°qui voi siete maestre¡±:
Siete maestre non con le parole, ma con i fatti, con la storia di tante vostre sorelle che hanno dato la vita per questo, nella sollecitudine e nell¡¯ascolto vicino alle persone anziane, malate, emarginate; vicino ai piccoli, agli ultimi con la tenerezza e la compassione di Dio. Questo edifica la Chiesa, la fa camminare nella via di Cristo che è la via della carità.
Vicinanza, compassione, tenerezza
Distaccandosi poi dal discorso scritto, Francesco si sofferma sulla testimonianza che le Suore della Carità con il loro servizio offrono quotidianamente: "È una testimonianza all¡¯essere vicini agli ultimi, con tenerezza e compassione", dice. "Lo stile di Dio è questo: vicinanza, tenerezza e compassione":
Sempre Dio fa così. Nella misura che noi facciamo lo stesso, saremo più simili a essere pastori come Dio. Non dimenticatevi questo: sempre vicinanza, sempre compassione e sempre tenerezza.
Il saluto a chi "torna alla strada"
Infine il Pontefice augura alla superiora generale neo-eletta "un servizio sereno e fruttuoso", mentre ringrazia la superiora Nunzia De Gori e le consigliere uscenti per il lavoro svolto: "Mi è piaciuto quello che ha detto la (anteriora) superiora generale: 'Torno alla strada': è bello, è bello, con la gente".
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