Ucraina, al vertice Trump-Zelensky anche i leader europei e la Nato
Vatican News
Si intensificano gli sforzi diplomatici per arrivare alla fine del conflitto in Ucraina, giunto ormai al 1271.mo giorno, dopo l’invasione dell’esercito russo. Nel vertice del 15 agosto in Alaska tra il presidente statunitense Trump e quello russo Vladimir Putin, il leader Usa si è avvicinato alla posizione del Cremlino: no a un cessate il fuoco, bisogna arrivare a un trattato di pace complessivo. Quella di uno stop ai combattimenti era di fatto l’unica richiesta di Trump, respinta da Putin. Secondo fonti della diplomazia statunitense, l’ostacolo più grande è trovare un’intesa sullo scambio dei territori, qualunque cosa significherà nel concreto. Nello stesso tempo bisognerà fornire delle garanzie di sicurezza all’Ucraina. Questi sono i due punti più importanti sul tavolo. Il presidente Usa proporrà un vertice a tre con Russia e Ucraina entro la fine della prossima settimana.
Il vertice Trump-Zelensky con i leader europei
Per domani, lunedì 18 agosto, è previsto un vertice alla Casa Bianca tra Trump e il presidente ucraino Volodymyr Zelensky. Gli Usa avevano esteso l'invito anche ai leader europei: Giorgia Meloni ci sarà, insieme al presidente francese Macron, al cancelliere tedesco Merz, al premier britannico Starmer e a quello finlandese Stubb, alla presidente della Commissione europea von der Leyen e al segretario generale della Nato Rutte.
La riunione del Volenterosi a Bruxelles
Questo pomeriggio, in vista del vertice di domani, si tiene a Bruxelles la riunione dei Volenterosi, il gruppo di Paesi che si è dichiarato pronto a offrire garanzie di sicurezza militari all'Ucraina dopo la guerra, presente anche la premier italiana Meloni. Per Ursula von der Leyen “non ci devono essere limiti alle forze armate ucraine, né limitazioni alla cooperazione con Paesi terzi o ricevere assistenza da Paesi terzi. Le garanzie di sicurezza devono esserci sia per gli interessi dell'Ucraina che dell'Europa”.
Zelensky: fondamentale che l’Europa resti unita
E Zelensky, prima dell’incontro dei Volenterosi, sottolinea che “è fondamentale che l'Europa sia unita oggi come lo era all'inizio, come lo era nel 2022 quando è scoppiata la guerra su vasta scala. Questa unità contribuisce davvero al raggiungimento di una pace reale e deve rimanere forte”.
La lunga telefonata tra Trump e Zelensky
Trump ha telefonato a Zelensky dall'Air Force One, con il quale è tornato dall'Alaska a Washington. Secondo alcuni media statunitensi, avrebbe riferito al presidente ucraino che nel corso del vertice Putin avrebbe chiesto, per fermare il conflitto, intere aree del Donbass, compresi territori che l'Armata russa non ha ancora conquistato. Trump supporterebbe il piano, “perché la Russia è una grande potenza, l'Ucraina no”, avrebbe detto al telefono a Zelensky. Ma il leader russo avrebbe dato il via libera alla presenza di truppe occidentali a Kiev.
Grazie per aver letto questo articolo. Se vuoi restare aggiornato ti invitiamo a iscriverti alla newsletter cliccando qui