ÐÓMAPµ¼º½

Cerca

Incontro del Papa con un gruppo di poveri Incontro del Papa con un gruppo di poveri 

Messaggio Papa per Giornata dei poveri: impegno senza protagonismi

La ±è´Ç±¹±ð°ù³Ù¨¤ ¨¨ creata da peccati che generano conseguenze drammatiche: di fronte ad una certa ¡°fobia¡± per i poveri rispondiamo con l¡¯impegno e la collaborazione con altre realt¨¤ di solidariet¨¤. E¡¯ il senso del Messaggio del Papa per la Giornata mondiale dei poveri del prossimo 18 novembre

Giada Aquilino - Città del Vaticano

In un mondo in cui, seppur ¡°immersi in tante forme di povertࡱ, spesso si eleva ¡°la ricchezza a primo obiettivo¡± e molte iniziative sono ¡°rivolte più a compiacere noi stessi che a recepire davvero il grido del povero¡±, la comunità cristiana è chiamata a ¡°dare un segno di vicinanza e di sollievo¡± a coloro che sono nel bisogno e ¡°sono sotto i nostri occhi¡±, collaborando anche ¡°con altre realtࡱ di solidarietà. Così il Papa nel per la seconda Giornata mondiale dei poveri, che quest¡¯anno ricorre il 18 novembre, sul tema: ¡°Questo povero grida e il Signore lo ascolta¡±. L¡¯iniziativa, letta come ¡°un momento privilegiato di nuova evangelizzazione¡±, era stata istituita da Francesco a conclusione del Giubileo della Misericordia e fissata nella XXXIII Domenica del tempo ordinario, con la . Adesso si ribadisce come essa sia una ¡°una piccola risposta¡± ai poveri ¡°perché non pensino che il loro grido sia caduto nel vuoto¡±, ma siano accolti ¡°all¡¯insegna della gioia¡±.

Spesso la collaborazione con altre realtà, che sono mosse non dalla fede ma dalla solidarietà umana, riesce a portare un aiuto che da soli non potremmo realizzare. Riconoscere che, nell¡¯immenso mondo della povertà, anche il nostro intervento è limitato, debole e insufficiente conduce a tendere le mani verso altri, perché la collaborazione reciproca possa raggiungere l¡¯obiettivo in maniera più efficace.

Coniugare diverse esperienze e umiltà

Siamo mossi ¡°dalla fede e dall¡¯imperativo della caritࡱ - scrive il Pontefice soffermandosi sui verbi gridare, rispondere e liberare - ma ¡°sappiamo riconoscere altre forme di aiuto e solidarietà che si prefiggono in parte gli stessi obiettivi¡±: purché, sottolinea, ¡°non trascuriamo quello che ci è proprio, cioè condurre tutti a Dio e alla santitࡱ.

Il dialogo tra le diverse esperienze e l¡¯umiltà di prestare la nostra collaborazione, senza protagonismi di sorta, è una risposta adeguata e pienamente evangelica che possiamo realizzare.

Povertà creata da mali antichi, oggi c¡¯è fobia

D¡¯altra parte, aggiunge, la povertà non è cercata, ma è ¡°creata dall¡¯egoismo, dalla superbia, dall¡¯avidità e dall¡¯ingiustizia¡±, mali ¡°antichi quanto l¡¯uomo¡±, pur sempre ¡°peccati che coinvolgono tanti innocenti, portando a conseguenze sociali drammatiche¡±. Non a caso il Papa ricorda una certa ¡°fobia¡± contemporanea per i poveri, considerati anche come ¡°gente portatrice di insicurezza, instabilità, disorientamento dalle abitudini quotidiane e, pertanto, da respingere e tenere lontani¡±. Davanti ai poveri, ¡°non si tratta di giocare per avere il primato di intervento¡±, riflette Francesco: piuttosto ¡°possiamo riconoscere umilmente che è lo Spirito a suscitare gesti che siano segno della risposta e della vicinanza di Dio.

¡°Quando troviamo il modo per avvicinarci ai poveri, sappiamo che il primato spetta a Lui, che ha aperto i nostri occhi e il nostro cuore alla conversione. Non è di protagonismo che i poveri hanno bisogno, ma di amore che sa nascondersi e dimenticare il bene fatto. I veri protagonisti sono il Signore e i poveri. Chi si pone al servizio è strumento nelle mani di Dio per far riconoscere la sua presenza e la sua salvezza.¡±

Il Signore ascolta gli oppressi da politiche indegne

Il Signore, assicura il Pontefice, ¡°ascolta i poveri¡±, ¡°quanti vengono calpestati nella loro dignità e, nonostante questo, hanno la forza di innalzare lo sguardo verso l'alto per ricevere luce e conforto¡±, ¡°coloro che vengono perseguitati in nome di una falsa giustizia, oppressi da politiche indegne di questo nome e intimoriti dalla violenza¡±. Sulla scia di San Paolo, il Papa parla dell¡¯¡°atteggiamento evangelico¡± nei confronti dei membri più deboli e bisognosi della comunità cristiana, soprattutto di fronte ai percorsi che ¡°anche oggi conducono a forme di precarietࡱ, come ¡°la mancanza di mezzi basilari di sussistenza, la marginalità quando non si è più nel pieno delle proprie forze lavorative, le diverse forme di schiavitù sociale, malgrado i progressi compiuti dall¡¯umanitࡱ. Francesco esorta a non avere ¡°sentimenti di disprezzo e di pietismo¡± verso i bisognosi, bensì a ¡°rendere loro onore¡±, ¡°dare loro la precedenza¡±, perché ¡°sono una presenza reale di Gesù in mezzo a noi¡±. Ed è qui, evidenzia Francesco, che si comprende ¡°quanto sia distante il nostro modo di vivere da quello del mondo, che - nota - loda, insegue e imita coloro che hanno potere e ricchezza, mentre emargina i poveri e li considera uno scarto e una vergogna¡±. In fondo una parola di speranza diventa ¡°l¡¯epilogo naturale a cui la fede indirizza¡±.

Spesso sono proprio i poveri a mettere in crisi la nostra indifferenza, figlia di una visione della vita troppo immanente e legata al presente. Il grido del povero è anche un grido di speranza con cui manifesta la certezza di essere liberato. La speranza fondata sull¡¯amore di Dio che non abbandona chi si affida a Lui.

Il silenzio dell¡¯ascolto

Nella misura in cui, scrive il Pontefice, si riesce a ¡°dare il giusto e vero senso alla ricchezza¡±, si cresce ¡°in umanitࡱ e si diventa capaci di ¡°condivisione¡±, nel ¡°silenzio dell¡¯ascolto¡±.

Si è talmente intrappolati in una cultura che obbliga a guardarsi allo specchio e ad accudire oltremisura sé stessi, da ritenere che un gesto di altruismo possa bastare a rendere soddisfatti, senza lasciarsi compromettere direttamente.

L¡¯uno verso l¡¯altro

L¡¯invito è a sentirci tutti ¡°debitori¡± nei confronti dei poveri, perché ¡°tendendo reciprocamente le mani l¡¯uno verso l¡¯altro, si realizzi l¡¯incontro salvifico che sostiene la fede, rende fattiva la carità e abilita la speranza a proseguire sicura nel cammino verso il Signore che viene¡±.

Grazie per aver letto questo articolo. Se vuoi restare aggiornato ti invitiamo a iscriverti alla newsletter cliccando qui

14 giugno 2018, 11:01