Otranto, al via il Festival giornalisti del Mediterraneo
Beatrice Guarrera – Otranto
Attualità, ma anche analisi e riflessione sulle complessità del presente, in un tempo sconvolto da guerre, mancanza di diritti, violenza. Su questi binari si sviluppa la diciassettesima edizione del Festival Giornalisti del Mediterraneo, al via da oggi fino al 6 settembre, a Otranto nello scenario antico di Largo Porta Alfonsina.
Le sfide del presente
Al centro dell’edizione 2025 di questa iniziativa, la crisi in Medio Oriente e il conflitto tra Ucraina e Russia, il diritto di cronaca e il giornalismo indipendente ai tempi della guerra, il cambiamento climatico in rapporto al cibo, le sfide della Blue Economy, ma anche questioni che affliggono dimensioni più personali dell’esistenza come suicidi e femminicidi, la lupara bianca, la parità di genere. “Contribuire al ragionamento collettivo” per “ritrovare il filo logico – e umano – delle cose”, uno degli obiettivi degli organizzatori di questa iniziativa che punta anche a essere un’occasione di riflessione sul giornalismo, “un’arte” che sembra essere a rischio. “Fare il punto sul nostro lavoro - afferma Tommaso Forte, ideatore del Festival, organizzato con i colleghi Leda Cesari, Rosaria Bianco, Nicola Fragassi - è fondamentale non solo per continuare ad avere spazi di autonomia, imparzialità e sicurezza della professione. Ma anche per poter continuare a raccontare la realtà in maniera critica e spassionata, da professionisti seri e preparati, a tutela del diritto fondamentale del cittadino a essere informato correttamente”.
Sede del confronto tra i popoli
“La nostra città, per la sua posizione nel mar Mediterraneo, - spiega il sindaco di Otranto, Francesco Bruni - è sempre stata sede naturale del confronto e della convivenza pacifica tra popoli, religioni, culture”. Un luogo, dunque, “dove la gente ha sempre auspicato la coesistenza civile anziché l’orrore delle armi”. “Noi speriamo – è l'augurio di Bruni - che la nostra voce possa in qualche modo contribuire a far sì che il bacino del Mediterraneo, interessato di questi tempi da due conflitti così disastrosi, ritrovi le ragioni della pace e del dialogo”.
Premio Caravella del Mediterraneo
Durante il Festival, come ogni anno, figure di alto profilo, impegnate nella difesa della libertà, della pace e dei diritti umani, verranno insignite del Premio Caravella del Mediterraneo. Venerdì 5 settembre saranno premiati padre Ibrahim Faltas, frate della Custodia di Terra Santa, e Nello Scavo, inviato speciale di "Avvenire". Sabato 6 i riconoscimenti verranno assegnati al generale Guido Geremia, comandante della Guardia di finanza per la Puglia, alle giornaliste Mariangela Pira di Sky Tg24, e Silvia De Santis, reporter della trasmissione “Carta Bianca”, a monsignor Francesco Neri, vescovo di Otranto, e ad Alessandro Sallusti, direttore de “Il Giornale”.
Grazie per aver letto questo articolo. Se vuoi restare aggiornato ti invitiamo a iscriverti alla newsletter cliccando qui