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Palestinesi abandonano un'abitazione prima che venga demolita Palestinesi abandonano un'abitazione prima che venga demolita 

Israele: un piano per annettere l’82% della Cisgiordania

Il ministero israeliano della Difesa cintinua a dichiarare possesso dello Stato sempre più territori della Cisgiordani con l'obiettivo di ampliare gli insediamenti. Gli Stati Uniti non hanno intenzione di opporsi alla politica di occupazione, dura invece la reazione degli Emirati Arabi: "a rischio gli accordi di Abramo"

Roberto Paglialonga - Città del Vaticano

Da mesi ormai la Cisgiordania è nelle mire di Israele, tra arresti, raid, distruzione di campi e villaggi, e progetti di annessione. Ieri il ministro delle Finanze e leader della destra religiosa, Bezalel Smotrich, ha presentato un vero piano per annettere la maggior parte della Cisgiordania (circa l’82%), esortando il primo ministro, Benjamin Netanyahu, a "prendere una decisione storica per applicare la sovranità israeliana a tutte le aree aperte", che  gli estremisti usano chiamare con i nomi biblici di  "Giudea e Samaria". In una dichiarazione congiunta  Smotrich e Israel Ganz, capo dello Yesha Council, che raggruppa gli insediamenti dei coloni, spiegano che  l’obiettivo è di "eliminare una volta per tutte l’idea di dividere la nostra piccola terra e di fondare al suo interno uno Stato terrorista".

Statalizzazione dei territori palestinesi

Intanto, l’amministrazione civile del ministero della Difesa israeliano ha dichiarato "terra statale" 45 ettari di territorio  adiacente all’avamposto illegale di Havat Gilad, nel nord della Cisgiordania (in precedenza, tale appezzamento faceva parte delle terre amministrative dei villaggi palestinesi vicini di Jit, Tell e Fara’ata). Questo lo renderà disponibile per lo sviluppo di altri nuovi insediamenti e infrastrutture. Tra l’altro, ricorda l’organizzazione israeliana Peace Now, che la pratica di dichiarare terreni in Palestina come statali ha raggiunto l’apice sotto l’attuale governo: dal dicembre 2022 quasi 2.600 ettari sono stati "requisiti" così, la metà di tutti quelli dalla firma degli Accordi di Oslo nel 1993. Circa il 99,8% dei terreni statali in Cisgiordania destinati allo sviluppo è stato assegnato a insediamenti e solo lo 0,2% ai palestinesi.

Ancora tensioni nel Mar Rosso

Gli Usa, anticipa Axios, non si opporrebbero alla politica di occupazione da parte di Israele. A farlo sapere in incontri riservati sarebbe stato il segretario di Stato, Marco Rubio, le cui affermazioni sarebbero poi state riportate al sito web da due funzionari israeliani. Dura, invece, la reazione degli Emirati Arabi Uniti. «Questa politica distruggerebbe gli Accordi di Abramo», sarebbe stato l’avvertimento  rivolto all’amministrazione Trump. E mentre a Gaza la situazione rimane drammatica — altri 28 morti in attacchi dell’Idf dall’alba di oggi —  la tensione torna a salire anche nel Mar Rosso. Incendiarie le dichiarazioni del ministro della Difesa israeliano, Israel Katz, che contro gli houthi ha evocato le bibliche piaghe d’Egitto: «Ci stanno sparando altri missili. Una piaga delle tenebre, una piaga dei primogeniti: completeremo tutte e 10 le piaghe», ha scritto su X. Il gruppo islamista, per parte sua, oggi ha rivendicato il lancio di un missile balistico “Zulfiqar” contro l’aeroporto Ben Gurion, in Israele, descrivendo l’attacco come parte di una "prima risposta all’aggressione israeliana al nostro Paese (lo Yemen, n.d.r.) e ai crimini di genocidio e fame contro la popolazione della Striscia di Gaza".

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04 settembre 2025, 16:41