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La parata militare a Pechino per la fine della Seconda guerra mondiale La parata militare a Pechino per la fine della Seconda guerra mondiale   (ANSA)

A Pechino la parata militare per la fine della Seconda Guerra Mondiale

Al termine del vertice per la cooperazione di Shanghai (SCO) l'imponente parata militare alla presenza di Putin e Kim Jong-un. Per il presidente Xi Jinping il Paese rappresenta una forza di armonia e di sviluppo a libello globale. Dalla Cina Putin apre uno spiraglio di pace su un possibile accordo per la sicurezza di Kiev

Luca Collodi - Città del Vaticano

Nuova allerta aerea stamani in quasi tutte le regioni dell’Ucraina per un attacco di 526 droni e missili sull'Ucraina. Intanto, a Pechino si è svolta la  parata militare per l'ottantesimo anniversario della vittoria cinese nella Seconda Guerra mondiale con la resa del Giappone. Oltre al presidente cinese Xi Jinping erano presenti 26 capi di Stato alla cerimonia in piazza Tienanmen, tra i quali il presidente russo Putin, il premier indiano Modi e il leader nordcoreano Kim Jong-un. 

La Parata

Prima dell'inizio della parata durata 90 minuti davanti a cinquantamila persone, il Presidente cinese ha ispezionato le truppe e le armi a bordo di una limousine decappottabile lungo la Chang'an Avenue di Pechino, prima di tornare indietro per raggiungere i suoi ospiti . "Oggi l'umanita' deve nuovamente scegliere tra pace e guerra, dialogo e scontro", ha detto Xi Jinping nel suo discorso che ha preceduto la parata. Poi ha proseguito: "Solo trattandosi reciprocamente come pari, vivendo in armonia e sostenendosi a vicenda, tutti i paesi e le nazioni possono mantenere la sicurezza comune, eliminare le cause profonde della guerra e impedire il ripetersi di tragedie storiche". Quindi il segretario del Partito Comunista Cinese ha affermato che "la Cina e' una grande nazione che non si lascia mai intimidire da nessuno." - ed ha concluso -  "Il grande rinnovamento della nazione cinese è inarrestabile".

Le dichiarazioni di Putin su Kyiv

Il presidente russo a Pechino ha affermato di non volere attaccare l'Europa e si è detto disponibile ad un possibile accordo sulla sicurezza di Kiev. “Mai detto no all'Ucraina nell'Ue, ma mai nella Nato": lo ha affermato aprendo ad un possibile negoziato in un incontro a Pechino con il premier europeo della Slovacchia Fico, che venerdì vedrà Zelensky.  Accolto con i massimi onori il leader della Corea del Nord Kim Jong-un, arrivato a Pechino in treno. In un bilaterale con Kim Jong Un, il presidente russo ha affermato come Russia e Corea del Nord "lottano insieme contro il nazismo moderno", ringraziandolo per le armi inviate da Pyongyang a sostegno della guerra di Mosca all'Ucraina.

Reazioni statunitensi

"Vi prego di porgere i miei più cordiali saluti a Vladimir Putin e Kim Jong-un mentre cospirate contro gli Stati Uniti" ha affermato Donald Trump sul suo social Truth. Per il ministro degli esteri russo Lavrov “i capi delle delegazioni russi e ucraini sono in contatto diretto". "Ci aspettiamo, ha sottolineato,  che i negoziati continuino". L'Europa prende le distanze dal leader slovacco Fico, affermando che "non rappresenta l'Unione Europea". 

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03 settembre 2025, 08:20